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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

. . . uno sul web, ora, che vaneggia che la sua .....
. . . . . . . . . . . a tutto il popolo della "Voce". .....
. . . mia nonna aveva le ruote era un carretto. La .....
. . . la merda dello stallatico più la giri più puzza. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Domenica 7 Luglio mercatino di Antiqua a San Giuliano T
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
FINALMENTE DOMENICA!
di Ovidio Della Croce
Il presepe, l’albero, Babbo Natale, la Befana, Don Armando e… i bombardieri

26/12/2010 - 10:55

Il presepe della Chiesa Santa Lucia di Perignano

 

Per Natale ho guardato il bambino Gesù del presepe di casa mia che sta vicino all’albero. L’albero e il presepe mi piacciono, sono ricchi di leggende, simboli e miti. Per questo stanno bene accanto. Non è vero che uno è simbolo religioso e l’altro pagano. Può essere che il presepe diventi pagano. Dipende, per esempio, se è affollato da personaggi e animali che rendono Gesù invisibile. E l’albero è quello del paradiso e servirà per il legno della croce. “Natale non è Natale senza regali”. Ma se Babbo Natale scarica troppi pacchi pacchetti e pacchettini l’albero e il presepe scompaiono travolti dalla deriva consumistica. 
 
Il presepe è Gesù bambino. Ho pensato a chi è appena nato. Ma anche a chi abbia dieci, diciotto, venti o trenta anni e anche a chi ne abbia quaranta o cinquanta. Ho pensato alle persone di tutte le età, compreso quelle che di anni ne hanno più di ottanta. Con tutte queste persone giovani, adulte o vecchie che vivono oggi in Italia, dopo esserci abbandonati alla letizia delle feste, vorrei condividere un momento di riflessione. Mettiamo di ricevere un bigliettino di auguri e leggere questa semplice e amara constatazione. Noi lasciamo a chi prende i Natali oggi un’Italia peggiore di quella che abbiamo ricevuto dai nostri genitori. Incontro maestre e professoresse che mi raccontano di bambini che esprimono come desiderio: vorrei un lavoro per babbo e mamma. Incontro persone che non possono curarsi, perché l’accesso a cure adeguate non è garantito a tutti. Logica vorrebbe che, in tempo di crisi economica, si riducessero le spese in armamenti e si sospendesse la costruzione (a Caneri, vicino Novara) dei cacciabombardieri da guerra che possono portare anche ordigni nucleari, con una spesa di 410 milioni per il 2011.
 
Il presepe è la rappresentazione della nascita del Principe della pace. Nella Chiesa Santa Lucia di Perignano Don Armando Zappolini, vicepresidente del CNCA e referente locale di Libera, l’Associazione nazionale contro le mafie diretta da Don Luigi Ciotti, insieme ai soci di Chiodofisso (Associazione per il commercio equo e solidale), anche quest’anno ha allestito un presepe che ci fa pensare. C’è Giuseppe e c’è Maria. E poi c’è Gesù bambino. Ma a lato dell’altare maggiore c’è uno striscione di tre metri con un fotomontaggio in cui spicca Gesù bambino a braccia aperte nella cabina di comando di un cacciabombardiere. Accompagna l’immagine questa scritta: “Gesù bambino povero… ma bombardiere”.
 
E poi segue una preghiera: “Caro Gesù bambino, se crescendo sarai povero non avremo i soldi per aiutarti, se diventerai disabile non ti potremo assistere, se vorrai andare a scuola non ci sarà chi ti aiuta, se avrai bisogno di un sostegno sociale non lo troverai… Ma potremo darti un bel caccia F 35 così potrai dichiarare una guerra preventiva a Erode con il nuovo bombardiere!”.
 
Davanti al presepe ci sono oggetti che simboleggiano i settori che hanno subito le pesantissime sforbiciate governative: un banchino di scuola e una carrozzella. Il tema è quello della campagna Sbilanciamoci! e della Rete Italiana contro il disarmo. Il messaggio è scritto chiaro su un manifestino: “In un momento di grave crisi economica in cui vengono tagliati i finanziamenti pubblici alla scuola, all’università e alle politiche sociali destinare 15 miliardi di euro alla costruzione di 131 cacciabombardieri è una scelta sbagliata e incompatibile con la situazione sociale del paese”.
 
Ma l’Epifania, nome nobile della Befana, “tutte le feste porta via”. Via il presepe, via l’albero, via Babbo Natale. Cara Befana, vecchia benefica giusta e giustiziera, a chi porterai regali e a chi cenere e carbone? Se proprio si deve risparmiare: tra una giovane dottoranda in equilibrio precario appesa a un filo al terrazzo della biblioteca comunale pisana o un generale; tra mettere in sicurezza le scuole e i luoghi di lavoro o l’Hub aereo nazionale delle forze armate da 60 milioni di euro che vogliono costruire all’aeroporto di Pisa; tra il Fondo per la non autosufficienza di 410 milioni di euro o la parata militare del 2 giugno che costa 10 milioni di euro; tra un asilo nido e rilanciare la formazione pubblica o un cacciabombardiere dal costo di 100 milioni di euro… l’Italia che ripudia la guerra cosa deve scegliere? Ognuno di voi dia la sua risposta. Intanto auguri per un buon 2011.
 

Ovidio Della  Croce

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4/1/2011 - 8:59

AUTORE:
Carlo da Pontasserchio

Una storia estratta da alcuni articoli pubblicati nell'agosto 2010 e quasi ignorata qui in in Italia.

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Voleva tanti figli. Nel frattempo, si dedicava agli animali: nella sua casetta di Kabul aveva quasi uno zoo. Karen era un medico, oculista, ed è stata uccisa in un avamposto afghano insieme a otto colleghi colpevoli, secondo i talebani, di essere “spie cristiane”
Si sarebbe dovuta sposare pochi giorni dopo a Londra con il suo fidanzato inglese Paddy, operatore di sicurezza a Kabul, che ora a casa porterà solo la sua salma. La dottoressa Woo, 36 anni, uccisa dai talebani insieme a nove colleghi, teneva un diario giornaliero su Internet dove raccontava la sua passione per il lavoro da medico impegnato in missioni umanitarie «per aiutare la gente più bisognosa». Dalla primavera del 2008 aveva iniziato a viaggiare regolarmente in Afghanistan dove aiutava le donne a partorire e ad allevare in salute i propri figli appena nati: «Mi sto preparando per la trasferta in Nuristan» si legge in uno dei suoi ultimi messaggi «so che sarà molto faticoso ma ora proprio non riesco a immaginarlo». «Tutto quello che lei voleva era aiutare gli altri - racconta un'amica affranta dalla sua morte - ed era perfettamente consapevole dei pericoli che correva».
«Le comunità che vivono in queste sperdute aree non ricevono alcuna assistenza medica, quindi speriamo di poter fare una gran differenza per le vite delle persone che incontriamo» aveva scritto di recente Karen. «Una volta in Nuristan gestirò i gruppi di lavoro dedicati a mamme e bambini», aveva spiegato sul sito di un altro gruppo umanitario cui era legata, il «Bridge Afghanistan», descrivendo i piani dell'intervento della International Assistence Mission (Iam) che sarebbe dovuta durare tre settimane. Insieme a lei sono stati uccisi un altro oculista, un dentista ed alcuni infermieri specializzati.
Ex ballerina classica, di famiglia di origine coreana, Karen aveva studiato medicina a Londra ed in passato era stata fidanzata con il milionario Richard Farleigh che, messo al corrente della sua morte, l'ha descritta come «la persona migliore che io abbia mai incontrato: coraggiosa, gentile e sensibile. La sua morte è un'assoluta tragedia».

*******************************

Non voglio strumentalizzare una vicenda così triste, ma solo contribuire a mostrare ciò che sono i Talebani.
Sanguinari, violenti, ottusi, senza pietà.
E non hanno alcun diritto di occupare una nazione, tenere le donne in condizioni disumane, condannare a morte chiunque non la pensi come loro.
Quindi ben venga l'appoggio e la protezione dei soldati occidentali agli operatori umanitari.
Io odio la guerra e la violenza, come tutti.
Ma se un cacciabombardiere F-35 individuasse e distruggesse il covo di Bin Laden o di un comandante dei Talebani, non sarei certamente dispiaciuto.
Un singolo cristiano può scegliere di porgere l'altra guancia, ma i governi occidentali (laici) non possono e non devono ignorare il massacro.
Se in Ruanda nel 1994 le truppe dell'ONU fossero intervenute tempestivamente senza attardarsi in pastoie burocratiche non ci sarebbero stati più di 800.000 civili trucidati.

