Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
IMMONDIZIA.
Lo so da me che occupandosi di sporcizia si rischia di sporcarsi, ma non riesco a non rispondere a quel serpente di Calenda che sparlando di Renzi ha detto infamie da trivio.
Dunque secondo Calenda Renzi userebbe tutta la propria intelligenza per fare soldi e fregare il prossimo.Non è più quello “generoso e responsabile”, così lo definiva un tempo, che gli ha fatto fare carriera politica facendogli fare il ministro, nonostante che la sua vice ministra, Teresa Bellanova, valesse cento volte più di lui. Calenda dice di essere un “pirla” per essersi fidato di Renzi.In realtà, duole dirlo, tra i due se c’è uno fregato per essersi fidato è proprio Renzi , che non aveva nessun bisogno di fare lista comune con lui, se non per inseguire un progetto politico, alle politiche del 2022.
Fu Renzi a dargli la possibilità di candidarsi senza dover raccogliere le firme necessarie che Calenda non aveva. E, come si era visto anche nelle precedenti elezioni comunali di Roma, Calenda non aveva neanche i voti, dato che i primi due eletti consiglieri comunali della lista erano stati i due candidati di Italia Viva con un notevole numero di preferenze. Nonostante una pessima campagna elettorale di Calenda, che girava per la città con maglietta, il simbolo, le bandiere e i fan inneggianti al suo partito, invece che col simbolo comune. Coi nostri militanti tenuti alla larga dai banchetti, i nostri programmi sbeffeggiati dal suo think thank di ragazzotti che infilavano “perle” indigeribili, tipo la trasformazione di Ostia Lido in Comune Autonomo. Un cavallo di battaglia della destra e non aggiungo altro.
I “pirla” che si sono fidati di lui siamo noi, nonostante questi fatti.
Fateci caso, Calenda parlando di Renzi non esprime mai una idea politica, non gli contrappone mai una proposta alternativa, ma solo giudizi sul suo comportamento torcendo la realtà dei fatti alla propria convenienza.
Un comportamento che non ha niente di politico, ma più simile a quello di un adolescente viziato che, dopo avere fatto i capricci, si sente dire di no alle pretese assurde che avanza. Da quando Renzi fa l’opposizione più incalzante a Meloni, Calenda sta in permanenza in TV. Nonostante abbia meno parlamentari di Italia Viva, ogni telegiornale riporta una sua dichiarazione.
Sabato prossimo Meloni interverrà al congresso del suo partito, uno spot per dargli visibilità proprio in contrapposizione a Renzi. Altro che voti di Italia Viva a La Russa, qui è la destra, con Meloni, che fa la promoter di Calenda. Dunque Calenda si sciacqui la bocca col sapone prima di parlare di Renzi.
PS: per favore non chiamatelo "pariolino", lui è nato e vissuto in Prati, che è tutta un'altra storia.