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Un esperienza di crescita di gruppo famiglia grazie a due meravigliosi cucciolotti.

RAFEE, figlia di una galga spagnola abbandonata incinta, salvata da un associazione .Tutti i cuccioli sono stati adottati.

UGO meticcio di una cucciolata abbandonata. Saputo successivamente che insieme ai fratellini è stato protagonista di un servizio TV sui cani abbandonati..

Resta da capire se con scappellamento a dx o sx. O .....
sono borborismi -ndr: borborigmi- mantrici, piu chiaro .....
Elena Schlein:
“Bisogna abbracciare prospetti dinamici .....
come se servisse a qualcosa. . . anzi peggio
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Non appena ci salutano le feste del Natale
lasciando una scia di pandori e dolciumi,
panettoni e e frutta secca a fiumi
Ecco affacciarsi ovunque
zeppole, .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
di Andrea Paganelli
SFATIAMO L'ULTIMA MENZOGNA...

16/2/2025 - 20:29


SFATIAMO L'ULTIMA MENZOGNA...

So che stavolta farò arrabbiare diverse persone, e anche qualche amico, ma certe cose vanno comunque dette, a maggior ragione agli amici.

I recenti e "gretti" attacchi russi, alle riflessioni di Sergio Mattarella hanno dato nuovo smalto alle "velleità" di coloro che vengono chiamati "filo putiniani" nostrani, e che pure si offendono quando li definisci così...
L'ultimo "slogan" (perché di questo si tratta) è diventato quello per cui tutti noi europei dobbiamo essere grati alla Russia per il fatto di aver dato "27 milioni di morti" per salvare l'Europa dal "nazi-fascismo".
Questa "narrazione" è l'ultima versione della storia, "riscritta" e riveduta (in certi casi anche omessa e falsata) da Putin, sia per il popolo russo e gli studenti nelle scuole, che "su misura" per il vestito che si è cucito addosso.

Lo vediamo ormai da circa 20 anni, ogni 9 maggio la Russia ricorda ed onora i "27 milioni di morti" subiti nella seconda guerra mondiale, si potrebbe dire "appropriandosi del totale. "27 milioni" è diventato un numero sbandierato e blandito, con il retro-pensiero di chi lo sbandiera: "guai a chi si permette di criticare qualsiasi cosa", i "27 milioni di morti" sono lì a ricordare che NON SI PUÒ CRITICARE, E GUAI A CHI LO FA, e solo per questa cosa "la Russia ha le sue buone ragioni".

Proviamo a sfatare....
Tra le tante, più numerose, sono tre le FRODI più evidenti:

LA PRIMA: è relativa alla data di inizio del conflitto, che mentre per il resto del mondo è iniziato nel 1939, con la spartizione (e occupazione) della Polonia tra Sovietici e Nazisti, a seguito del "Patto Molotov-Ribbentrop" (la Russia ha poi occupato anche i paesi baltici). Nella "storia putiniana" non risulta così, in quanto la guerra (ribattezzata: "grande guerra patriottica") inizia due anni dopo, nel 1941.

LA SECONDA, è rivelata dalla stessa scelta di definire "grande guerra patriottica" la guerra stessa, nel senso che l'URSS entrò in guerra proprio perché furono i nazisti a rompere il patto attaccando l'URSS stessa, e non perché l'URSS fosse ispirata da un grande anelito di libertà per aiutare l'Europa, fu semmai il desiderio di occuparla a prevalere, non quello di renderle la libertà;

LA TERZA riguarda appunto l'appartenenza dei morti, che secondo la narrazione implicita di Putin sono tutti da ascrivere alla "Grande madre patria russa".
In questi ultimi anni, peraltro, i milioni di morti (sovietici) son stati commemorati con ancora più enfasi, e soprattutto proprio COME SE FOSSERO TUTTI RUSSI, per rimarcare nell'occasione, (forzando la storia) l’assenza degli ucraini dal martirologio, che al contrario hanno contribuito con quasi 7 milioni di vittime, oltre a fornire (loro e non i russi) i reparti militari dell'Armata Rossa che per primi liberarono Auschwitz.