3/1/2011 - 20:32

AUTORE:
Francesco, studente di Pontasserchio

Un istante prima di morire il filosofo Ludwig Wittgenstein pronunciò questa frase: "Dite a tutti che ho avuto una vita meravigliosa". Aveva evitato accuratamente il potere accademico tentando di dare un senso sociale alla sua vita recandosi in Russia a lavorare come operaio e facendo il maestro in uno sperduto paese di montagna.

Mi scuso con il “vecchio studente socialdemocratico” per questa citazione di uno dei massimi filosofi del Novecento. Lo faccio perché ho studiato da poco la vita di questo filosofo e per quello che posso cerco di attenermi a ciò che Wittgenstein ha insegnato: se devi dire male di qualcuno, meglio non parlarne. È sicuramente più interessante discutere sui temi del disarmo, della guerra in Afganistan, delle spese militari che sottraggono risorse a quelle sociali e altri più nobili problemi sollevati in questa intensa discussione. Non crede sia sempre più utile alzare il livello del dibattito?

3/1/2011 - 15:34

AUTORE:
Vecchio ex-studente socialdemocratico

Sono nato a Pisa nel 1950 ma ho vissuto e studiato a Milano a causa del lavoro di mio padre.
Ho frequentato l'Università Statale nei turbolenti anni '70, laureandomi in Giurisprudenza.
Soltanto recentemente sono tornato a vivere in provincia di Pisa.
Mi fa molto piacere che il dottor Gino Strada, con Emergency, la sua benemerita associazione di volontari, abbia salvato centinaia di persone in tutto il mondo.
E' un uomo che crede fermamente in quello che fa ed è disposto a rischiare in prima persona.
Ma non è un mistero che abbia delle posizioni estreme e spesso in contrasto con quelle della maggior parte delle altre ONG.
I suoi interventi pubblici sono animati da una forte vena polemica antioccidentale ed in particolare antiamericana.
Questo modo di pensare è comune a molti uomini e donne della mia generazione.
Per quel poco che può servire, vorrei ricordare la mia esperienza di studente a Milano.
Il Movimento Studentesco dell'epoca (1969-1973) era tutt'altro che pacifico e non-violento.
In confronto gli universitari che oggi contestano la Gelmini sono dei tranquilli ragazzini.
Mario Capanna era il leader più famoso e più esposto, ma c'erano molti altri nomi di spicco che affollavano le cronache dei giornali milanesi e nazionali.
I più temuti esponenti del Movimento erano i cosiddetti "katanga", il servizio d'ordine, una sorta di organizzazione paramilitare, che vigilava in modo ferreo su assemblee, scioperi, cortei.
I loro segni di riconoscimento erano il celebre cappotto detto eskimo e la "penna", nome gergale per la chiave inglese che portavano sempre con sè.
Il principale dirigente del servizio d'ordine era Luca Cafiero, divenuto più tardi parlamentare del PCI.
Ma in ogni facoltà c'erano dei suoi collaboratori di fiducia, che gestivano dei gruppi di alcune decine di persone.
E Gino Strada era il capo del servizio d'ordine di Medicina e Scienze.
La squadra da lui diretta si chiamava Gruppo Lenin ed aveva un orientamento politico leninista-maoista.
Non sto dicendo nulla di nuovo nè di diffamatorio. Chiunque sia mio coetaneo ed abbia studiato a Milano conosce questi fatti, riportati in molti articoli, dossier e libri (e credo anche su Wikipedia).
Io mi ricordo benissimo che uno degli slogan più famosi coniati da Mario Capanna era "pacifici ma mai pacifisti" .
E' vero che molti anni sono passati... e che le persone possono cambiare, maturare, evolversi.
Tuttavia il concetto di democrazia che gli esponenti del Movimento Studentesco dell'epoca (incluso il futuro Dottor Strada) propugnavano, era molto lontano dai valori della nostra Costituzione.
Gli scontri con le forze dell'ordine erano quotidiani e veniva sistematicamente impedito agli altri studenti di assistere alle lezioni e di dare esami.
A volte anche in modo violento.
Un mio amico, di idee socialdemocratiche come me ed iscritto alla facoltà di architettura fu costretto a cambiare città dopo essere stato preso di mira dai più facinorosi.
Lo chiamavano "crumiro" perchè voleva laurearsi in pari per non gravare sulla famiglia (era figlio di un operaio).
Quindi, leggendo che il dottor Gino Strada desidera l'eguaglianza e la giustizia sociali, spero che intenda questi termini in modo diverso da 35 anni fa.
E mi auguro che non consideri ancora validi ed attuali gli ideali maoisti della sua gioventù.
La storia ci ha insegnato che una visione del mondo troppo ideologizzata non porta mai alla libertà.
I Viet-Cong e le Guardie Rosse cinesi non hanno certo creato dei paradisi di equità e benessere.
Le nostre democrazie occidentali sono sicuramente piene di limiti e di difetti, ma sono pur sempre migliori dei regimi come la Cina o dei fondamentalismi islamici.
E non è intellettualmente onesto dire che gli Afghani vivevano meglio sotto i Talebani o definire le truppe che operano a Kabul sotto il mandato dell' ONU "forze di occupazione".
Non dimentichiamo che nel 1945 erano i fascisti della RSI a chiamare gli alleati anglo-americani "invasori".

2/1/2011 - 12:49

AUTORE:
tullia blundo

Ho letto e riletto tutti i commenti con attenzione e penso ancora una volta che davvero il Presepe di Perignano abbia centrato i suoi obbiettivi ed abbia colpito profondo, proprio come Don Armando e i suoi avevano in mente! Vorrei soltanto che al di là delle polemiche, dei pareri pro o contro, tutti cercassimo di meditare sul senso del cristianesimo...credo che nelle parole di Luca Barbuti potremmo trovare più di uno spunto! Scrive, quasi con rimpianto: "A me quei presepi piacciono, perché non mi fanno rinnegare il mio passato di bimbetto frequentatore di canoniche e chiese. Se la chiesa fosse stata tutta così!?! Chissà come sarebbe stato il mio presente e futuro." e poi aggiunge:"Mi piaccciono...tutti preti che l'esperienza amministrativa e politica mi ha fatto incrociare e con loro qualche obbiettivo comune è stato raggiunto. Ma, per come la vedo io, sono troppo pochi ed ecco allora che non penso di aver sbagliato a passare tra i non credenti.", beh chissà quanti di noi hanno attraversato esperienze simili, io sì, per fortuna nella mia vita ho incontrato molti sacerdoti come Don Zappolini! Ma, caro Luca, così come cari tutti quei cattolici "integralisti" che tante parole, a volte davvero contraddittorie hanno scritto nel corso di questo dibattito, vorrei solo farvi una domanda: "Che cosa è per voi essere cristiani?" Adeguarsi ad un dettame, schierarsi da una o da un'altra parte politica, ecclesiastica o sociale, giudicare chi è diverso e automaticamente condannarlo (anche i Farisei erano bravissimi a farlo...), scegliersi un prete più simpatico, oppure credere in Cristo, che ha rinunciato a tutti i suoi privilegi, si è fatto uomo (senza ottenerne davvero alcun beneficio), ha vissuto con coerenza, predicando sì, ma soprattutto AGENDO, nella speranza che la sua testimonianza di vita servisse a renderlo credibile a tutti, non solo ai suoi seguaci?
Anche chi non ha fede penso riesca di certo a vedere che qualcosa di eccezionale, di non conforme, di rivoluzionario, quel Gesù lì lo ha fatto...e io credo che oggi vorrebbe sicuramente vedere che si continuasse la sua opera di Novità, di cambiamento, specialmente da parte di coloro che si dichiarano cattolici, che vanno in Chiesa, che pregano,che fanno il loro "dovere". Sono convintissima che far solo questo non basti...La Pace è un bene prezioso, non è solo quiete e mancanza di guerre! la Pace è lavoro per tutti, casa per tutti, servizio verso chi ha bisogno, responsabilità sociale e politica, offrire le nostre energie e le nostra capacità per un progetto di vita in cui i cacciabombardieri non servono assolutamente a nulla, ma i soldi sprecati per costruirli sì...solo che andrebbero indirizzati a ben altro! E per favore, non raccontiamoci che la guerra è necessaria! Non lo è mai stata...dovremmo solo cercare di evitare di creare quelle condizioni di povertà materiale e spirituale che spesso la facilitano...

