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Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.

Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.

AlterEgo Fiere
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Cooperativa Teatro del Popolo- Miglarino
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Massimiliano Angori, Presidente
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Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
. . . Velardi arriva buon ultimo.
Il primo fu il .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Raccontino di Giancarlo Montin
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Non avrei mai voluto vederti così
Ma è inevitabile
Chiudo gli occhi per non guardare
Ma quella livida rigidità
appare scompare riappare
Io ti .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
di Umberto Mosso
LA DIGNITA’ DOVE L’AVETE PERSA?

29/4/2025 - 19:40

LA DIGNITA’ DOVE L’AVETE PERSA?

 

Le domande sono: si può essere solidali col popolo palestinese senza essere filo Hamas? Si può essere contro il governo Netanyahu senza essere contrari all’esistenza di Israele? Si può avversare l’esistenza dello Stato di Israele senza essere antisemiti? Personalmente rispondo, nell’ordine, con due sì e un no.I profili fb propal sono tutti più o meno apertamente filo Hamas, non fanno alcuna distinzione tra il governo Netanyahu e lo Stato di Israele e, soprattutto, non affrontano il tema dell’antisemitismo. Hanno rimosso la lotta contro i nemici della “razza ebraica”, che è un elemento portante dell’edificazione civile del mondo.

Gli ebrei che piacciono ai filopalestinesi nostri contemporanei, quando va bene, sono quelli morti nei campi di sterminio ottanta anni fa. Già gli scampati alla soluzione finale, con la loro pretesa di ritornare nella terra dei padri, non andavano bene.E, poi, quel sionismo così parente stretto del socialismo, con quei kibbutz che sembravano la versione democratica dei kolchos sovietici. Infatti fu l’Urss per prima a riconoscere lo Stato di Israele nel 1948.E dall’altra parte le élite arabe, non i palestinesi, passate senza soluzione di continuità dall’alleanza con la Germania nazista alla guerra contro Israele, l’intruso ammalato contagioso di democrazia. Era la destra, allora, nel solco nazifascista, a dimostrare al mondo che anti israeliano significava antisemita. Ed oggi è rimasto così. Una sedicente sinistra si è impadronita del lessico e dell’iconografia della destra nazifascista, ne ha risciacquato i panni sporchi e se ne riveste. E' la stessa sedicente sinistra che, per soprammercato, sostiene ad un tempo i jiadisti islamici armati dai preti nazifascisti iraniani e gli assassini russi del popolo ucraino.

Entrambe le narrazioni hanno gli stessi maestri, anime flaccide di impostori.Se cercate una parola di pietà per le vittime israeliane del terrorismo jiadista, come pure una espressione di condanna per i crimini russi in Ucraina, risparmiatevi il tempo di girare tra i loro profili o i loro blog, non la troverete. Io, che sostengo senza alcuna riserva l’esistenza dello Stato di Israele e il suo diritto alla sicurezza e alla difesa, posso scrivere qui, come ho già fatto altre volte, la mia contrarietà alla politica e alla guerra di Netanyahu.

Sia per motivi umanitari, perché a Gaza il massacro di civili inermi sotto le bombe o per fame non ha, per me, alcuna scusante. Sia per motivi militari, perché il terrorismo non si sconfigge con la guerra. infatti lo stesso esercito israeliano ha dichiarato, pochi giorni fa, che solo il 15% dei cunicoli sotterranei di Gaza è stato distrutto. Sia per motivi politici e sociali, perché proseguire questa “inutile strage” scava solchi profondi e infligge ferite difficili da rimarginare, che renderanno difficile la pace tra i due popoli e i due Stati.

Dunque la politica di Netanyahu è senza sbocchi e non sta portando nulla di buono a Israele e al futuro di un Medioriente pacifico. Ci vuole un cambio.Io posso sostenere questo, giusto o sbagliato che sia ritenuto.Il coacervo pacifista, quello dei nonviolenti secondo i quali le armi dei terroristi islamici e degli aggressori russi non sono degne di nota, mentre quelle dei resistenti ucraini vanno fermate, non può scrivere né delle stragi di Hamas, che considera una giusta reazione all’illegittima esistenza di Israele, né degli eccidi dei civili in Ucraina, considerati un effetto collaterale della pervicacia nazista a voler resistere all’esercito liberatore di Mosca.

Begli esempi di pacifismo e nonviolenza.Stando così le cose andate pure con le vostre bandiere multicolori a fare lugubre coreografia attorno a chi brucia le bandiere di Israele e dell’Unione Europea. Non avete nessuna credibilità, se non tra gli inconsapevoli che credono che la pace si avvii con la strage del 7 ottobre o che avanzi sui carrarmati russi. Voi che fate prediche sui bambini di Gaza, sul destino tragico di quei profughi puntando il dito contro chi riconoscerebbe solo i propri morti, scrivete una parola sui bambini israeliani o ucraini, Invece siete quelli che spergiuravano che i morti di Bicha erano una messa in scena, come sostenevano i loro assassini.

“Però la dignità dove l’avete persa?”

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