Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
TORRE DEL LAGO. Per un ristorante o bar che chiude, uno apre. Fino ad oggi è stato così sulle due Marine a ridosso degli stabilimenti balneari. Con i tempi che corrono, però, l’estate 2011 potrebbe riservare delle sorprese.
L’amministrazione comunale ha infatti recepito, nel giugno di quest’anno, il Piano di gestione del Parco approvato anche dal Comune in quanto ente facente parte del Parco stesso. Per Torre del Lago queste sono le destinazioni ammesse per quelli che vengono definiti "servizi turistici complementari alle attività balneari": parcheggi e parcheggi autorizzati, attività sociali e servizi per la collettività di interesse pubblico, attività commerciali come da codice del commercio regionale e struttura alberghiere «limitatamente alle attività già autorizzate e operanti alla data di adozione del Piano».
Insomma, bar e ristoranti potranno trasformarsi in rivendite di altro, ma solo stampa quotidiana e periodica; mentre i negozi esistenti potranno chiedere di vendere alimenti e bevande, e su uno dei posteggi è prevista un’attività commerciale. Il numero massimo di attività commerciali ammesse sulla Marina di Torre del Lago è fissato in 31 unità.
Di locali da ballo, neppure l’ombra. Così come sul Vialone, a Viareggio. Dove l’unica licenza a discoteca se chiederà di cambiare destinazione d’uso potrà trasformarsi in un’edicola.
Il numero massimo di attività commerciali ammesso sulla Marina di Viareggio è di 16 unità. Le tipologie consentite sono: alimentari, non alimentari (in entrambi i casi per i soli esercizi esistenti), somministrazione di alimenti e bevande, vendita di stampa.