Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Filettole an. 8 Logl 1765
Essendomi portato nel Com. di Filettole per riconoscere i due Capi di Beni come si veggono descritti nel Estimo e avendone fatto ricerca su luogo co l’Arrighetti et altra gente del Paese, e no vi è stato luogo di ritrovare niente per essere stati portati via dal Fiume Serchio non solamente questi che si descrivano come anche molti altri di Particolari e confinanti ai nostri et a tutto sotto il Serchio dove l’Ufizio vi à fatto una gran salcaia.
Il pezzo descritto nel Estimo segniato di lettera A e tutto in Serchio dove vi è una gran salciaia fatta fare dal Ufizio de Fossi e che non vi esiste ne pure più un confine.
Il pezzo descritto nel estimo segniato di lettera B anche esso no si ritrova per essere in Serchio e no vi si ritrova ne pure un confine, ne argine ne strada per averla portata via il Fiume Serchio ed altri capi di Beni dove ci è una grande salcaia fatta dal sudd.to Ufizio.
Il pezzo descritto e segniato di lettera C questo esiste avendo riconosciuto i confini descritti nel medesimo Estimo e passati in oggi come si vedono descritti nella pianta no mancando altro che la via sul Serchio per averla portata via il Fiume dove in oggi ci è la salcaia fatta dal sudd.to Ufizio.
Interessante documento sia per quanto riguarda lo stato delle golene due secoli e mezzo fa, ma anche per la parte mancante a tale lettera (non trascritta perché troppo difficile la lettura di una brutta scrittura per di più tremolante).
La storia è una di quelle classiche di eredità contesa.
Una ricca signora che aveva terre e case sia in lucchesia che nel pisano, in questo caso a Filettole, lascia tutto il suo avere alla Congregazione dei Sacri Chiodi.
Gli eredi impugnano il testamento e danno mandato ad un notaio di fare una mappatura dei beni della parente scomparsa.
Il risultato è in parte quello riportato sopra.
Io mi immagino un piccolo ometto con lunghi capelli bianchi e mantello impillacherato con pertiche e scartoffie che se ne va nella mota lungoserchio e non sa da dove cominciare se posare la cartella in terra o tenerla in mano ma allora ti casca la stecca o s’insudicia il foglio e la mappa dell’Estimo non si apre e il vento la porta via e va fra canne e rovi… maaaa...
per fortuna c’è l’Aaarrighetttii !!
Nel 1700 gli "ignoranti" con l'Ufizio piantavan Salci dove aveva covato l'acqua, nel 2000 i "sapienti" con il Parco piantan Olivi dove coverà l'acqua.
L'unica cosa in comune è l'acqua di Serchio!