Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Associazione ambientalista
LA CITTÀ ECOLOGICA APS
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SABBIODOTTO PER IL PORTO DI VIAREGGIO. I SEDIMENTI SIANO UTILIZZATI ANCHE PER IL RIPASCIMENTO DELLE SPIAGGE DEL PARCO MSRM.
È stato ieri presentato dalla Regione Toscana l’avvio dei lavori del nuovo sabbiodotto che dovrebbe risolvere il problema dell’insabbiamento del porto di Viareggio.
L’insabbiamento del Porto di Viareggio è un problema strutturale che andrebbe affrontato dagli enti competenti, in primis la Regione Toscana, con provvedimenti strutturali e giusti dal punto di vista ambientale.
Il porto di Viareggio è posto circa al centro dell’unità fisiografica della Toscana settentrionale, che si estende, per 65 km, da Livorno a Punta Bianca, poco a nord di Bocca di Magra. Nonostante questa sua posizione mediana, l’alimentazione di quel litorale era un tempo garantita quasi esclusivamente dai sedimenti immessi nel sistema costiero dall’Arno.
Oggi invece che gli apporti sedimentari dell’Arno si sono quasi esauriti essa viene alimentata da quelli erosi nel tratto di litorale pisano posto fra Bocca d’Arno e la foce del Serchio che è soggetto ad una forte erosione.
Per effetto di ciò si stima che la spiaggia a sud del Porto di Viareggio si sia accresciuta, dal 1938 al 2005 di quasi 300 m, mentre quella a nord è avanzata di circa 80 m anche grazie a ripetuti trasferimenti di sedimenti accumulatisi all’imbocco del Porto, sempre provenienti da sud.
La quantificazione di tale flusso è abbastanza certa e valutabile potenzialmente in circa 100.000 m3/anno sul medio periodo (ultimi decenni), mentre attualmente è forse leggermente inferiore. In 21 anni sono stati stimati apporti sedimentari per 2.100.000 m3 !
Questi sedimenti, costituiti da sabbia fine, sono stati intrappolati dalla diga del porto di Viareggio determinando appunto l’espansione delle spiaggia a sud del porto, fino a che la battigia non ha raggiunto l’apice della diga ed ha ripreso a fluire verso nord, oltre a insabbiare l’accesso al porto.
Secondo La Città ecologica è necessario e giusto utilizzare almeno parte di quell’enorme quantità di sedimenti (previa valutazione della loro qualità chimica ed ecotossicologica) per il ripascimento del litorale del Parco che, in particolare nel tratto prospiciente San Rossore, ha raggiunto proporzioni preoccupanti e che è quello che quei sedimenti fornisce.
La forma di “stoccaggio” che appare più opportuna e giusta di quella sabbia in eccesso all’imboccatura del porto è proprio quella di riportarla almeno in parte nella sua posizioni di origine, sul litorale tra la foce dell’Arno e quella del Serchio, che con la sua erosione realizza quell’enorme quantità di sedimenti, che comunque ritornerebbero a nord.
A conclusioni analoghe giunse il Tavolo tecnico, coordinato dal Prof. Enzo Pranzini e composto da esperti di chiara fama (Berriolo, Cinelli, Fierro, Milano, Pellegrini) istituito dal Comune di Viareggio nel 2008. Quel tavolo tecnico stimò che 20.000m3/anno di sedimenti potevano essere utilizzati sulle spiagge del Parco, pur garantendo la stabilità delle spiagge a nord del porto.
Quali esperti hanno messo da parte quello studio?
Dalle notizie di stampa, scarne sui punti più “tecnici” del progetto, invece non si pensa proprio a questo riequilibrio ambientale ma si punta tutto a ripascere le spiagge viareggine, della Versilia, e massesi a nord del porto.
La Provincia di Pisa, il Parco di MSRM, il Comune di Pisa che dicono e che fanno?
Pisa, 1 aprile 2025
Associazione ambientalista
La Città Ecologica APS