L'analisi del nuovo articolo di Franco Gabbani si sposta questa volta nel mondo di un associazionismo antesignano, le confraternite, necessarie per togliere dall'isolamento e dal mutismo le popolazioni delle campagne, anche se basate esclusivamente sui pricipi della religione.
E d'altra parte, le confraternite, sia pur "laiche", erano sottoposte alla guida del parroco.Sono state comunque i primi strumenti non solo di carità per i più bisognosi, ma soprattutto le prime esperienze di protezione sociale verso contadini ed operai.
Non si scherza con la salute e un allarme preventivo è necessario, ma che se respiriamo l'aria del lago corriamo il pericolo di morire, allora si ritorna indietro di centinaia di anni, a quando le morti nei paesi intorno al nostro padule erano attribuite alla mala-aria che aleggiava ovunque.
La scoperta che i decessi erano dovuti alla puntura della zanzara anofele non tolse niente al nome che ormai definiva la malattia: la cattiva aria.
Ora si scopre alla svelta il colpevole di un'epidemia o, come recentemente, una pandemia, e questa volta è toccato a una cosina piccina piccina, ce lo dice anche il nome, l'alga microcistina!
Piccina ma terribile tanto da far allarmare intere comunità e proclamare un avviso di pericolo.
Ci voleva anche 'r setino a farci preoccupare!
Vada come vada, agli amici della baracca della bisboccia non sembra interessare più di tanto se si attardano sulle rive del lago e fanno buio.
Hanno anticorpi naturali etilpeperali, pensano che se nel passato la malattia dell'aria si combatteva con il chinino, quest'erbettina si stragia bene col poncione!
u.m.