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Con questo articolo termina la seconda serie di interventi di Franco Gabbani, attraverso i quali sono state esaminate e rivitalizzate storie e vicende del nostro territorio lungo tutto il secolo del 1800, spaziando tra fine '700 e inizi del '900 su accadimenti storici e vite di personaggi, che hanno inciso fortemente oppure sono state semplici testimonianze del vivere civile di quei tempi.

dall’interno del comune? Sono parziali e di comodo. .....
I terreni sono privati, così come il progetto. Il .....
del comune, quindi questa amministrazione non si è .....
Il forummista che si firma "informazione" e bat 21 .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Non appena ci salutano le feste del Natale
lasciando una scia di pandori e dolciumi,
panettoni e e frutta secca a fiumi
Ecco affacciarsi ovunque
zeppole, .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
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La "picchiata" della cincia.

2/2/2025 - 14:05



Oggi si va sul “poetico”, anche se questo tipo non mi affascina molto, intendo quello di Apollinaire, un irrequieto scrittore e poeta francese, sostenitore del futurismo e della pittura metafisica di De Chirico, amico degli artisti dell'avanguardia parigina.

A me serve, anzi servono, le ultime strofe di una sua poesia: “La Cincia”.
Questo bellissimo uccellino aveva fatto il nido nella cella che avevo creato nella colonna del cancello dove il panaio metteva la pagnotta (poi ho dovuto annullare la consegna a domicilio) per niente intimorito della mia presenza. Lì vicino un picchio nero veniva ogni giorno a cercar prede sul tronco o sui rami di una quercia e, credo di non sbagliarmi, fra i due era nato un impossibile amore. Lui aumentava i momenti di caccia, Lei si arrampicava a testa in giù contro ogni regola e il tempo passava senza alcuna soluzione.

I piccoli, nati in precedenza, se ne sono andati e la mamma con loro, la quercia è seccata  e mi sono ritrovato solo anch’io.
Mi immedesimo allora in Guillaume e copio:


[…] Stamattina una cincia è venuta 

a svolazzare vicino al mio cavallo 

Era forse un angioletto 

esiliato nella graziosa vallata 

dove ho avuto la sua strana visione 

I suoi occhi erano i tuoi graziosi occhi 

Le sue piume i tuoi capelli 

Il suo canto le parole misteriose 

sussurrate alle mie orecchie 

quando siamo soli soli tutti e due 

Nella vallata ero così pallido 

per avere cavalcato fin là 

Il vento urlava una lunga poesia 

al sole in tutto il suo bagliore 

Al bell'uccello ho detto T'amo. 

 

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3/2/2025 - 10:29

AUTORE:
Manù

Aborrire la politica è un gioco da ragazzi, anche perche' questa ciurmaglia fa di tutto per essere detestata! Finche' i politici mentono spudoratamente e si accerchiano di lecconi pavoneggiandosi con le loro adulazioni e lusinghe...credo sia davvero difficile credere che vogliano fare il bene del popolo, ma nemmeno ci provano!
"Sono una di voi, parlo come una di voi"... strano? Passare da un appartamento a una villa, dalla piscia alla piscina, dall'abbigliamento casual ai grandi stilisti è stato un soffio...e dovrei anche crederci?!

3/2/2025 - 8:40

AUTORE:
u.m.

Caro Mimmo, ti devo confessare, mi riferisco a te e a tutti i lettori, che la foto era programmata per evidenziare il cammino in discesa, o almeno a testa in giù, che l’umanità intera sta percorrendo, poi la politica non è il mio campo, la aborro (come diceva il Mughini) e mi sono buttato in poesia, sì va be’... quella degli altri, ma tanto per restare sulla strada che voglio percorrere fino a che c’è “corrente” nella testa e “benzina” nelle gambe.

2/2/2025 - 20:08

AUTORE:
Mimmo

È già da un po' che ribadisco,
anche se non lo gradisco ma capisco,
che qui si fa come i gamberi:
avanti e indre', cao io e puzzi te!
Ora addirittura si procede a testa ingiù...e chi lo ferma più?!
Che strano modo di fare!
Sono i dettami della moda? È bizzarrìa del momento in voga?
Cara cincia puoi dirlo soltanto tu
Io so solamente che non mi ci raccapezzo più niente!