Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
L'austerity è stato un periodo a cavallo tra il 1973 ed il 1974, in cui fu imposto dal governo italiano un risparmio obbligatorio dell'energia, a causa dello choc petrolifero (aumento repentino del prezzo del greggio nel 1973), conseguito ad alcuni fattori politico-economici:
Questo diede vita, oltre ai famosi divieti di circolazione degli automezzi la domenica, anche alla (ri)scoperta delle fonti energetiche alternative e all'adozione di misure per evitare sprechi di energia. Fu varata una campagna per la sensibilizzazione dei cittadini italiani, che portò in breve tempo all'impiego di isolanti per coibentare le abitazioni, oppure all'uso di apparecchiature automatiche per il controllo della temperatura degli impianti di riscaldamento. In questo periodo fu imposta la temperatura ideale di 20 gradi nelle abitazioni.
Questa crisi sensibilizzò i paesi sviluppati sull'eventualità non troppo remota dell'esaurimento delle risorse energetiche, al punto da paventare un ritorno alla civiltà preindustriale, stimolando la fantasia di scrittori e cineasti come testimoniato dalla commedia fantasy Conviene far bene l'amore, di Pasquale Festa Campanile, interpretata da Gigi Proietti e Cristian De Sica.
Da domenica 2 dicembre 1973 fu imposto il divieto assoluto di circolazione dei mezzi privati, con l'eccezione dei medici in servizio con autorizzazione visibile, pena pesanti sanzioni amministrative fino ad un milione di lire. L'attrice sex symbol Sylva Koscina finì sui giornali per aver tentato di violare il divieto. Per gli spostamenti domenicali i cittadini dovevano ripiegare sul trasporto pubblico, bus turistici e sull'uso della salutare bicicletta.
Erano bandite le insegne luminose animate e di grandi dimensioni. Le trasmissioni televisive RAI, allora monopolio statale, terminavano alle 22.45. I cinema chiudevano alle 22.
Dall'aprile del 1974 si allentano le misure con l'autorizzazione domenicale del traffico privato a targhe alterne, pari e dispari, provvedimento rivelatosi inutile quanto risibile, in quanto non diminuiva sensibilmente il numero di vetture in strada perché buona parte degli italiani disponeva di una seconda vettura e con targa alternativa. Si narra di un commercio illegale di targhe e di altre truccate modificando l'ultima cifra con del nastro adesivo sagomato.
Le misure di restrizione del traffico privato furono abolite nel giugno 1974.
Da "Le parole di ieri di G.Pardini"
Il giorno di domenica 2 dicembre 1973 fu il primo di austerità dopo la decisione del Governo di bloccare il traffico di ogni veicolo a motore privato nei giorni festivi. Il dollaro all’inizio dell’anno si era svalutato del 11%, il Paese viaggiava con un’inflazione al 20% e con l’aumento del prezzo del greggio accompagnato dall’”embargo” sulle forniture di greggio da parte dei paesi arabi, la situazione economica complessiva impose la riduzione del consumo della benzina, di tutti gli idrocarburi, e della spesa energetica nazionale. Il blocco fu decretato dai paesi dell’Opec per ritorsione all’appoggio dell’Alleanza Atlantica all’occupazione israeliana dei territori palestinesi.
Fu un Natale molto triste con le vetrine spente (i negozi chiudevano alle 19 e non potevano tenere accese insegne e vetrine), addobbi natalizi vietati, locali chiusi alle 23, trasmissioni televisive che terminavano alle 22 e 45, auto e motorini fermi, illuminazione pubblica dimezzata. I negozi di generi alimentari videro una riduzione delle vendite fino al 50%, quelli dei generi voluttuari arrivarono all’80% con molti esercizi in via di fallimento. Erano anche gli inizi degli anni di piombo, anni di grande attività delle Brigate Rosse con uccisioni e ferimenti quasi quotidiani.
Un periodo nero per il Paese che sembrava ritornato agli usi e costumi degli anni Quaranta con l’auto diventata un lusso, il riscaldamento problematico (molto gravi i disagi per chi aveva impianti a gasolio o cherosene: costosissimi ed introvabili), le città oscurate, la coda ai negozi per acquistare lo zucchero. Unici a poter brindare della situazione erano i petrolieri che avevano, si scoprirà l’anno seguente, i silos pieni di carburante e che con la scusa della crisi energetica e della mancanza della benzina ebbero ricavi del 250% con una truffa stimata, in quegli anni, di ben 2.000 miliardi di lire. Questo lo si saprà solo successivamente e lo scandalo coinvolgerà molti petrolieri, finanzieri, politici. Si verificheranno negli anni molti strani “suicidi” ed anche l’assassinio mai chiarito di Carmine Pecorelli detto Mino, avvenuto nel 1979, pare legato a questo scandalo che egli aveva anticipato sul suo periodico OP “Osservatorio Politico Internazionale”.
Unico avvenimento positivo da registrare nell’anno 1973, e precisamente il 24 gennaio, è la fine del conflitto in Vietnam, dopo 13 anni di guerra, 2 milioni di morti, 14 milioni di tonnellate di bombe sganciate su un territorio grande appena come l’Italia. Il grande colosso americano, con tutta la sua potenza bellica, sconfitto da quello che fu definito “il popolo delle formiche”.
La guerra in Vietnam è un’operazione che ha influenzato molto la civiltà americana di quegli anni, una ferita che si rimarginerà molto lentamente negli anni, acuita anche dalle molte testimonianze uscite in seguito come memorie, documentari, films, che metteranno in risalto le immani atrocità di questa guerra.
Il 2 dicembre avranno inizio quindi quelle che saranno definite “le domeniche a piedi” e per sfortuna degli italiani il periodo risultò uno dei più freddi degli ultimi anni. I giorni del 2 e 3 dicembre furono giudicati dai climatologi i più freddi dal 1946.
In paese si era avuta anche una spruzzatina di neve che era rimasta lungo la ferrovia.
La novità dell’Austerity tuttavia fu accolta con molta comprensione da parte dei cittadini che riscoprirono anzi il piacere della passeggiata, del giro in bicicletta, in luoghi, in città tornate ad essere vivibili in quanto prive di automobili.