Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Il tema che quest'anno impronterà i numerosi appuntamenti in cartellone per il Festival di Cultura Ebraica "Nessiah" è, in realtà, un interrogativo: "America,terra delle promesse?"
"La storia che quest'anno vogliamo raccontare - afferma Andrea Gottfried, direttore artistico e fondatore del Festival - riguarda infatti l'America, terra che ha accolto immigrati da ogni dove, tra cui numerosissimi ebrei, scappati dai Pogrom o dalla barbarie nazista, oppure semplicemente in cerca di fortuna.
Generazione dopo generazione, gli ebrei hanno saputo conservare la propria identità e conquistare una posizione importante all'interno della società americana, dando un ricco contributo allo sviluppo della cultura moderna".
Com'è ormai tradizione, sarà la musica il vero filo rosso della manifestazione. Musica di qualità per una rassegna che ogni anno propone ospiti e artisti provenienti dai più importanti palcoscenici internazionali.
"Naturalmente, la nostra scelta cade in primo luogo sui diversi livelli di presenza ebraica nel mondo musicale americano - spiega il Maestro Gottfried - che spaziano dalla musica classica a quella commerciale. Gli ebrei hanno dato il proprio contributo anche a un genere così squisitamente "americano" come la musica folk, e nello stesso tempo non hanno dimenticato le proprie radici, ricreando le orchestre klezmer sul suolo nuovo, contaminando la tradizione europea con influenze jazz".
Nessiah 2010 - nelle sue sei tappe a Pisa, Pontedera, Cascina e Lucca (quattro concerti e due appuntamenti tra cinema e libri) - curioserà e darà testimonianza di quanto ampio possa essere il ventaglio di storie che vedono protagonisti artisti di cultura ebraica, sensibilità diverse - a volte profondamente distanti - ma tutte accomunate da un'origine comune che fa sentire la propria pregnanza in qualsiasi parte del mondo essa si esprima.
Il Festival aprirà le sue porte a Pisa il 28 novembre presso il Centro SMS ,adiacente alla Chiesa di San Michele degli Scalzi in zona Piagge, con un concerto che è di per sé un viaggio a tappe: la musicista, attrice, cantante e compositrice israeliana Noam Vazana, (voce, pianoforte,trombone) presenterà "Big apples: Jerusalem, Amsterdam, NYC". Un primo ricchissimo assaggio del mix di suoni e sapori che il festival proporrà anche negli appuntamenti successivi.
Prima la musica klezmer a Lucca il 9 dicembre con il concerto della Meshuge Klezmer Band, poi il grande ritorno di un ospite amatissimo dal pubblico di Nessiah: Enrico Fink musicista, autore e interprete teatrale che ripercorrerà le strade di Bob Dylan, Leonard Cohen, Paul Simon insieme a Franco Minganti, americanista e firma storica di Musica Jazz al museo Piaggio di Pontedera domenica 12 dicembre.
Terzo e ultimo concerto: il 15 dicembre al centro Peppino Impastato di Cascina. Sabina Meyer e Domenico Ascione presenteranno un altro "piatto forte" del menù dedicato all'America passeggiando tra musica antica, contemporanea e world music.
Ma ci sarà spazio anche per due appuntamenti - questa volta con il cinema e la lettura (il 2 e 7 dicembre): al centro della riflessione la straordinaria comicità ebraica che ha prodotto tanti indiscussi capolavori all'interno dell'industria cinematografica americana. Dai fratelli Marx a Jerry Seinfeld, da Woody Allen a Mel Brooks fino ai fratelli Cohen.
"Durante il Festival cercheremo di illustrare anche la presenza degli ebrei nell'industria cinematografica americana - aggiunge Andrea Gottfried. Non potendo comprimere un intero mondo di immagini, emozioni e suggestioni in breve spazio a noi concesso, ci siamo focalizzati sulla comicità come forma di espressione di un processo di rinnovamento e di integrazione, in cui l'ebreo riesce a trasformare la propria condizione di eterno perseguitato in una fonte di auto-ironia e di comicità universale".
Ultima novità del festival: il "gemellaggio interregionale" con il premio "Exodus" di La Spezia e con il festival di cultura ebraica "Oy oy oy" di Casale Monferrato. "Un coordinamento tra realtà affini per spirito e vicine per territorio - spiega il direttore artistico Andrea Gottfried - che può essere una delle chiavi per poter far fronte alle difficoltà e continuare ad offrire contenuti di qualità al pubblico affezionato".