La narrazione putiniana è artefatta e FALSA, soprattutto riguardo ai morti. Una frode al servizio della propaganda del regime, perché, come ho già detto, quei milioni di morti (si badi bene tutti da onorare) non erano affatto tutti Russi, come si vorrebbe fare credere, ma suddivisi tra tutti gli altri paesi dell'Unione Sovietica.

Tralascio anche di argomentare su un'altra menzogna (l'ho già fatto ma nel caso lo ripeterò volentieri per chi se lo fosse perso) quella secondo cui la Russia ha sconfitto da sola il nazismo. Lasciando perdere l'enorme impegno degli alleati, dallo sbarco in Sicilia e in Normandia ed altro, Putin non parla mai (non lo faceva neppure Stalin) della gran mole di aiuti che L'URSS ricevette dagli alleati durante la guerra, in armi, attrezzature, equipaggiamenti e forniture di ogni genere, per colmare la scarsa consistenza del proprio esercito, e senza i quali le sorti della guerra per l'URSS avrebbero avuto ben altro esito.

Mi limito quindi solo a contestare questa storia dei "27 milioni di morti, tutti russi", che è diventata una leggenda. All'occorrenza analizziamo anche gli altri dati, abbondantemente documentati.

La differenza tra la realtà e la narrazione putiniana non è di poco conto, e lo sa lo stesso Putin.

Le cifre che espongo, sono verificate e di dominio pubblico da tempo, riprese peraltro dallo studio: Narodonaseleniia v XX veke: spravochnik, Mosca, 2004. (uno studio che Putin avrà già fatto scomparire).

È vero, in termini assoluti, la Russia contava, nel 1940, 110 milioni di abitanti, e nessuno lo nega, l'URSS invece 194 milioni, ed è stata quella che, complessivamente, ha avuto il più gran numero di morti nel secondo conflitto mondiale.

Le cose cambiano però in modo considerevole se si prendono in considerazione tutti i paesi assoggettati dall'Unione Sovietica, perché la caratteristica, diciamo la"visione", di quell'impero è sempre stata (purtroppo) di considerare i russi il popolo "superiore", e tutti gli altri in modo diverso, come facevano un po' gli antichi romani rispetto agli altri popoli.
La stessa composizione delle truppe era formata da molti appartenenti a popoli diversi (considerati, e lo vediamo anche oggi in Ucraina, "carne da macello"), riservando ai russi "doc" ruoli più comodi e privilegiati.

La rilevazione ci dice che la percentuale della popolazione, tra morti civili e militari (perché si deve considerare anche questa suddivisione) per ogni singola repubblica sovietica cambia notevolmente, e ci rivela, peraltro, che la percentuale reale di Russi morti è inferiore alla percentuale media per l’intera Unione sovietica, ovvero il 12,7%.

Solo per esempio, in proporzione alla popolazione, la percentuale dell’Ucraina è notevolmente più alta (16,3%) ed è seconda solo alla Bielorussia, che è, fra le repubbliche sovietiche, quella che ha pagato il tributo di sangue più pesante (25,3%), essendo stata, geograficamente quella più a diretto contatto con la spinta offensiva della Wehrmacht.

Cosa dire poi dei popoli più "piccoli" e delle altrettanto "piccole" nazioni dell’URSS, ignorate costantemente da Putin ma quasi decimate durante la guerra?
Per esempio, gli Iakuti hanno perso il 61% dei loro uomini che combatterono nell’Armata Rossa.
Gli Ebrei dell’URSS (c'erano anche loro) hanno subito perdite enormi, 200.000 son stati uccisi combattendo nell'Armata Rossa, mentre altri due milioni di civili hanno completato il conto.