2/1/2011 - 11:06

AUTORE:
Gino

Emergency : Il mondo che vogliamo

Crediamo nella eguaglianza di tutti gli esseri umani a prescindere dalle opinioni, dal sesso, dalla razza, dalla appartenenza etnica, politica, religiosa, dalla loro condizione sociale ed economica.

Ripudiamo la violenza, il terrorismo e la guerra come strumenti per risolvere le contese tra gli uomini, i popoli e gli stati. Vogliamo un mondo basato sulla giustizia sociale, sulla solidarietà, sul rispetto reciproco, sul dialogo, su un'equa distribuzione delle risorse.

Vogliamo un mondo in cui i governi garantiscano l'eguaglianza di base di tutti i membri della società, il diritto a cure mediche di elevata qualità e gratuite, il diritto a una istruzione pubblica che sviluppi la persona umana e ne arricchisca le conoscenze, il diritto a una libera informazione.

Nel nostro Paese assistiamo invece, da molti anni, alla progressiva e sistematica demolizione di ogni principio di convivenza civile. Una gravissima deriva di barbarie è davanti ai nostri occhi.

In nome delle "alleanze internazionali", la classe politica italiana ha scelto la guerra e l'aggressione di altri Paesi.

In nome della "libertà", la classe politica italiana ha scelto la guerra contro i propri cittadini costruendo un sistema di privilegi, basato sull'esclusione e sulla discriminazione, un sistema di arrogante prevaricazione, di ordinaria corruzione.

In nome della "sicurezza", la classe politica italiana ha scelto la guerra contro chi è venuto in Italia per sopravvivere, incitando all'odio e al razzismo.

È questa una democrazia? Solo perché include tecniche elettorali di rappresentatività? Basta che in un Paese si voti perché lo si possa definire "democratico"?

Noi consideriamo democratico un sistema politico che lavori per il bene comune privilegiando nel proprio agire i bisogni dei meno abbienti e dei gruppi sociali più deboli, per migliorarne le condizioni di vita, perché si possa essere una società di cittadini.

È questo il mondo che vogliamo. Per noi, per tutti noi. Un mondo di eguaglianza.

2/1/2011 - 10:27

AUTORE:
Mario di Metato

Parrocchia dei Santi Pietro e Paolo a Mercogliano. Don Vitaliano Della Sala, anche quest'anno ha presentato un prespe diverso per i suoi fedeli a cui si è rivolto con queste parole " Un Presepe deve parlare di oggi, non rappresentare una realtà di 2000 anni fa che non dice nulla. Per questo Gesù, Giuseppe e Maria li ho messi sul tetto della capanna, come gli operai, gli studenti e i precari in lotta e dietro ho messo una gru, come quella di Brescia e al posto dei lavoratori migranti ho messo i Re Magi. Questo Presepe rappresenta la mia idea di giustizia e di democrazia".

1/1/2011 - 22:23

AUTORE:
luca barbuti

Fa un bel discutere questo presepe, così come quello di un anno fa con gli stracci degli sgomberi dei campi rom, e quello del 2007 e potremmo continuare. La comunità dei parrocchiani della Chiesa Santa Lucia di Perignano il Bambin Gesù cercano di renderlo sempre e ben attuale. A me quei presepi piacciono, perché non mi fanno rinnegare il mio passato di bimbetto frequentatore di canoniche e chiese. Se la chiesa fosse stata tutta così!?! Chissà come sarebbe stato il mio presente e futuro. Non solo per i presepi di Perignano, ovviamente. Mi piaccciono anche don Emanuele, don Antonio, don Alessandro, don Agostino e tutti preti che l'esperienza amministrativa e politica mi ha fatto incrociare e con loro qualche obbiettivo comune è stato raggiunto. Ma, per come la vedo io, sono troppo pochi ed ecco allora che non penso di aver sbagliato a passare tra i non credenti. Sì penso di aver fatto bene, perché se il Vangelo professa la fratellanza come si fa a esigere i CIE per migranti? Se professa la Pace come si fa a osannare le armi per imporre le proprie ragioni? Se professa la solidarietà come fanno a mercificare i servizi alla persona? Questa storia dell'acquisto degli F-35 è davvero significativa. Mi ricordo che in uno degli ultimi consigli comunali a cui ho partecipato a San Giuliano proprio su questo tema i cattolici, sia nei gruppi di destra che di centrosinistra, si coagularono per dare il loro assenso alla scellerata spesa portata avanti dal ministero della difesa. Fu quella per me la vera sorpresa, non ce ne fu uno di quelli che la domenica vanno alla messa che pensò che quegli aerei potranno sganciare bombe che faranno morti senza distinzione di responsabilità.
Dicono le 47 organizzazioni che si sono unite nella campagna Sbilanciamoci! Che, in un momento di grave crisi economica in cui non si riescono a trovare risorse per gli ammortizzatori sociali per i disoccupati e vengono tagliati i finanziamenti pubblici alla scuola, all'università e alle politiche sociali, destinare 15 miliardi di euro alla costruzione di 131 cacciabombardieri è una scelta sbagliata e incompatibile con la situazione sociale del paese. Giusto. Con 15 miliardi di euro si possono dare a tutti i collaboratori a progetto la stessa indennità di disoccupazione dei lavoratori dipendenti, allargare la cassa integrazione a tutte le piccole imprese, costruire 3000 nuovi asili nido, impiantare 10 milioni di pannelli solari. Insomma tante mai di quelle cose molto più utili di un arma di distruzione di massa. Mi rattrista sentir qualcuno per gli F-35 parlare di “difesa”; questo amalgama di metallo e lega è fatto per uccidere a 5000 km da casa nostra.
Gesù, puoi dare un contrordine? Puoi dire a tutti i tuoi che a Perignano hanno ragione e non esiste ragione altra che possa giustificare il fatto che un cattolico sia favorevole alla produzione di strumenti di morte? Se non a tutti perlomeno a La Russa fagli arrivare questo contrordine, altrimenti altro che ministro della difesa, ribattezziamolo ministro dell'offesa. Mi sembra più azzeccato visto che, mantenendo in piedi la spesa per gli F-35 offende chi non arriva a fine mese, chi non ha più un sostegno alla disabilità, come alla cultura. Qui come in ogni altro paese del mondo.

1/1/2011 - 20:59

AUTORE:
Carlo di Pontasserchio

Al di là di ogni polemica, gli eserciti sono una necessità.
E servono anche alle democrazie per difendersi e mantenere la pace. Quella vera però.
Perchè intorno a questa bellissima parola c'è sempre molta confusione.
Negli anni'50 e '60 erano attivi i cosiddetti marciatori della pace che chiedevano il disarmo unilaterale e l'uscita dalla NATO.
Inutile dire che se avessimo sposato queste posizioni saremmo finiti come l'Ungheria o la Cecoslovacchia, con i carri armati sovietici davanti al parlamento.
E probabilmente non avremmo nemmeno potuto festeggiare il Natale.
Un cacciabombardiere od un sommergibile possono sembrare una spesa inutile; ma spesso, anche se non vengono davvero utilizzati (Deo Gratias), possono essere utili per l'effetto deterrenza.
Finchè nel mondo esisteranno governi come quello dell'Iran o della Corea del Nord, mi sentirò più sicuro sotto l'ombrello della NATO e delle forze occidentali.

Cordialmente, Carlo.

