Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
PISA - «È opportuno o no che l’assemblea dei soci della Compagnia Pisana Trasporti (Cpt) premi i membri del consiglio di amministrazione con cospicue indennità in questo momento di crisi sia congiunturale che del trasporto pubblico locale?». La domanda parte dal consigliere regionale del Pdl Andrea Agresti e dal suo vicecapogruppo Paolo Enrico Ammirati, i quali pongono la questione al governatore Rossi. Lo strumento è una interrogazione: «La legge finanziaria 2007 - si legge - all’articolo 1 comma 725 consente la corresponsione ai componenti dei consigli di amministrazione di una indennità di risultato, qualora il bilancio dell’azienda sia chiuso con un utile, pari al massimo del 10% dell’utile stesso». Solo che il momento attuale è quello che è, tra «la crisi congiunturale in cui si trova il Paese» e «le difficoltà di Regione ed enti locali più volte richiamate dalla giunta regionale stessa, in particolare dall’assessore ai trasporti Ceccobao per quanto riguarda il trasporto pubblico locale e la riduzione delle risorse disponibili». Eppure «la Compagnia Pisana Trasporti Spa, il 1º agosto scorso, dava notizia che sarebbero stati corrisposti ai consiglieri di amministrazione, al presidente e all’amministratore delegato a titolo di indennità di risultato complessivi 85.261,30 euro, a fronte di un utile conseguito di 852.613 euro».