Un altro clamoroso "falso" è relativo alla "liberazione di Auschwitz da parte dei soldati russi" quando, in realtà, Auschwitz è stato liberato dalla 322esima divisione del "Primo fronte ucraino", formata, come ovvio, da soldati ucraini.

Così che, quando Putin e la sua propaganda della "grande russia" ignorano i sacrifici fatti da tutti questi popoli, e si spingono fino a "confiscare" i loro morti e le loro sofferenze, per assecondare la propria "narrazione", oltre che una frode fanno pure un'offesa alla loro storia. E come definire, quindi, quelli che qui da noi lo assecondano in questa falsificazione?

D'altra parte, sempre seguendo la "narrazione", la ragione è evidente: dopo aver stabilito, non per verità ma per suo decreto, che la Nazione Ucraina non esiste, Putin non può ammettere che, ottant’anni fa, milioni di Ucraini morirono combattendo il Terzo Reich, e gli è ancora più inconcepibile ammettere che le perdite umane ucraine sono state proporzionalmente più alte di quelle russe, di per sé già spaventosamente altissime.

Praticamente (seguendo la narrazione) gli ucraini vivi sarebbero, per Putin, Russi "nazificati", quelli morti in guerra, solo russi, anche se i "nazificati" hanno perso, e i "russi" hanno vinto...

Ora senza perdermi in altri discorsi, e andando direttamente al sodo, riporto i dati della realtà, suddivisi tra le nazioni (e popoli) della ex URSS.
Per chi ha poca dimestichezza con le tabelle rammento l'ordine, ovvero:
- Il nome della Repubblica Sovietica
- la Popolazione (nel 1940)
– le Perdite militari
– le Perdite civili
– il totale delle perdite
– la percentuale (%) sulla popolazione
Il tutto in ordine alfabetico.
(Nota: RSS sta' per Repubblica Socialista Sovietica)

Armenia, 1.320.000, 150.000, 30.000,
tot. 180.00, 13,6%
Azerbaigian, 3.270.000, 210.000, 90.000,
tot. 300.000, 9,1%
Bielorussia, 9.050.000, 620.000, 1.670.000,
tot. 2.290.000, 25,3%
Estonia, 1.050.000, 30.000, 50.000,
tot. 80.000, 7,6%
Georgia, 3.610.000, 190.000, 110.000,
tot. 300.000, 8,3%
RSS Kazaka, 6.150.00, 310.000, 350.000,
tot. 660.000, 10,7%
RSS Kirghiza, 1.530.000, 70.000, 50.000,
tot. 120.000, 7,8%
Lettonia, 1.890.000, 30.000, 230.000,
tot. 260.000, 13,7%
Lituania, 2.930.000, 25.000, 350.000,
tot. 375.000, 12,7%
Moldavia, 2.470.000, 50.000, 120.000,
170.000, 6,9%
RUSSIA, 110.000.000, 6.750.000, 7.200.000,
tot. 13.950.000, 12,7%
Tadjikistan, 1.530.000, 50.000, 70.000,
120.000, 7,8%
Turkmenistan, 1.300.000, 70.000, 30.000,
tot. 100.000, 7,7%
UCRAINA, 41.340.000, 1.650.000, 5.200.000
tot. 6.850.000, 16,3%
Uzbekistan, 6.550.000, 330.000, 220.000,
550.000, 8,4%
Non identificati, 165.000, 130.000, 295.000


TOTALE INTERA URSS
Abitanti: 194.090.000
morti militari: 10.700.000
morti civili: 15.900.000
totale: 26.600.000
Percentuale su popolazione: 13,7%

Insomma, se l'URSS ha contato 27 milioni di morti, la Russia ne ha contati circa la metà, perché gli altri appartengono agli altri paesi dell'Unione. Onore a tutti, ma la narrazione russa, assecondata dai "putiniani nostrani" è falsa. Sulle altre questioni (aiuti ed altro) resto a disposizione.























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