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Un esperienza di crescita di gruppo famiglia grazie a due meravigliosi cucciolotti.

RAFEE, figlia di una galga spagnola abbandonata incinta, salvata da un associazione .Tutti i cuccioli sono stati adottati.

UGO meticcio di una cucciolata abbandonata. Saputo successivamente che insieme ai fratellini è stato protagonista di un servizio TV sui cani abbandonati..

Resta da capire se con scappellamento a dx o sx. O .....
sono borborismi -ndr: borborigmi- mantrici, piu chiaro .....
Elena Schlein:
“Bisogna abbracciare prospetti dinamici .....
come se servisse a qualcosa. . . anzi peggio
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Non appena ci salutano le feste del Natale
lasciando una scia di pandori e dolciumi,
panettoni e e frutta secca a fiumi
Ecco affacciarsi ovunque
zeppole, .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
I Mestieri Rurali delle Donne nel Territorio Pisano

22/2/2025 - 8:03


Quando penso a mia nonna, che faceva la spinaciaia, l’ho sempre immaginata come una donna costretta a quel lavoro per garantire la sopravvivenza dei figli e offrire un piccolo ma fondamentale sostegno economico alla famiglia. Oggi, però, vorrei rivalutare il suo impegno nei campi del territorio di Vecchiano. Con questo scritto, desidero dare voce alla sua dedizione e al contributo prezioso che, come tante altre donne della sua epoca, ha portato alla vita rurale e alla comunità locale.
 
 
Negli anni '60, il territorio pisano rappresentava un microcosmo in cui le tradizioni agrarie si intrecciavano con le aspirazioni di emancipazione femminile. Le donne, spesso invisibili nella narrazione storica, svolgevano ruoli cruciali nella gestione delle attività agricole, contribuendo in modo significativo all’economia locale e alla salvaguardia delle pratiche culturali.
 
Le contadine di Pisa si dedicavano a una varietà di mestieri, tra cui la raccolta dei prodotti ortofrutticoli, la cura degli animali e la lavorazione dei latticini. Queste attività non erano solo fonti di sussistenza, ma anche espressioni di un’eredità culturale che si trasmetteva di generazione in generazione. Nel contesto rurale, dove il lavoro veniva spesso suddiviso per genere, le donne si rivelarono fondamentali nel mantenere vivo il tessuto sociale e economico delle comunità.
 
Nonostante il valore del loro contributo, le contadine affrontavano numerose sfide. La mancanza di riconoscimento per il loro lavoro e la prevalenza di stereotipi di genere limitavano le loro possibilità di emancipazione. Tuttavia, alcuni segnali di cambiamento iniziarono a emergere. Con l’influenza dei movimenti per i diritti civili e la crescente consapevolezza del ruolo delle donne nella società, molte cominciarono a rivendicare spazi di autonomia e partecipazione attiva.
 
Le cooperative agricole, ad esempio, divennero importanti luoghi di aggregazione, dove le donne potevano unirsi per condividere esperienze e risorse. Tali iniziative non solo contribuirono a migliorare le condizioni lavorative, ma favorirono anche la nascita di reti di sostegno e solidarietà tra le contadine.
 
In sintesi, i mestieri rurali delle donne nel territorio pisano negli anni '60 offrono una prospettiva fondamentale per comprendere l'evoluzione sociale e culturale dell'epoca. Riconoscere il loro ruolo è essenziale per costruire una narrazione più completa e giusta della storia agricola e femminile italiana.
 
Roberta Vignolo

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