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Un esperienza di crescita di gruppo famiglia grazie a due meravigliosi cucciolotti.

RAFEE, figlia di una galga spagnola abbandonata incinta, salvata da un associazione .Tutti i cuccioli sono stati adottati.

UGO meticcio di una cucciolata abbandonata. Saputo successivamente che insieme ai fratellini è stato protagonista di un servizio TV sui cani abbandonati..

La riforma, assurda, della giustizia, del ministro .....
. . . il termine guerrafondai è stato usato per i .....
. . . per diventare sudditi di Mattarella.
Quando .....
LA UE PENSA DI FINANZIARE IL PIANO DI RIARMO COI RISPARMI .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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da Jessy Taylor
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Cara mamma amica zia donna
sorella compagna nonna
che non porti d'abitudine
il tacco a spillo
ma guardi a fronte alta
il mondo con dignità. . . .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
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Vivere come la camelia.

13/3/2025 - 21:32



Ecco  un  meraviglioso fiore di fine inverno: la camelia.
La bellezza dei petali disposti in maniera eccentrica e la loro particolarità di non cadere fino alla completa morte del fiore, fa sì che questo sia simbolo di eterno amore, ma con piccole diversità rispetto al colore.
Un'altra caratteristica della camelia è la mancanza di profumo, come scrisse Giuseppe Giusti:
…spunteranno foglie e fiori

senza puzza e senza odori,

come le camelie…

Ma qui occorre il mito, greco ovviamente!
Venere volle punire il figlio Eros, Dio dell’Amore ma che,  per la mamma, restava sempre un ragazzino insolente. Ordinò quindi alle Grazie di dare una punizione severissima: 

“Frustatelo e per flagellarlo usate rami di rose, affinché le spine gli lacerino la pelle!”

Tutti gli Dei rimasero sconvolti da tanta crudeltà, ma a Flora venne un’idea…Ordinò a Zefiro di volare nella Terra ove si levava il Sole e di raccogliere i rami di una rara pianta dai fiori rossi assai simili a quelli della rosa, ma dal gambo totalmente privo di spine. Zefiro ubbidì e il bimbo non sentì alcun dolore. Tutto  l’Olimpo rimase estasiato dalla bellezza di quei fiori gentili e soprattutto dal loro profumo intensissimo, che ricordava quello dell’Ambrosia. Venere, scoperto l’inganno si sdegnò nuovamente e stavolta decise di vendicarsi sulla pianta stessa ordinando che venisse esiliata in un’isola sconosciuta e lontana e, come punizione finale, le tolse lo splendido profumo.


A me del profumo non interessa, ma la sua fantastica morte, rimanendo intera e colorata, la vorrei per me: cadere senza perdere le foglie,  così come sono stato nella mia vita!

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