Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Nasce oggi una nuova rubrica che, nelle sue intenzioni, ha il proposito di rispettare i sottotitoli della testata: fatti, personaggi, ambiente, cultura e tradizioni.
Tali impegni sono, in parte, già ampiamente sviluppati nelle varie sezioni, ma alcuni argomenti, a mio parere, non troverebbero disposizione se non in una rubrica che proveremo a chiamare: Curiochità, un misto di curiosità nell’antichità, ma non remota, solamente un poco trascorsa.
Iniziamo con una lettera che ci riporta ad un’altra alluvione, quella del 17 gennaio 1843 che colpì duramente il nostro territorio.
Ill.mo Sig.r Cav.re Provveditore della Camera di Sovrintendenza Comunicativa del Compartimento Pisano
La piccola e disgraziata pianura del Comunello di Filettole trovasi tuttora impraticabile tanto nella porzione coltivabile, quanto nella Strada maestra e nelle vicinali, sebbene siano passati ventidue giorni dall’epoca fatale della straordinarissima escrescenza del Fiume Serchio che ruppe e traboccò i suoi argini.
Le cause principali ed immediate di una tale impraticabilità sono:
1° il non essere state né la strada comunicativa, né le vicinali ancora sgombrate dalle materie depositate dall’acqua del Fiume, essendo state soltanto malamente spalate nel mezzo, ed ammonticate lateralmente su i cigli delle fosse.
2° il non essere state scavate le fosse di scolo principiando, come è di regola, in senso retrogrado, cioè dalla Cateratta che è allo sbocco dello scolo denominato la Dogaia, il quale ha pur bisogno di essere cavato insino al Serchio. Ed i possidenti che trovansi al principio dei detti scoli, cioè i più lontani da detta cateratta non possono scavare le loro fosse, e la porzione di scolo che gli spetta, se tale operazione non vien prima fatta dai possessori inferiori.
Da tutto ciò ne deriva ancora che vedonsi per tutto delle lagune d’acqua stagnante, dalla quale e sorgono miasmi nuocivi alla pubblica salute.
E siccome sembra che tali importantissimi lavori siano stati dimenticati, così il sottoscritto come uno dei possidenti, fa riverente istanza a Vs. Ill.ma, affinché voglia aver la degnazione di dare gli ordini i più energici, onde venga scavato loscolo principale immediatamente fino al Serchio, e contemporaneamente le fosse camporecce che ci influiscono. E che siano pulite tutte le strade tanto comunicative che vicinali dalle materie depositatesi dall’acqua del fiume.
Eseguiti i lavori i Coloni vedendo rese praticabili le strade e prolungate le loro campagne, procureranno di farvi quelle semente di cui saranno suscettibili.
E col più distinto rispetto ho l’onore di professarmi
Di Vs. Ill.mo
Filettole li 8 febb.io 1843
la foto di apertura ha questo titolo:
Malaventre li 18 nov.bre 2010 (10 mesi e 24 giorni dopo)