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Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
. . . Velardi arriva buon ultimo.
Il primo fu il .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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di Valdo Mori
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Cena per la Liberazione 24 aprile
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Assemblea soci Coop.
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Cascina, 27 aprile
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CNA AREA VALDERA
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Pisa, 18 aprile
San Giuliano Terme, 24 aprile
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Qualcuno mi sa dire perche' rincoglionire
viene considerato un inevitabile passaggio
alla fine del faticoso viaggio
vissuto da tutti con coraggio?
Il .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
San Giuliano Terme
L'ingarbugliata guerra del fotovoltaico

5/2/2025 - 12:20

 
Assemblea molto partecipata quella di ieri presso la sala del consiglio comunale di San Giuliano per discutere della situazione relativa al progetto  per il nuovo parco fotovoltaico da oltre 12 ettari, che il colosso cinese Trina Solar intende realizzare lungo la via del Brennero, dalla Figuretta alla rotonda di San Giuliano.
Progetto già respinto due volte dal Comune, ma che ora è in attesa della decisione del TAR della Toscana il 19 febbraio.
Più di cento le persone presenti, tanti i cittadini e i rappresentanti di tutte le associazioni interessate ( Rete imprese del Monte Pisano, la Strada dell'Olio, CNA, Coldiretti, Distretto Rurale, ecc.)
Schierata al completo la compagine amministrativa, dagli Uffici, con Monica Luperi, Mauro Badì e Aldo Fanelli, al sindaco Matteo Cecchelli e gli assessori Francesco Corucci e Filippo Pancrazzi.


Non c'è stata alcuna contrapposizione, perchè ovviamente tutti gli intervenuti si sono detti favorevoli allo sviluppo delle energie rinnovabili, ma altrettanto tutti hanno espresso dubbi e contrarietà sulle modalità e sul posizionamento dei terreni coinvolti, arrivando ai pronunciamenti di irrecivibilità del progetto e di volontà di opporsi e resistere.


C'è da dire che quanto contenuto nel progetto fa veramente preoccupare.
In un contesto rurale e di pregio paesaggistico, da proteggere a tal punto che i proprietari della Locanda Sant'Agata, ora quasi totalmente circondata dal progetto industriale, non sono riusciti ad avere l'autorizzazione a costruire una semplice piscina a completamento della struttura ricettiva, si prevede l’installazione di 14 mila moduli fotovoltaici, con una potenza di quasi 10000 megawatt, occupando una superficie di oltre 12 ettari.
E non è tutto, poichè le strutture dei pannelli, alte 60 cm. da terra in posizione orizzontale, possono ergersi in altezza fino a 5 metri.
Come una casa di due piani, ha commentato Cecchelli. 

Quindi tutto ciò equivale a costruire un insediamento grande come una nuova frazione di San Giuliano, dal punto di vista paesaggistico.


E' evidente come l'opinione generale sia contraria a questa realizzazione, per l'incompatibilità nel contesto rurale, per i danni al paesaggio, per gli effetti negativi sul turismo e sull'economia di San Giuliano e del Lungomonte.
E poi naturalmente c'è la situazione particolare della Locanda Sant'Agata che da relais di pregio si vedrebbe trasportata in un contesto industriale non certo adatto ad ospitare matrimoni o turisti in cerca di tranquillità e bei panorami.
E non possono certo mitigare gli effetti negativi gli alberelli di 80 cm. che l'azienda si è offerta di piantare.


Ma ci si può realmente opporre a questo disastro?
La discussione è stata lunga e approfondita, oltre che complessa.
In sintesi estrema, come detto dall'avvocato Fanelli, il tutto è riconducibile alla contrapposizione di due commi in un articolo della legge che da una parte privilegia le normative regionali e di vincolo paesaggistico, ma aggiunge il "fatto salvo" se a meno di 500 metri è presente un insediamento industriale dismesso.
Che c'è sulle carte ( la ex Maionchi, fabbrica di cartucce), ma non nella realtà, essendo stata trasformata a palacongressi dalla Todisco Holding.


In sostanza i giudici sono chiamati a decidere se è prevalente il comma ter, che dà ragione al Comune, o il comma quater che dà ragione a Trina Solar.
Da qui si può capire quante incongruenze siano presenti nelle leggi italiane e perchè non c'è mai certezza del diritto.
Neanche i precedenti aiutano, perchè, da come è stato affermato, il TAR dell'Emilia-Romagna ha considerato prevalente il comma ter, il TAR del Piemonte invece ha considerato prevalente il comma quater ( il "fatto salvo").
Il 19 sapremo l'esito di questa battaglia, ma è certo che la guerra continuerà.
 
 
 

 

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