IL MONDO SECONDO TRUMP.

Draghi l’ha scritto nero su bianco e firmato mettendoci la faccia davanti al mondo presentando il suo rapporto sulla competitività richiestogli dalla UE: per competere con gli Usa e la Cina l’Unione Europea deve investire 800 miliardi di euro l’anno per i prossimi 5/10 anni.
Solo questo può permettere all’UE di superare il gap che attualmente la separa dai due contendenti principali, essere ascoltata e incidere sulle decisioni mondiali politiche riguardanti il clima, l’energia, le migrazioni, la crescita economica più equa, la sicurezza, la difesa, la pace.
In poche parole per consentirsi di continuare a vivere in modo libero e indipendente.
Per investire quella enorme mole di denaro c’è bisogno, secondo le regole attuali, dell’unanimità di tutti i 27 paesi dell’Unione, per approvare un programma di interventi e progetti, sul genere dell’attuale Next Generation UE (Ngue-Pnrr), e a finanziarlo con debito comune.
Cioè rendendo strutturale e non episodica la modalità d’investimento del NGUE con l’emissione di Euro Bond, titoli di debito comune dei 27 paesi, coperti dal bilancio dell’UE e gestiti dalla Banca Centrale Europea