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Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

. . . non è stato possibile al Pappiana (IV di Renzi) .....
RIEPILOGO CANDIDATURA DELLA BELLONI
AUTORE: Aldo Morè
email: .....
Ma se Trump invade la Groenlandia, territorio danese .....
Perché, si può anche scegliere i menù ? Allora .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Fiera di Primavera.
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Vaiano, 4 aprile
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Pisa, 3 aprile
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Pisa, 2 aprile
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Marina di Pisa, 4 aprile
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passano gli anni
cambiano i volti belli
ma i tuoi occhi sono rimasti
quelli di allora
ed è nei tuoi occhi che vedo
l'amore che non è mutato

e .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
Di Mattia Madonia
Dunque, voglio raccontarvi una storia...

1/4/2025 - 10:33

L’Italia è un Paese particolare. La contraddizione a quanto pare fa parte dei nostri costumi. Se abbiamo un aeroporto intitolato a Falcone e Borsellino e contemporaneamente uno a Berlusconi, non possiamo stupirci se tra qualche giorno si terrà una manifestazione per la pace organizzata da un partito legato a Russia Unita di Putin.

Dunque voglio raccontarvi una storia.

Nel 2017 un deputato del partito di Putin Russia Unita manda una mail al responsabile del Dipartimento di Politica estera del Cremlino. La mail finisce nelle mani del Dossier Center, organizzazione finanziata dal dissidente russo in esilio Mikhail Khodorkovskij, che decide di indagare sulla sua veridicità collaborando con le principali testate europee. Il contenuto è un piano per “costruire una rete informale” per destabilizzare l’UE dall’interno con sei partiti europei: Rassemblement National di Marine Le Pen in Francia, tre partiti di estrema destra in Germania (Alternative für Deutschland, il Partito Nazionaldemocratico di Germania e Pegida) e due partiti italiani, ovvero Lega e Movimento Cinque Stelle.

Per quanto riguarda il M5S facciamo un passo indietro. Fino a una decina d’anni fa Beppe Grillo accusa Putin di essere il mandante dell’assassinio di Anna Politkovskaja, riempie il suo blog di articoli denunciando la sua dittatura in Russia e lo paragona a Mussolini e Stalin. Poi qualcosa cambia. Nel 2016 una delegazione del M5S guidata da Alessandro Di Battista si presenta alla Duma, la camera bassa del Parlamento russo; poi partecipa, guidata dal deputato Manlio Di Stefano, al congresso del partito di Putin. Nello stesso periodo, Di Maio in televisione chiede di revocare le sanzioni alla Russia imposte al Paese dopo l’annessione della penisola di Crimea, in Ucraina. Al ritorno dalla Russia, Di Battista deposita una proposta di legge per chiedere all’Italia di uscire dalla Nato.

Sono i giorni in cui Grillo viene portato da Di Battista all’ambasciata russa di Roma per discutere con diplomatici e funzionari di diverso livello. Il ponte tra il M5S e l’universo russo diventa Antonio Fallico, ex consulente di Gazprom, amico di Marcello Dell’Utri e garante dell’amicizia tra Berlusconi e Putin.

Intanto c’è il referendum “di Renzi” alle porte e i grillini si interrogarono su come evitare la vittoria del “Sì”. Nel libro Supernova. Come è stato ucciso il Movimento Cinque Stelle, scritto da Nicola Biondo e Marco Canestrari, ex collaboratori di Gianroberto Casaleggio, viene rivelata una frase pronunciata da Di Battista negli uffici del gruppo parlamentare del M5S: “Che ne dite di farci dare una mano per la campagna sul referendum costituzionale dall’ambasciatore russo? Con tutto quello che stiamo facendo per loro…”. 

Poche settimane dopo quella frase, e prima che il libro venga pubblicato, esce un’inchiesta di Buzzfeed nella quale il M5S viene accusato di fare propaganda per il Cremlino e di avere contatti con la galassia di Putin. Dopo gli incontri di Di Battista a Mosca e all’ambasciata russa a Roma, infatti, sul blog di Grillo appaiono articoli di Sputnik Italia e Russia Today che strizzano l’occhio alla politica di Putin. Nel 2018, quando il M5S arriva al governo, Casaleggio Jr. li fa sparire dal web.

Prima dell’arrivo al governo, durante la campagna elettorale per le elezioni del 2018, un senatore statunitense sgancia la bomba: “Secondo le informazioni della nostra intelligence, Putin sta lavorando per favorire un governo Lega-M5S”. Quel senatore, pur essendo già stato vicepresidente qualche anno prima, non è ancora un nome così conosciuto dalle nostre parti. Oggi sì: Joe Biden. In Italia non viene preso sul serio, d’altronde lo stesso Di Battista giura il M5S non si sarebbe mai alleato con la Lega.

Eppure a Bruxelles il M5S e la Lega cominciano a votare compatti contro le indagini sull’avvelenamento di Navalny e, ancora una volta, contro le sanzioni alla Russia. Di Battista continua a ripetere che il M5S non si sarebbe mai alleato con nessun partito, tantomeno con la Lega. Scoppia però lo scandalo dei troll russi su Internet, e la propaganda è integralmente a favore di Lega e M5S. Gli analisti politici sottovalutano il fenomeno, proprio perché considerano i due partiti agli antipodi. Poi, in seguito alle elezioni del 2018, il cerchio si chiuse e M5S e Lega si alleano formando insieme il governo.