1/1/2011 - 19:05

AUTORE:
Gilberto Vento

Cara cittadina vecchianese,
se riprende qualche testo della letteratura inglese dell’800 scoprirà che in diversi autori ritroverà affermazioni tipo la sua riferita alla bambina afgana. La motivazione ideologica del colonialismo inglese si fondava infatti sulla superiore civiltà occidentale (ed inglese in particolare) e sulla conseguente opera di elevazione culturale e civile dei popoli asiatici e africani. Considerato che lei è diffidente nei confronti di Gino Strada (io non lo sono ad es. su medici Senza Frontiere) per la sua formazione politica di sinistra, per farle presente che in Afganistan è in atto una vera e propria guerra le riporto i dati di un recente l rapporto Onu, secondo il quale le Nazioni Unite esprimono preoccupazione per l'incremento delle vittime civili in Afghanistan. Nei primi sei mesi del 2010 – è scritto nel rapporto -, sono stati 1200 i morti e 2000 i feriti. Il dato diventa ancora più preoccupante se si guarda ai bambini: 176 sono morti e quasi 400 sono stati feriti, con un incremento del 55% rispetto al 2009. E’ ben vero che la maggior parte delle morti sono causate dagli ordigni rudimentali che i miliziani disseminano per le strade, ma è altrettanto vero che fino a 3 anni fa erano migliaia le vittime civili a causa dei bombardamenti indiscriminati ad opera soprattutto degli Usa.
In quanto al Presepe di Don Armando proprio questa discussione sui temi della pace e della guerra dimostra che ha colpito nel segno e ha dato scandalo, come la vita stessa e il messaggio di Gesù.
Di nuovo buon anno
Gilberto Vento

1/1/2011 - 15:24

AUTORE:
CIttadina Vecchianese

Caro signor Vento.
La ringrazio della risposta.
Purtroppo devo notare che le argomentazioni di una certa parte della sinistra (non tutta per fortuna) sono di una prevedibiltà sconcertante... l'imperialismo, gli oleodotti, et cetera.
Come donna e madre le dico che OGNI bambina afgana che dal 2001 ha potuto studiare lo deve alle cosiddette "forze di occupazione".
Ogni donna che non è stata lapidata deve ringraziare l'ONU, e quindi i militari italiani ed occidentali.
Non è retorica, è la verità.
Quanto alle ONG, io supporto la Croce Rossa e Medici senza Frontiere, ma ho un parere diverso da lei su Gino Strada, perchè lo ritengo troppo politicizzato.
Non gli ho mai sentito dire niente contro i regimi islamici, ma in compenso ha scritto e detto fiumi di parole contro gli Americani.
E' un peccato perchè è un bravo medico ed una persona che ha fatto molto per il prossimo.
Ma evidentemente risente ancora della sua formazione politica giovanile (ho letto che militava nell'estrema sinistra).
Niente di male, ognuno è libero di pensarla come vuole.
Ma NON mi si dica che sotto i Talebani gli Afghani vivevano meglio.
Quanto all'argomento che ha dato origine a questo dibattito, cioè il Presepe... questa discussione è la dimostrazione che invece di unire i fedeli nella contemplazione, ha creato divisione e discordia.
Se il Sacerdote voleva far parlare di sè ci è riuscito; ma non so quanto questo sia un bene.

1/1/2011 - 12:08

AUTORE:
Ovidio Della Croce

Innanzitutto grazie a tutti e tutte per le vostre belle parole (a parte qualche asserzione di troppo, per ora va bene così e speriamo poi vada meglio) che ho letto e riletto con vivo interesse. Poiché non saprei trarre conclusioni né dare lezioni, voglio solo dire che la ricchezza di questa discussione sta nel confronto duro (“così nel mio parlar voglio esser aspro”, Dante, Rime petrose), ma civile tra posizioni diversissime. Il limite, pare a me, ci sia stato nei commenti troppo assertivi e poco dialoganti. Ma siamo in un forum e capisco che non tutti, quando scrivono, hanno la voglia di leggersi o rileggersi gli interventi.

Grazie a: Laura, Qualunque, Cattolico integrale, Paolo Gori, Cittadino 2, al ricordo di Adriana Zarri, Sabrina, Ilaria, Tullia Blundo, Ateo, Giacomo Mannocci, Martina Battaglia, Una preghiera di Don Armando, Julien Houben, Gilberto Vento, Vauro per i “gatto comunisti”, Guido cerbai, Massimo, De Gregori per “Gesù piccino picciò”, Famiglia Cristiana, W Lidia Menapace, Anonimo, Carlo di Pontasserchio, Cittadina Vecchianese.

Grazie di nuovo, auguri di buon anno e di un nuovo tempo. Spero di aver citato tutti e naturalmente grazie e auguri alla La Voce del Serchio e al moderatore del forum, che ha avuto un bel da fare, se ne rallegra e saluta alla sua maniera: “augurandovi buon cammino per il nuovo anno, vi saluto ‘nantra vorta”.

1/1/2011 - 10:26

AUTORE:
Gilberto Vento

Cara Cittadina Vecchianese,
penso che occorra fare una distinzione tra “il concreto impegno della Croce Rossa e di molte altre ONG e l’impegno per la pace nel mondo dei nostri soldati”. Premetto che nel mio piccolo sono un sostenitore di Emergency e che faccio questa distinzione sommessamente perché la morte di un altro giovane in Afganistan ci rende tutti più tristi in questi giorni di Festa. Lei è così convinta che la presenza militare il Afganistan sia veramente una missione di pace? E che serva, come è stato detto, a combattere il terrorismo? A mio modesto parere le motivazioni sono ben altre e riguardano gli interessi delle potenze occidentali (Italia compresa) in un’area strategica per il controllo delle materie prime e non solo. Ma le tre guerre anglo-afgane ( la prima nel 1839-42, la seconda nel 1878-81, la terza nel 1919) perse dal potentissimo esercito dell’impero britannico le dicono niente? E come dimenticare il milione e mezzo di morti, i tre milioni di disabili e mutilati, i 5 milioni di profughi causati dalla invasione russa dal 1979 al 1989 a cui Gorbaciov pose fine ? Ed è casuale che in quella guerra gli Usa appoggiassero non solo l’opposizione islamica ma anche i Talebani? Personalmente rispetto la libertà di espressione e manifestazione di tutte le religioni ma mi sento lontanissimo da ogni fondamentalismo compreso quello islamico (non fosse altro per le loro posizioni sul ruolo della donna) ma a lei non viene il dubbio che proprio l’occupazione militare di questa terra lo rafforzi? In quanto al suo riferimento agli studenti con tutta franchezza non accetto la sua provocazione e la rimando alle parole del Presidente della Repubblica Napolitano dopo l’incontro con una loro delegazione ed in occasione del discorso di fine anno.
Ricambio i saluti gli auguri di buon anno
Gilberto Vento

1/1/2011 - 1:12

AUTORE:
Cittadina Vecchianese

Caro signor Vento, non mi sembra così scandaloso o ingiusto che una volta l'anno si ricordino i nostri soldati ed il loro concreto impegno per la pace nel mondo, insieme alla Croce Rossa, ed a molte altre ONG.
Quanto ai 10 milioni di euro sono molto meno di quello che ci sono costati i danni dei "bravi studenti impegnati" che hanno recentemente messo a soqquadro il centro di Roma, occupato le facoltà universitarie o bloccato i treni e le autostrade, impedendo per ore e ore a lavoratori e pendolari di andare a lavoro o tornare a casa.

Un saluto e buon anno.

1/1/2011 - 0:44

AUTORE:
Carlo di Pontasserchio

Io non conosco personalmente il consigliere Mannocci, ma devo dire che mi sembra l'unico che si è mantenuto su toni pacati e ragionevoli.
E voler trovare "nazismo" nelle sue parole è insensato e strumentale.
Leggendo i commenti e le dichiarazioni degli esponenti di sinistra, invece non ho avuto l'impressione che fossero così "pacifici" e "pacifisti".
L'aggressività con cui condannano la stessa esistenza del nostro esercito mi preoccupa.
Vorrei ricordare che i nostri soldati all'estero, soprattutto in Afghanistan, operano sotto mandato ONU per proteggere i civili dalla violenza dei talebani.
Ed anche certi sacerdoti "polticamente impegnati" sono sempre pronti ad offrire spazio e supporto al dialogo interreligioso (a senso unico) e poi non dicono una parola sulla persecuzione dei Cristiani nei paesi dittatoriali ed islamici.
Tutto questo è veramente triste...

31/12/2010 - 20:27

AUTORE:
Anonimo

Cara Sabrina, sono io l'anonimo, e intendo restare tale, per prudenza. Prudenza ben consigliata, visto il tono della replica alla mia opinione.
Come vedi, lo scritto di Ovidio ha scatenato esercizi di frusta e rifrusta retorica nei quali non valeva la pena intromettersi. Invece ci sono caduto anch'io, ma solo perché certe affermazioni non devono passare senza inciampi.
Non rispondo alla replica che ne è seguita perché sarebbe inutile data la dichiarazione “non capisco”.
Lo hai fatto te, e molto meglio di quanto avrei saputo fare io, ma dubito che serva.
Apprezzo tuttavia le tue buone, ma inutili, intenzioni e soprattutto la tua intelligenza nell'aver saputo cogliere con precisione ciò che i noncapisco non riusciranno mai a fare.

