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Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
Massimo Cacciari attacca Elly Schlein: “Il 25 Aprile? La sinistra di oggi non ha nulla a che vedere con la Resistenza”
Il filosofo attacca Elly Schlein e compagni: “Non sanno di cosa parlano. Il 25 aprile ridotto a vuota retorica”.
Cacciari affonda sulla sinistra: “Non conoscono i valori della Resistenza”
ROMA – Il 25 aprile è da sempre una data simbolica per la sinistra italiana, ma per Massimo Cacciari, oggi quei valori sono stati svuotati di significato. Intervistato da Il Tempo, l’ex sindaco di Venezia ha espresso un giudizio netto e senza appello sull’attuale classe politica di sinistra: “Non sanno neanche di cosa si tratti”.
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Secondo il filosofo, le polemiche sull’invito alla “sobrietà” in occasione del 25 aprile – complici anche i cinque giorni di lutto nazionale per la morte di Papa Francesco – sono solo l’ennesima dimostrazione di una politica priva di contenuti reali. “Non si riesce a dire nulla di sensato sulle grandi crisi internazionali, non si avviano processi di riforma, e allora ci si diverte con questi anniversari”, afferma Cacciari. “Da una parte si protesta contro la destra accusata di non credere nella ricorrenza, dall’altra si esagera in un rito retorico vuoto: così si perde tempo, mentre i veri problemi restano irrisolti”.
“La politica è vuota: non ci sono più ceti politici degni”
Per Cacciari, il dibattito pubblico è crollato ai minimi storici. “Una volta c’erano ceti politici degni di questo nome”, spiega. “Oggi siamo immersi nella vacuità. Da una parte si fanno i santini senza reale analisi, dall’altra si sfugge alla propria storia”.
Il filosofo invita a guardare alla realtà senza ipocrisie: “Bene che chi è stato dichiaratamente fascista non celebri il 25 aprile. Cosa verrebbero a celebrare?”. E aggiunge: “Se fossi un dirigente della sinistra, chiederei ufficialmente al governo di non prendere parte alle celebrazioni.
“Mutazione antropologica”
Secondo l’ex sindaco di Venezia, il distacco tra la società odierna e i valori della Resistenza è ormai totale: “C’è stata una mutazione antropologica. Oggi la nazione, il popolo, non ha più nulla a che fare con quella generazione che nella tragedia e nelle contraddizioni costruì la Liberazione”.
La critica di Cacciari non si limita alla destra, ma coinvolge duramente anche la sinistra: “Sono patetici nei loro richiami vuoti, senza studio e senza approfondimento”. Per lui, il 25 aprile è diventato “un pretesto per battaglie ideologiche inconsistenti”, mentre il vero spirito della Liberazione sembra ormai dimenticato da tutti.