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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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San Giuliano Terme, 30 giugno
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Alzarmi prestissimo al mattino
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e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
TOSCANA
Aumentano le donazioni di sangue, assicurata l'autosufficienza regionale

18/11/2010 - 7:47

Le donazioni crescono, il fabbisogno anche. Si fanno interventi sempre più complessi

Scaramuccia: «Sangue, nessuna preoccupazione»
«Gli allarmismi servono solo a creare sfiducia nel sistema trasfusionale

 

 Lucia Zambelli
Firenze «In Toscana il sangue non manca e il sistema trasfusionale toscano è in grado di far fronte a tutte le necessità. Gli allarmismi rischiano solo di creare sfiducia, sia nei donatori, sia nei pazienti che del sangue hanno bisogno». L'assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia interviene a proposito di un supposto "allarme sangue", prospettato da un'interrogazione annunciata dal consigliere regionale Udc Marco Carraresi, ripresa da alcuni organi di informazione.


«Dal 2001 al 2009 le donazioni sono costantemente aumentate - informa l'assessore Scaramuccia - Un aumento complessivo del 35,5% in 9 anni. E sono cresciute anche le donazioni di plasma: con 63.852 Kg., la Toscana è la terza regione per quantità di plasma conferito all'industria. Nel periodo gennaio-ottobre 2010 le donazioni totali sono state 185.177, rispetto alle 181.479 dello stesso periodo del 2009: quindi, 3.698 donazioni in più». La Toscana ha un indice di donazione di 102 donazioni ogni 1.000 abitanti tra 18 e 65 anni. In Italia, l'indice di donazione è molto variegato, ma ci sono regioni con un indice ben sotto la metà di quello toscano.


Con le donazioni, aumenta però anche il consumo di sangue, e con un ritmo più veloce. Se nel 2009 le donazioni sono aumentate del 6,89% rispetto al 2008, il consumo è cresciuto dell'8,28%. Questo è dovuto all'aumento di patologie o bisogni clinici relativamente comuni, alle necessità dei pazienti oncologici (il 33% dei pazienti oncologici effettua almeno una trasfusione), agli interventi chirurgici a complessità crescente come i trapianti, gli interventi cardiovascolari e ortopedici. Paradossalmente, le regioni in cui la sanità è meno efficiente, e si fanno molti meno interventi di ques to tipo, non sono mai in carenza di sangue. Va detto anche che la Tosacana offre ogni anno assistenza sanitaria al 17,4% di pazienti provenienti da altre regioni.


«Anche per il sistema trasfusionale vale il concetto di rete - chiarisce l'assessore - Da anni il sistema trasfusionale non è più un tema locale di confronto tra bisogni e consumi del singolo ospedale, o di una singola regione. Vista la mobilità dei pazienti sul territorio nazionale, quello dell'autosufficienza trasfusionale è un tema nazionale, per cui le compensazioni tra regioni non sono più un indicatore negativo, anzi costituiscono un indicatore di un sistema capace di fare rete. Per esempio, la Toscana è in grado di supportare in modo continuativo l'Università di Tor Vergata (circa 1.500 unità l'anno), e allo stesso tempo, in alcuni periodi dell'anno, abbiamo bisogno di supporto dalle altre regioni (circa 2.500 unità). Ma non si deve in alc un modo parlare di perdita di autosufficienza. In Toscana, a fronte di una situazione di sostanziale autosufficienza su base annuale, si alternano periodi di eccedenza e periodi di carenza. E' normale».


Il modello trasfusionale toscano ha visto nel 2009 la presenza di 40 strutture pubbliche, 56 unità di raccolta fisse associative e 4 autoemoteche: 3 Fratres e 1 Anpas. Questa la rappresentatività delle associazioni di volontariato a livello regionale: 56,2% Avis, 36,6% Fratres, 4,9% Anpas, 2,3% Cri.
«Il sistema sangue - conclude Daniela Scaramuccia - si basa su donazioni volontarie, anonime, gratuite, consapevoli e periodiche di donatori che hanno fiducia nel sistema sanitario e nelle associazioni. Gli allarmismi, ripeto, rischiano di incrinare questo clima di fiducia, con gravi ripercussioni per tutto il sistema trasfusionale».

Fonte: Regione Toscana
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