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Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
. . . Velardi arriva buon ultimo.
Il primo fu il .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Qualcuno mi sa dire perche' rincoglionire
viene considerato un inevitabile passaggio
alla fine del faticoso viaggio
vissuto da tutti con coraggio?
Il .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
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Le "palline" di Natale.

10/12/2010 - 8:14

 

L'alba spina dei romani ha ispirato agli inglesi una leggenda che ha per protagonista Giuseppe d'Arimatea, colui che aveva chiesto ad Erode il corpo di Gesù per seppellirlo.

Era stato lui che aveva raccolto il sangue del Cristo crocifisso nel calice  servito per l'ultima cena: il Santo Graal. Partito poi per la Britannia, piantò  il suo bastone a Glastonbury, dove sbarcò, e dal bastone nacque un biancospino. Accanto ad esso Giuseppe costruì la prima chiesa d’Inghilterra.

Da quel momento la pianta fiorì ogni anno per la vigilia di Natale e un suo ramo fiorito veniva portato al re e alla regina d’Inghilterra.

Quell’arbusto miracoloso venne sradicato nel 1649 dai puritani di Cromwell.

Quel biancospino rappresentava la Vergine dai sette dolori perché si diceva che i  fiori erano bianchi come la sua Immacolata Concezione, gli stami rossi come le gocce di sangue del Cristo e i rami spinosi  che  erano serviti per la corona.

 

Queste consacrazioni di  alberi, fiori, animali e Natura in genere ,che ora sono attributi ai nostri santi, sono cristianizzazioni di tradizioni pagane (esempio noto è Mons Jovis- monte di giove- cambiato in Montecristo).

In effetti il biancospino era dedicato dai romani a Maia, dea della purificazione ed anche a Flora, dea della primavera, quindi facile spostare le attribuzioni  per  e alla Madonna.

 

Il suo nome scientifico è Crataegus oxyacantha, derivato dalle parole greche kratos (forza e durezza del suo legno),  da oxus (aguzzo) e anthos (fiore).

 

Oh! Valentino vestito di nuovo,
come le brocche dei biancospini!

 

Chi non si ricorda questo incipit della famosa melanconica poesia di Giovanni Pascoli': Valentino?

 e chi non avrà mai, anche se minimamente, pensato che il Poeta si fosse sbagliato a scrivere brocche al posto di bacche?

 

Guardate la forma del rosso frutto!

 

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