Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Meno male che il mio dottore mi aveva proibito di bagnarmi e di non stare neanche all’umido!
Dalle ore 9,00 alle ore 11,30 di stamani primo novembre.
Dopo aver letto i comunicati del Consorzio di Bonifica, ho fatto una perlustrazione nelle nostre zone per avere una chiara visione di quello che realmente sta succedendo.
Mi sia concessa una dissacrante precisazione relativa a questo particolare giorno.
Oggi non vi è solo la ricorrenza dei defunti, ma oggi “ricorrono” (con un altro significato) , come alcuni mesi fa, nuovamente tutti i dipendenti del Consorzio per arginare canali, fiumiciattoli e fosse, tutti i trattoristi che azionano le gazzine, il personale di vigilanza del parco, i pompieri che ho trovato sull’Aurelia a tagliare una pianta caduta sulla strada, i vigili comunali e, ultimi ma non per ultimi, tutti coloro che hanno una barca sul Serchio e che temono la sua crescita.
A complemento di quello scritto con precisa puntualità, da diretta televisiva, sulle cronache di questo giornale, notizie inviateci istantaneamente dall’ing. Simona Tedesco dell’Ufficio Stampa del Consorzio Massaciuccoli, ecco alcune immagini della situazione di questa mattina dove si nota il pompaggio della zona vicina alle turbine Salviati, la lenta salita delle acque del Serchio e l’affluenza dei “barcaioli” alla foce, le turbine in funzione sulla Bufalina e quelle della Bonifica vecchianese, il livello alto della Barra e il nubifragio delle ore 11 che impediva quasi la visibilità.
E piove, piove... “budello schifo”!