Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Emily Elizabeth DICKINSON (Amherst, Massachusetts 1830-1886) è una Poetessa statunitense.
Le sue liriche, spesso concentrate in pochi versi vigorosi e innovativi, presentano uno schema ritmico semplice e un lessico accessibile, ma la sintassi e la punteggiatura riescono a conferire alle parole di uso comune una ricca gamma di connotazioni. Le immagini e le metafore derivano tanto da un'acuta osservazione della natura quanto da una fantasia variegata nei contenuti e arguta nell'espressione, che rievoca i poeti metafisici inglesi del Seicento.
Ecco come la poetessa vede i "Colori":
Il giallo la natura lo usa
Più di rado degli altri colori.
Lo tiene tutto in serbo.
Per i tramonti
prodiga d’azzurro.
Il rosso lo sperpera come una donna.
Ma il giallo se lo concede con parsimonia, in certe occasioni,
come le parole di un amante.
e noi cosa vediamo nella colorazione del bosco d'autunno?