Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
PISA A Pisa, tempo fino al 27 dicembre per partecipare alla composizione collettivadel puzzle più grande del mondo, intitolato "Keith Haring-Double Retro"e dedicato alla figura del compianto artista americano a 20 anni dalla sua scomparsa*Ancora pochi giorni, per l’esattezza fino a lunedì prossimo 27 dicembre, a disposizione di cittadini, turisti, bambini, studenti o semplici passanti, per partecipare, a Pisa, alla composizione del puzzle di serie più grande del mondo, intitolato "Keith Haring - double retro" e dedicato alla figura del noto artista americano di cui porta il nome, nel ventennale della scomparsa.Il ‘mosaico’ è costituito di 32.256 pezzi per 5,44 metri di base e 1,92 di altezza; prodotto da una celebre ditta specializzata, raffigurante varie opere del pittore.
La sua composizione è tuttora in corso nei locali del Keith Art Cafè, a pochi metri dalla centralissima piazza Vittorio Emanuele, di fronte al murale "Tuttomondo", l’ultima opera di Haring, realizzata nel 1989 su una facciata del convento di Sant'Antonio. Inizialmente il ‘montaggio collettivo’ (i partecipanti al quale possono firmare un registro dove indicare con quante tessere hanno contribuito) avrebbe dovuto concludersi il 24 dicembre: ma visto il grande successo e l’entusiastica affluenza, si è deciso di posticipare di tre giorni la chiusura delle attività.Il puzzle rappresenta una delle diverse iniziative che le istituzioni pisane, Provincia, Comune e Apt (in collaborazione con l’associazione culturale Dn@ e la cooperativa Keith Bar), hanno voluto dedicare a Haring proprio perché la nostra è ultima città dove l’artista ha portato a termine una sua creazione.
Nei giorni dal 7 al 9 dicembre, ad esempio, sempre di fronte a "Tuttomondo", è stato possibile entrare virtualmente in contatto con le immagini dell’affresco stesso (180 mq di figure plastiche che s’incastrano tra loro, riflettendo il tema dell'armonia e della pace nel mondo), grazie a un ambiente interattivo di ‘motion tracking’ progettato, creato e installato a cura dell'associazione Dn@ e di Pierpaolo Magnani."Un’esperienza sensoriale e ludico-partecipativa – spiega l’assessore provinciale alla cultura Silvia Pagnin - concepita per vivere dall’interno una delle opere d’arte più importanti del XX secolo". Il coinvolgimento ‘immersivo’ è stato aperto a un singolo spettatore-performer per volta, ma tutti hanno potuto vedere su grande schermo la propria avventura ‘all’interno’ di Tuttomondo.