31/12/2010 - 17:25

AUTORE:
sabrina valentini

Caro Mannocci, lei non mi conosce, ci siamo incrociati ad un seggio elettorale alle ultime elezioni amministrative. Lei candidato della PDL, io per la Sinistra Unita per San Giuliano. Lei ne è uscito personalmente vincente da quelle elezioni, io perdente. La coalizione di cui faccio parte non era già più in parlamento “per volontà popolare” dalle precedenti elezioni politiche, la sua è al governo del paese.

Tutto questo però, a mio avviso, non le dà la facoltà di offendere (magari anche involontariamente) chi la pensa diversamente da lei. In quel caso è stata rilevata solo una coincidenza e lei se l’è presa. E nel suo ultimo intervento si è fatto prendere dalla furia polemica, penso, e credo che in tanti ci siamo sentiti offesi.

Stamani, leggere la sua replica al sig. anonimo “non capisco”, mi ha provocato un tale impeto rabbioso che se mi fossi messa a scrivere avrei senz’altro detto cose profondamente cattive. E poi non mi andava di alimentare la polemica su una rubrica così interessante.

Ho passato la mattina facendo altre cose, ma rinnovando di quando in quando il pensiero su come poter rispondere in maniera pacata e razionale alle sue provocazioni: sugli atei, sul comunismo, sulla pace, sulla guerra, sugli F35, su Che Guevara, sulle missioni di pace e i pacifisti, su chi per inciampo è rimato fuori dal parlamento, sul ministro La Russa. E mi creda non era semplice.

Poi ho saputo la notizia dell’ennesimo soldato italiano ucciso in Afghanistan…

Forse è il caso di sospendere le nostre polemiche e di proseguire poi con pacatezza la discussione, senza partiti presi, anche dopo il presepe-denuncia “Gesù Bambino bombardiere da parte di Don Armando. In questa Italia dove si trasforma l’avversario politico in nemico da odiare chiedo: ce la faremo? La mia risposta è nel titolo.

Buon anno

31/12/2010 - 10:37

AUTORE:
di Adriana Zarri, teologa

“Dio mi sta bene, e anche la patria e la famiglia; ma il trilogismo Dio-Patria-Famiglia non mi sta più bene. Dico no a quel dio usato come cemento nazionale, a quella patria spesso usata per distruggere altre patrie, a quella famiglia chiusa nel proprio egoismo di sangue. Non mi riconosco tra quei cittadini ligi e osservanti che vanno in chiesa senza fede, che esaltano la famiglia senza amore, che osannano alla patria senza senso civico”. (Adriana Zarri)

31/12/2010 - 8:42

AUTORE:
Giacomo Mannocci

Finora ho cercato di rispondere argomentando le mie tesi, senza mancare di rispetto a nessuno di coloro che hanno partecipato a questo dibattito virtuale, iniziato grazie alle provocazioni culturali dell'amico Ovidio.
Rifiuto però che si dica che riprendo le parole di Adolf Hitler. Questa è una vergogna che non accetto e che respingo con sdegno. Lanciare simili assurde accuse e trincerarsi nell'anonimato è da vigliacchi. o meglio è tipico di un vigliacco pseudopacifista. Per tutto quello che scrivo, a differenza di questo oscuro signore, ci metto la faccia scrivendo nome e cognome e ora anche l'indirizzo di posta elettronica. L'unica cosa positiva che ha detto è che Le viene voglia di smettere di educare e insegnare. Non si preoccupi perchè sicuramente Lei non è capace nè di insegnare nè di educare. Al massimo è in grado di ripetere a pappagallo quello che riporta qualche giornalucolo pacifista e antimilitarista.
Vede Caro signore (con la s minuscola), io amo la pace, non mi sento un militarista ma credo, come gli antichi Romani che "si pacem, para bellum" che tradotto in termini moderni per me significa adeguarsi di un apparato militare efficiente in grado di proteggerci da attacchi terroristici e di efettuare missione di pace.
Sono proprio felice che gente che la pensa come Lei sia rimasta fuori dal Parlamento per volontà popolare, essendovi ormai ridotti a consensi da prefisso telefonico.

31/12/2010 - 1:27

AUTORE:
...

“29/12/2010 – 16:14 A proposito del F35 Autore: Giacomo Mannocci
Ma come si fa a criticare questo grandioso progetto? proprio non capisco”.

“Grossartig plan”, grandioso progetto. Esattamente con queste parole: “grandioso progetto”, fu complimentato Adolf Hitler quando espose la sua idea di conquistare l'Europa e purificarla.

E c'è ancora chi non capisce.

Il mondo è pieno di gente che non capisce, per questo va così.
Il pensiero degli uomini che hanno combattuto e combattono per la pace e per libertà, in ogni paese e in ogni epoca è sempre stato ed è: la maggior parte di noi non vivrà per vedere i risultati delle nostre lotte, ci basta l'onore di lasciare questo beneficio alle generazioni future, se vinceremo; il monito se perderemo.
Ma nelle generazioni future continua a nascere gente che non capisce e che rende inutili quelle lotte e quelle morti. Che offende quel pensiero e quella memoria.
Difronte a certe affermazioni verrebbe voglia di rinunciare a educare, a insegnare, a ricordare. Direi perfino a sperare, perché è vero che le generazioni dei noncapisco passano, ma prima di passare hanno educato i loro figli a non capire. Che a loro volta educheranno i loro figli a non capire.

A non capire che gli aerei intelligenti lanciano bombe intelligenti che cadono su una scuola, uccidono quattro giovani militari, magari figli dei noncapisco, e quaranta bambini. I militari riceveranno onori e una bandiera, su una bara, e i bambini una fossa comune.
Per quei giovani soldati e per quei bambini non c'è più futuro: il mondo finisce lì.
Anche loro lasciano un monito.
Ma c'è chi non capisce.

30/12/2010 - 13:32

AUTORE:
Liberamente tratto da un articolo di L. M.

Ecco l'elenco raccolto in un bel cesto di minacce e schifezze.

La pressione per modificare di fatto la Costituzione.
Le forze che procedono verso un colpo di mano strisciante (da serpe, insomma).
Il “federalismo fiscale” più centralistico che mai che sottrae risorse e potere ai Comuni.
Il vilipendio alla magistratura
La politica dei tagli alla scuola, alla cultura, alla sanità, alla stampa.
La trasformazione dei sindacati in corporazioni feudali.
L’attacco ai diritti dei lavoratori.
Il cost che volano più degli F-35.
L’inutile parata militare del 2 giugno.

30/12/2010 - 3:37

AUTORE:
sabrina

C’è già stato qualcuno, una trentina di anni fa, che ha avvicinato Gesù Bambino alla guerra, ma la sua, a differenza di quella dei cacciabombardieri F35, era guerra di speranza e di pace. Una guerra contro la guerra. Un sogno. …………Meditate gente…….

Gesù bambino
(F. De Gregori)

Gesù piccino picciò Gesù Bambino
fa che venga la guerra prima che si può
fa che sia pulita come una ferita piccina picciò
fa che sia breve come un fiocco di neve
e fa che si porti via la mala morte e la malattia
fa che duri poco e che sia come un gioco.
Tu che conosci la stazione
e tutti quelli che ci vanno a dormire
fagli avere l'occasione di potere anche loro partire
partire senza biglietto, senza biglietto volare via
per essere davvero liberi non occorre la ferrovia
e fa che piova un po' di meno
sopra a quelli che non hanno l'ombrello
e fa che dopo questa guerra il tempo sia più bello.
Gesù piccino picciò Gesù bambino comprato a rate
chissà se questa guerra potrà finire prima dell'estate
perché sarebbe bello spogliarci tutti e andare al mare
e avere sotto gli occhi e dentro al cuore
tanti giorni ancora da passare
e ad ogni compleanno guardare il cielo ed essere
d'accordo
e non avere più paura, la paura è soltanto un ricordo.
Gesù piccino picciò Gesù Bambino alla deriva
se questa guerra deve proprio farsi fa che non sia
cattiva
tu che le hai viste tutte
e sai che tutto non è ancora niente
se questa guerra deve proprio farsi
fa che non la faccia la gente
e poi perdona tutti quanti, tutti quanti tranne qualcuno
e quando poi sarà finita
fa che non la ricordi nessuno

29/12/2010 - 23:46

AUTORE:
W Lidia Menapace

Petizione al Governo: il cacciabombardiere non serve. L'acquisto va contro la Costituzione. La spesa è una follia in tempo di crisi.