Qualche anno dopo Di Battista abbandona il M5S ma resta comunque nella galassia grillina come collaboratore del Fatto Quotidiano. Continua a spendere parole al miele per Putin, come quando dichiara, nel 2019: “Per la pace nel mondo meno male che c’è Putin”.

Ecco, adesso forse la situazione è un po’ più chiara. Siamo tutti liberi di avere un’idea personale e autonoma sul riarmo, la deterrenza, le strategie giuste e sbagliate dei piani militari dell’Unione Europea. Le critiche non sono solo lecite, ma doverose in un contesto democratico. Io stesso contesto alcuni passaggi del progetto Rearm Europe, pur condividendone altri.

Qui però ci troviamo davanti a un partito politico che organizza una manifestazione per la pace dopo aver chiesto per tre anni a un popolo invaso di arrendersi e aver gettato fango su tutti i protagonisti in campo. Tutti tranne uno: Putin.

Adesso, dopo aver letto questa storia, sappiamo perché.

Liberi di presentarvi alla manifestazione, ma con la consapevolezza di farlo sotto la bandiera russa.

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1/4/2025 - 19:54

AUTORE:
Osservatore 1

Ma a tutto c'è un limite ed il limite vedo che non è mai stato superato in dualità (come fanno in TV per l'audience) anche se ci sono stati anticamente dei tentativi su questo giornale di "illustrare" il pensiero dei vari Travaglio del duo pentastellato Di-Ma, Di-Ba ma visto la pochissima attrazione e nisba dibattito interessante fu lasciato perdere il confronto impari.
Così come i comunicati di Casa Paund, Cobas, Città in Comune e varie forme di proposte alla Marco Rizzo ed altri comuniti nostrani di portare la mummia di Lenin in Italia per conservarla...a vita?

1/4/2025 - 19:00

AUTORE:
Bertelli

Ho lasciato un commento perché dissento da quanto scritto nell'articolo, tra l'altro fuorviante, non perché voglio che qualcuno mi supporti o sia d'accordo con me. Siccome vengono sempre pubblicati contenuti in una certa direzione, cerco di dare una sterzata. Almeno rimane una traccia contraria...

1/4/2025 - 17:36

AUTORE:
Osservatore 1

...su 43 (per ora) forummisti che han letto l'articolo summensionato delle ore 10,33 di oggi 1/4/25 e uno di loro, non per caso o a caso ha risposto e quindi per la statistica non c'è raffronto su chi "eventualmente" avebbe fatto come su facebook mette un "mi piace" con pollice alzato o una faccina sorridente e via.
Vedendo poi le risposte sul pubblicato dalla red VdS, i favorevoli di solito scrivono per contestare i contrari all'argomento pubblicato e mai succede il contrario di scrivere che son pienamente od in parte d'accordo nella sostanza dell'articolo scelto e pubblicato dalla red VdS.
...è solo un osservazione e niente più.

1/4/2025 - 15:29

AUTORE:
Bertelli

Mi piaccion le storie, raccontane altre...ho preso in prestito le parole di Francesco Guccini tratte da una sua canzone, " il vecchio e il bambino ".
Però la storia ( non ha nascondigli, altra citazione FdG ) dovrebbe narrare di cose realmente avvenute, non di sentito dire, o dette da altri, soprattutto se spie di professione di qualsiasi paese. Certamente è vero che Di Battista e di Stefano sono andati in Russia, erano deputati italiani, come ci sono andati in tanti. Qualcuno ha fatto anche affari automobilistici per dire. Il resto mi pare tanto fumo.
Secondo la piattaforma Pagella Politica, di solito ben addentro alle cose politiche italiane, il governo Conte, a partire dal 2018, ha sempre rinnovato le sanzioni semestrali contro la Russia. Per contro, nel 2015, qualcuno ha venduto 90 carri Lince ai russi nonostante le sanzioni post Crimea 2014. Notare la differenza. Per quanto riguarda la famosa frase di Di Battista, che sicuramente avrà detto per carità, è strano che gli autori del libro non sappiano se collocarla ad ottobre o novembre 2016. Questo vuol dire che non l'hanno ascoltata direttamente e se gli è stata riportata non hanno controllato la veridicità della presunta affermazione. Uno come Renzi, tanto per citare chi in Russia ci andava spesso, sia da PdC che da privato cittadino, per molto meno ti sporge una querela che ti passa la voglia. Ma qui siamo nel campo della querela preventiva tanto per avvisare chi ci prova.
Il Mov5Stelle ha votato il primo pacchetto di sanzioni alla Russia come tutti gli altri partiti, aggiungendo anche di far partire di pari passo un'azione diplomatica europea che potesse arrivare ad una tregua dei combattimenti, votando contro le altre volte, insieme a AVS e una piccola parte del Pd.
Dunque alla manifestazione chi vuole ci vada senza troppi problemi, non lo farete sotto la bandiera russa ma sotto quella della pace, tenendo ben presente che questa manifestazione il Mov5Stelle se la paga, non come quella del 15 marzo scorso che alla fine l'ha pagata il Comune di Roma nonostante fosse organizzata e preparata da Repubblica, gruppo Gedi ( Elkan/Agnelli) come la Stampa, dove il nostro autore sembra avere buone entrature.
Dimenticavo: dal 2010 al 2015 Repubblica ha ospitato, come inserto cartaceo, il mensile Russia Oggi. Erano putiniani senza saperlo...