Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
𝐔𝐜𝐫𝐚𝐢𝐧𝐚, 𝐩𝐫𝐨𝐯𝐨 𝐚 𝐫𝐢𝐜𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐚𝐫𝐞.
Nel 2004 i russi organizzano una maxi truffa elettorale per far vincere il candidato finorusso Yanukovich, contro l’europeista Yushenko.
Nel 2008, il Kommersant rivela che durante il consiglio NATO-Russia, quando si parlò dell’ipotesi di un’adesione di Kyiv nell’Alleanza Atlantica, Putin urlò a George Bush, che “l’Ucraina non è nemmeno uno stato!”. Poco dopo aveva aggiunto che “una parte dei suoi territori è Europa dell’est e una parte, per giunta notevole, glie l’abbiamo regalata noi! Dovete dirmi che cos’è l’Ucraina, perché io proprio non lo so, l’Ucraina non è niente”.
Nel 2014, dopo la svolta europeista di Euromaidan, a rivoluzione ancora in corso, Putin occupa la Crimea, che poi annette, riparando così a quella che secondo lui fu una l’incauta donazione della penisola all’Ucraina da parte di Krusciov. La Crimea era “sempre stata russa”.
Subito dopo il leader della regione appena annessa insieme ai due più stretti consiglieri di Putin assoldano e pagano gruppi di criminali e provocatori neonazisti per causare rivolte in tutto il sud est per far credere che quei territori vogliano riunirsi alla Russia, perché parte della Novorossiya, quella Nuova Russia disegnata da Caterina La Grande, popolata da russofoni e quindi, secondo Putin, “storicamente russa”.
Nel 2021 Putin pubblica sul sito del Cremlino un lungo articolo (recentemente riutilizzato come introduzione del suo libro sulle “vere cause del conflitto russo-ucraino”), nel quale si improvvisa storico e definisce l’Ucraina come un’invenzione della Russia, frutto di una serie di regalie di territori. Poco più di un incidente della storia o un errore sulla mappa geografica.
Durante tutto il conflitto, l’esercito russo non si fa problemi a massacrare civili inermi, mentre vengono bombardati simboli dell’identità ucraina come l’Università di Kyiv che porta il nome di Taras Shevchenko, considerato uno dei padri della lingua ucraina. Bombe cadono anche sul parco Shevchenko, su una mostra di Shevchenko a Odessa e persino nella minuscola Borodyanka il busto di Shevchenko al centro della piazza viene sfregiato con fori di proiettile.
Dopo che il patriarca di “tutte le russie” Kirill benedice l’invasione e nelle sedi del patriarcato di Mosca in Ucraina vengono trovati soldi, passaporti e armi la chiesa di Kyiv dichiara la propria indipendenza. Le chiese ucraine diventano obiettivi stabili dei bombardamenti. Dopo che l’Ucraina espelle il patriarcato di Mosca dal più importante monastero della capitale, il portavoce del Cremlino Peskov dichiara che quel gesto ostile conferma la giustezza dell’aggressione.
Nel settembre 2022 la Russia indice referendum farsa in territori che nemmeno controlla interamente per confermare che è il popolo ucraino che desidera essere russo.
Report giornalistici e varie ong denunciano l’inizio della russificazione forzata delle aree occupate, il divieto di utilizzo della lingua ucraina, la sostituzione dei libri ucraini con quelli russi nei quali si altera la storia e si glorifica Mosca. In molte scuole i bambini ucraini vengono costretti ogni giorno a cantare l’inno russo.
Il 7 marzo 2025, in merito ai negoziati Putin dichiara: “non restituiremo ciò che è nostro”, con riferimento ai territori annessi e prontamente inseriti nella costituzione.
Pochi giorni dopo emana un decreto col quale impone ai cittadini delle aree occupate di prendere il passaporto russo entro il 10 settembre. Per quella data sarà così completata la pulizia etnica di una parte dei territori che secondo Putin sono russi.
Ora chiedo a tutti quelli che da 37 mesi ci rifilano la storiella della NATO che abbaia e dei naziucraini, così come ai tanti secondo i quali è l’Occidente guerrafondaio a non volere la pace: cosa non vi è chiaro del progetto di CANCELLAZIONE dell’Ucraina dalle mappe geografiche che Putin persegue DICHIARATAMENTE da oltre vent’anni?