Contro l’F35 c’è una vasta mobilitazione di associazioni anche ecclesiali. Pax Christi ha scritto anche al Presidente delle Repubblica per fermare il progetto. La diocesi di Novara, dove si trova la base militare di Cameri ha recentemente pubblicato un documento contro la follia del programma del superbombardiere. Con i soldi del supercaccia si potrebbero invece ricostruire tutte le case rovinate nel terremoto in Abruzzo, oppure mette in sicurezza metà delle scuole italiane, oppure acquistare 10 milioni di pannelli solari sufficienti a dare energia pulita a quasi tutta l’Italia.

da Faniglia Cristiana

http://www.famigliacristiana.it/Informazione/News/articolo/f35-soldi-spesi-male.aspx

29/12/2010 - 20:53

AUTORE:
Giacomo Mannocci

Segnalo questo interessantissimo reportage sulle potenzialità dell'F35B (da ignorante quale sono non avendo l'esperienza aviatoria tipica dei tecnici militari).


http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Mondo/2010/03/F-35B-atterraggio-verticale.shtml?uuid=43dfafc0-3367-11df-8f9f-4d51817467e3&DocRulesView=Libero


Investiamo nelle Politiche di Difesa per garantire la sicurezza e il bene della Repubblica! Meno male che al Governo c'è Ignazio La Russa e dal Parlamento è stata cacciata la senatrice Menapace con le sue strampalate e assurde idee.

29/12/2010 - 17:46

AUTORE:
Massimo

Mi sembra ineressante segnalare questo articolo di Umbero Veronesi comparso su La Repubblica del 26 agosto 2010:

http://www.disarmo.org/rete/a/32414.html

A titolo do informazione anche il movimento "Science for Peace" ha aderito a questa campagna invitando a rafforzare il finanziamento alla Ricerca Scientifica in quanto la quota italiana è tra quelle più basse in Europa.

29/12/2010 - 16:54

AUTORE:
Cittadino 2

Caro Mannocci l'F 35 è veramente un bell'oggetto!
Peccato che la classe B (quella che ha in ordine l' Italia) per poter atterrare sulla nostra unica portaerei ha bisogno di una turbina interna ruotante che comporta, purtroppo, l'assenza del CANNONE interno e la grossa limitazione del carico. Non può portare infatti le BOMBE da 1000 Kg e si dovrà accontentare purtroppo solo di quelle da 500 Kg.
Speriamo bene!!

29/12/2010 - 16:14

AUTORE:
Giacomo Mannocci

Essendo ignorante in materia, Mi sono un po' documentato su questo meraviglioso aereo, leggendo il link dell'aeronautica militare. http://www.aeronautica.difesa.it/Mezzi/programmiFuturi/Pagine/ProgrammaJFS.aspx

Ma come si fa a criticare questo grandioso progetto? proprio non capisco.

Mi auguro che il nostro Paese sia all'altezza del progetto al quale ha aderito con altri prestigiosi partners internazionali grazie alla lungimiranza del compianto Ministro Andreatta e dei suoi successori alla guida del Ministero, e si doti al più presto di questo F35

29/12/2010 - 14:31

AUTORE:
Guido Cerbai

A Natale è festa per tutti , credenti e non credenti , ma solo
per gli uomini (e le donne ) di buona volontà il messaggio natalizio è un
segnale di speranza e di pace . In un contesto di tagli pesantissimi che
colpiscono i bisogni primari, come l'istruzione e la salute , la scelta della
finanziaria del Governo di destinare una somma ingente per l' acquisto
dei cacciabombardieri F 35 è in contraddizione con lo spirito natalizio , è
una scelta di guerra . Il Presepe con " Gesù bambino povero ......ma bombardiere " della comunità di Don Zappolini fa discutere e
riflettere , dunque sta raggiungendo lo scopo per cui è stato
pensato e fatto . E bene ha fatto Ovidio a mettere in evidenza questa
iniziativa , contribuendo alla provocazione e alla discussione.

Guido Cerbai , già Presidente della Circoscrizione 2 di Pisa

29/12/2010 - 13:39

AUTORE:
ovidio

D'accordo con Sabrina che scrive: "alcuni cattolici...". Attenzione Cittadino 2: ci sono cattolici e cattolici... per dirla allegramente con Vauro: "gattocomunisti".

Mi piace molto (non scherzo) la tua espressione "Noi ci accontentiamo di morire in pace e di fare il meglio possibile qui da noi".

Via, ora ci sherzo su: a paga' e a morì' c'è sempre tempo... (ormai l'ho detta):

29/12/2010 - 12:15

AUTORE:
CIttadino 2

Non sbagli Sabrina. I cattolici dovrebbero essere le persone migliori di questo mondo ma invece si comportanno come una setta fanatica.
Io un tempo mi fidavo dei compagni comunisti. Quando andavi a parlare con un funzionario compagno sapevi che anche lui ti avrebbe messo un po' di mezzo, ma meno di altri e con più rispetto. Ora anche queste persone non esistono più. Ci siamo livellati al basso ma noi atei abbiamo conservato lo spirito critico, una virtù completamnete assente nei cattolici. D'altra parte loro devono andare in paradiso, noi ci accontentiamo di morire in pace e di fare il meglio possibile qui da noi.

29/12/2010 - 10:05

AUTORE:
sabrina

Correggetemi sa sbaglio, ma mi sembra di cogliere, nelle repliche di alcuni cattolici, l’irritazione e il sentimento di autodifesa nel rendersi conto che certi atteggiamenti e certe battaglie di noi atei, sono più vicini alla parola del loro Cristo di quanto lo siano le azioni di uomini di governo che loro sostengono e che si professano credenti.
A mio avviso, lo ribadisco, invece di indignarsi e di rispolverare vecchi e triti argomenti, meglio farebbero a porsi domande, da cattolici, su certe decisioni e operazioni, che gravano sulla testa di tutti, credenti e non e che di cattolico non hanno niente.

28/12/2010 - 22:08

AUTORE:
Gilberto Vento

Fare una parata in tempo di crisi spendendo 10 milioni di euro per organizarla, cioè l'equivalente di un'indennità di disoccupazione di oltre 32.2000 precari è un'operazione senza senso che il paese non capisce, al di là dei parenti e di qualche nostalgico ex fascista. Le frecce tricolori hanno già la loro "festa". il 4 novembre. Il 2 giugno è la festa della Repubblica fondata sul lavoro.

Personalmente non ho mai apprezzato né Breznev né le parate militari. Forse l'unica sfilata che mi piacerebbe vedere è quella del ritiro completo e del ritorno dei soldati italiani dall'Afghanistan.

28/12/2010 - 20:54

AUTORE:
Giacomo Mannocci

Con buona pace del nostro Reverendo e dei suoi amici san giulianesi, la parata militare del 2 giugno si farà ancora per molti anni, proprio perchè rientra nel patrimonio culturale del popolo italiano, al di là delle appartenenze politiche. Con quella bellissima parata, il 2 giugno, si rende omaggio a tutti coloro che hanno combattuto per l'Italia e si dimostra la nostra vicinanza a tutti quei ragazzi e a quelle ragazze che vestono con grande orgoglio e dignità la divisa. Secondo me è l'ora di dire basta a questa stantia, retorica battaglia contro le spese militari che sono modeste rispetto a quelle di tanti altri Stati europei. Per difendere la Pace, per difenderci dalle minacce terroristiche - palesi e occulte - per garantire la nostra presenza umanitaria nei teatri di Guerra dove regna il terrore talebano è necessario dotarsi di un adeguato sistema di Difesa che deve essere valorizzato e non demonizzato. Per questo è meritoria l'azione che sta conducendo il Ministro della Difesa La Russa.

Ps. a sentire i discorsi pseudopacifisti dei neocomunisti, mi vien da rimpiangere quelle belle, virili parate dell'Armata Rossa dei tempi di Breznev. Come erano meglio i comunisti d'una volta. Oppure mi viene da rimpiangere il mitico Che: lui sì che non era un pacifista ma un vero ribelle!

