Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Strano modo di santificare questo giorno anche con una semplice foto, ma penso che leggendo la poesia allegata se ne possa comprendere il significato, almeno è quello che mi riprometto ogni volta.
Se poi non volessimo dar troppo peso al simbolismo del portatore della croce portatrice di quella salvezza che l’umanità chiede e richiede da millenni, si pensi alla più “laica” attinenza dell’animaletto con la “Natività”, sì perché questo è il giorno dedicato ad Essa, da qualsiasi parte sia prodotta e la Madre ragno avrà per i suoi piccoli la stessa tenerezza e lo stesso amore di ogni Mamma.
Sul suo corpo però ha un segno che non ti può non far pensare a qualcos’altro.
Buona Natività a tutto il Creato.
Er Ragno bianco
Un Ragno Bianco fece un bastimento.
Piantò du' zeppi in croce
drento una mezza noce,
filò la tela, che servì da vela,
entrò ner mare e se n'annò cór vento.
Un'Ostrica, che vidde la partenza,
je disse: - Dove vai, povero Ragno?I
o te vedo e te piagno! Che imprudenza!
Nun vedi er celo? Pare
che manni a foco er mare:
in ogni nuvoletta
c'è pronta una saetta,
c'è un furmine che casca
framezzo a la burrasca.
Come cammini, senza direzzione,
tu ch'hai perso la bussola e nun ciai
nemmanco la risorsa der timone?
Eppuro - disse er Ragno sottovoce-
un'unica speranza che me resta
è de poté sarvà da la tempesta
er tesoro che tengo ne la noce.
Io nun so dove vado e quanno arrivo,
ma porto, per incarico speciale,
er seme de quell'arbero d'Ulivo
che ce darà la Pace Universale.
Trilussa