28/12/2010 - 18:56

AUTORE:
Gilberto Vento

Ci dobbiamo rassegnare a una spesa sociale magra, a un aumento di finanziamenti alle scuole paritarie senza una forte riduzione delle spese militari? Sarebbe assurdo e incomprensibile per i cittadini. La discussione mi pare abbia sviato da quello che è il messaggio del presepe di Don Armando e che l’articolo di Ovidio ha rilanciato: in un momento di grave difficoltà per il nostro paese il taglio alle spese militari rappresenta un buon investimento e una saggia operazione di pace.
Voglio riportare questo problema al centro della discussione (che molti tra cui Maini hanno eluso): nella prossima finanziaria è giusto o no ridurre le spese militari e ricavare economie da indirizzare alla spesa sociale?
Scendo ancora più sul concreto. Sono stato insieme a Piero Guidi,a Luca Barbuti e a Gabriele Santoni uno che ha fatto sì che la strada Panoramica di Molina fosse intestata a Sandro Pertini. Nell’articolo, tra l’altro, si ricorda la costosa parata militare del 2 giugno, voluta dal ministro La Russa e organizzata secondo una logica militaresca e gonfia di retorica. Perché non abolirla? Il Presidente Sandro Pertini fece tante cose giuste, tra queste la cancellazione per ben sei anni di fila della parata militare del 2 giugno. Si otterrebbero risparmi per 60 milioni di euro. Una spesa folle se indirizzata e senza senso per la far sfilare i carri armati, come folli sono le spese per i nuovi caccia bombardieri che fanno comodo solo alle industrie che producono armi. La Repubblica è fondata sui carri armati e sui caccia o sul lavoro e ripudia la guerra?

28/12/2010 - 15:18

AUTORE:
Julien Houben - FHE

Da anni vivo in Italia, faccio parte del Consiglio di Amministrazione della Federazione Umanista Europea, FHE e curo una rassegna stampa. Questo mi da il diritto di parlare del presepe della Chiesa di Perignano? No ma di un elemento tasciuto, si.

Se il presepe era simbolo di pace, sembra ora un simbolo intorno al quale aggregarsi per difendere la nostra cultura. Se avete dubbi, rileggete i discorsi di Bush dopo l’attentato alle Torre Gemelle, di Benedetto XVI contro la religione musulmana, sul relativismo, e in difesa della ‘sola chiesa ’, e più recentemente quello del Cardinale Bagnasco sull’insegnamento della religione musulmana in Italia. Sono tutte dichiarazioni violente, spesso di guerra.

La FHE difende la libertà di ognuno di scegliere la propria religione, di cambiare religione o di non averne una. Non soltanto dall’Iraq al Vietnam, ma anche in Italia. Se qualcuno l’avesse dimenticato, queste sono i diritti umani dell’ONU di 60 anni fa.

Non tocca a me decidere se il metodo di Don Zappolini è giusto o meno, ma voglio ricordare che l’ONU non ci invita a essere tolleranti, ci chiede di accettare l’altro. È un messaggio che molti dimenticano. Alla sua maniera questo presepe ci ricorda che esiste un modo pacifico di vivere insieme. Non mi sembra poco.

28/12/2010 - 14:11

AUTORE:
preghiamo insieme

C’era un uomo ricco, che vestiva di porpora e di bisso e tutti i giorni banchettava lautamente (Luca 16,19)

No, le cose non andranno sempre così: i privilegi avranno fine e, con essi, tante ingiustizie che attentano alla dignità della creatura umana, tante sofferenze che colpiscono il corpo e l’anima.

No, questo mondo non è destinato a veder perpetuare tante storture,tante violazioni palesi e perfino sfrontate dei diritti fondamentali delle persone, tante disgrazie che pongono i più deboli
in situazioni impossibili
di solitudine e abbandono.

Un giorno, Gesù, tu ce lo assicuri, avverrà un cambiamento radicale
di cui tutti i poveri della terra non potranno che rallegrarsi. Un giorno, finalmente, avranno termine
La fame e la sete che torturano tanti miseri corpi,
le malattie e gli handicap che devastano l’esistenza di tante persone.

Un giorno tutti coloro
Che hanno patito e sofferto,
che hanno sopportato carichi pesanti, che sono stati schiacciati dalla penuria,
saranno finalmente trasfigurati
e conosceranno, in te e per te,
una pienezza e una gioia smisurate.

28/12/2010 - 12:52

AUTORE:
Giacomo mannocci

Non capisco questa levata di scudi. In fondo si parla del presepio che è caro a tutti cattolici e che da questi dovrebbe essere difeso strenuamente. Ho sentito il dovere di pronunciare non un mio pensiero, ma di esporre umilmente e da laico il Magistero della Chiesa. Non capisco perchè chi si dichiara ateo e senza Dio ha cuore la difesa di un presepe: o meglio lo capisco perchè purtroppo il reverendo di Perignano lo ha strumentalizzato per le sue battaglie pacifiste.
A questi fieri apostoli pacifisti - antifascisti - antimilitaristi etc etc che si stracciano le vesti per le mie parole (da veri novelli conformisti del pensiero politically correct), siccome sono pure in vena di dotte citazioni di teologi e di sacerdoti, ricordo con un sorriso le semplici parole che Guareschi faceva dire a peppone: (Dopo che Peppone ha dipinto la statua del Bambin Gesù per il Presepio] E fra mille anni la gente correrà a seimila chilometri l'ora su macchine a razzo superatomico e per cosa? Per arrivare in fondo all'anno e rimanere a bocca aperta davanti allo stesso bambinello di gesso che, una di queste sere, il compagno Peppone ha ripitturato col pennellino. "A Peppone tocca la statuina del bambin Gesu'...", che esce nella notte cupa e pensa: 'prima o poi gli uomini andranno sulla luna, costruiranno ferrari sempre piu' veloci ma di una cosa avrannosempre bisogno: di sentire il calore di quel bambino nelle loro mani anche quando la rivoluzione proletaria andra' al potere.

A tutti i critici delle mie parole, un sincero augurio di Buone Feste e l'assicurazione che da umile cristiano gran peccatore pregherò anche per loro.

28/12/2010 - 12:13

AUTORE:
Martina Battaglia

In una società, come quella italiana, intrisa di simboli, valori e immagini cristiani mi sembra davvero assurda la pretesa di Mannocci per cui solo chi aderisce in pieno ai prinicipi della dottrina della chiesa può permettersi di esprimere un giudizio su quest'ultima.
Più assurdo ancora è il monito: chi critica la chiesa per le sue crociate antiabortiste non può, perde il diritto, di giudicare giuste certe sue scelte.
Potessi, direi ai re magi di portare quest'anno al posto di oro, incenso e mirra, lo spirito critico che ci tenga lontani dai pregiudizi, l'umiltà di saper rimettersi in discussione e la determinazione per proseguire nelle proprie convinzioni, anche in tempi difficili come questi
Io, atea, sarò sempre contro il fondamentalismo e il fanatismo religioso ma non rifiuterò mai di camminare e lottare a fianco di un parroco, un imam o un rabbino per una causa che ritengo giusta, come quella dell'antimilitarismo. Per poi riprendere ognuno la propria strada. E allora, nel concludere, ricordo le parole di don Milani, nella sua lettera al giovane comunista Pipetta:
Caro Pipetta,
ogni volta che ci incontriamo tu mi dici che se tutti i preti fossero come me, allora…
Lo dici perché tra noi due ci siamo sempre intesi anche se te della scomunica te ne freghi e se dei miei fratelli preti ne faresti volentieri polpette. Tu dici che ci siamo intesi perché t'ho dato ragione mille volte in mille tue ragioni.
Ma dimmi Pipetta, m'hai inteso davvero?
È un caso, sai, che tu mi trovi a lottare con te contro i signori. San Paolo non faceva così.
[...]
Ma il giorno che avremo sfondata insieme la cancellata di qualche parco, installata insieme la casa dei poveri nella reggia del ricco, ricordatene Pipetta, non ti fidar di me, quel giorno io ti tradirò.
Quel giorno io non resterò là con te. Io tornerò nella tua casuccia piovosa e puzzolente a pregare per te davanti al mio Signore crocifisso

27/12/2010 - 21:28

AUTORE:
Beppe Capuano

Non si capisce quale sia il messaggio universale del presepe e della nascita di Cristo se poi una persona non ci mette del suo. Il Natale che molti vorrebbero è quello annacquato che deve piacere a tutti, e che poi finisce sempre a tarallucci e vino. Credo che la provocazione della comunità di Don Zappolini, e preciso comunità, sia precisa e dettata da sincera fede. Il messaggio è: i bombardieri sono antitetici alla pace e sono destinati alla soffitta nel mondo futuro pacificato. E non per una ragione contingente di risparmio, ma per una ragione ineluttabile di speranza. Se il Natale non evocasse le sincere speranze di ognuno, il suo ricordo non servirebbe a niente e Cristo sarebbe nato invano. Non c'è niente di male a sperare in un mondo senza bombardieri, vorrà dire che i generali faranno i contadini. Io il mio presepe quest'anno l'ho dedicato a WikiLeaks perchè credo fermamente nella Verità. Non so se Assange andrà all'Inferno o in Paradiso, so che la Verità, se esistesse, è per sua natura contro i potenti. Il mio è un presepe contro le bugie e il potere di poterle diffondere. Non so se Don Zampolini e la sua comunità approverebbero. E' questo il bello del Natale. Però Don Zappolini mi ha ricordato che mio padre era militare ma non parlava mai di guerra con me, lui se ne vergognava e io non ho mai avuto il coraggio di cercare un incontro su quel terreno. Forse se avessimo visto insieme il presepe di Perignano ne avremmo parlato.

27/12/2010 - 20:00

AUTORE:
Giacomo Mannocci

Francamente provo una profonda tristezza nel vedere la strumentalizzazione che viene fatta di un simbolo importante come il presepe. Mi auguro che chi difende a spada tratta questa scelta del reverendo Zappolini, condivida almeno i principi della dottrina Cattolica. Purtroppo molti sono vicini alla Chiesa quando difende (giustamente!) la pace, ma sono pronti a criticarla quando altrettanto giustamente conduce la battaglia per la Vita e per la dottrina cristiana. Lo scopo dei cattolici deve essere quanto ha insegnato san Pio X: restaurare omnia in Christo.
Mi auguro che chi difende il presepio del reverendo Zappolini, almeno sia coerente e abbracci la fede cristiana. mi auguro infatti che, seguendoil Suo apostolato, costoro diventino autentici cristiani e riconoscano in Gesù Cristo la Via, la Verità, la Vita.

27/12/2010 - 19:51

AUTORE:
Ateo

Non mi occupo di certe questioni, però leggendo il messaggio sul bene e sul male, che Ovidio trova in un presepio e ritrasmette ai lettori, vorrei farlo riflettere sul fatto che ci sono messaggi che possono nascere e essere letti in buona fede, e altri, che pur letti in buona fede, da buona fede non nascono.
Così come da ipocrisia (magari inconsapevole) nascono alcuni commenti al suo scritto.

Ci provo con la citazione che segue.

(Su una barca in mezzo al lago di Tiberiade ci sono Dio il Diavolo e Gesù.
Dio parla di tutti i morti che ci sono stati perché credevano o non credevano in lui, e di tutti quelli che per gli stessi motivi ci saranno.
Il Diavolo dice che bisogna proprio essere Dio per amare tanto il male e gli fa una proposta: se Dio rinuncerà a tanto sangue e a tanta morte, lui, il Diavolo, rinuncerà al suo dominio e tornerà a sottometterglisi).

Dice il Diavolo: “Tu sai, nessuno meglio di te lo sa, che anche il Diavolo ha un cuore”.
“Sì, ma ne fa un cattivo uso”, risponde Dio.
“Oggi voglio farne un buon uso, per cui accetto e voglio che il tuo potere si estenda fino agli estremi della terra, senza che debba morire tanta gente, e giacché tutto quello che ti disobbedisce e ti nega lo attribuisci al male che io sono e che governa il mondo, la mia proposta è questa, accoglimi di nuovo nel tuo cielo, perdonami i mali passati per quelli che in futuro non dovrò commettere, accetta e serba la mia obbedienza come nei tempi felici in cui ero uno dei tuoi angeli prediletti...”
“E mi vuoi spiegare perché dovrei accoglierti e perdonarti?”
“Perché se lo farai, se mi concederai adesso quel perdono che in futuro prometterai tanto facilmente a destra e a manca, allora il male finirà qui, oggi, e non ci sarà bisogno che tuo figlio muoia”.
“Non ti accetto e non ti perdono, ti voglio come sei, e se possibile, anche peggiore di adesso”.
“Perché?”
“Perché il bene che io sono non esisterebbe senza il male che sei tu, il bene che dovesse esistere senza di te sarebbe talmente inconcepibile che neppure io riesco a immaginarlo, insomma, se tu finisci, finisco anch'io, perché io sia il bene è necessario che tu continui a essere il male, se il Diavolo non sussiste come Diavolo, Dio non esiste come Dio...”.
(Josè Saramago, Il Vangelo secondo Gesù Cristo)

27/12/2010 - 18:21

AUTORE:
Tullia Blundo

Ogni tanto è davvero necessario fermarsi e riflettere...e per questo ringrazio Don Zappolini e Ovidio che , come spesso fa, ci ha dato lo spunto! Avevo visto il Presepe "irregolare" alla TV e mi ero detta che ci voleva proprio qualcuno che provocasse e che ci ricordasse il vero senso del Natale e dell'Epifania (che nel nostro "immaginario collettivo" associamo con la Befana): il termine epifania invece deriva dal greco "Eπιφάνεια", epifaneia, che può significare "apparizione, manifestazione, venuta, presenza divina" e che nella forma "Eπιφάνια" assume la valenza di "Natività di Cristo".
Purtroppo, come spesso accade, chi manifesta, chi spinge a far capire, chi vuole fare aprire gli occhi e ci dà degli scossoni, fa paura...o peggio, non è capito, ma giudicato e criticato. E non è niente di nuovo, è successo secoli fa proprio a quel Gesù, che tanta tenerezza ci fa, così piccino e povero, nelle mangiatoie dei nostri presepi "regolari". Ricordiamoci che quel Gesù era anche capace di arrabbiarsi, di urlare e di buttare tutto all'aria proprio nel Tempio, quando le cose non erano poi così corrette e lineari...ed oggi, sono convinta, quel Gesù non avrebbe di certo voglia di starsene in mostra in quella perfezione dei bei presepi storici, quelli sì fra il sacro e il profano, non più legati al calore della tradizione e della fede, ma all'abitudine e al consumismo anche loro!
Penso starebbe molto più volentieri in quello "provocatore" di Don Zappolini, forse seduto proprio sulla sedia a rotelle, o, amareggiato, a guardare i bombardieri, simbolo fin troppo chiaro di quello che l'uomo nei millenni ha distrutto: la carità (intesa come amore e attenzione per l'altro), la tolleranza, la condivisione, la pace, i veri valori di chi Cristiano si professa.
Cristo viveva con gli uomini e per gli uomini, non se ne stava a gestire tutto dall'alto e da lontano, con la paura di "zozzarsi" e credo che è questo che Don Zappolini ci sta ricordando col suo presepe.
E' troppo comodo vivere il Natale fra gli addobbi, i regali, le luci dei nostri presepi miniaturizzati! Il vero Natale dovrebbe essere "denuncia" di tutto quello che non va, per un vero rinnovamento ed una vera rinascita dell'uomo e dei suoi diritti. Il diritto al lavoro, alla casa, allo studio, alla salute, ad un ambiente sano! Che cosa ce ne facciamo dei bombardieri e della guerra?

27/12/2010 - 18:03

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Ilaria Ferrara

Quel bambino nato in una grotta quando è diventato un giovane uomo ha detto "beati gli operatori di pace" e "beato quelli che hanno fame e sete di giustizia".
Quel giovane uomo che era stato bambino (e anche questo, per certi versi, è un messaggio) ha accolto con dolcezza i bambini e ha detto che il secondo comandamento più importante è "amerai il prossimo tuo come te stesso".
Qualcuno può spiegarmi che amore c'è a tagliare gli insegnanti di sostegno che si dedicano ai bambini disabili e alle classi in cui sono inseriti?
Che amore per i bambini e i giovani c'è a togliere otto miliardi dalla scuola chiamando questo furto riforma?
Che amore per il prossimo c'è a costruire un cacciabombardiere?
Bene ha fatto Don Armando a sottolineare,usando anche il potere comunicativo del presepe, quanto di quel messaggio è attuale e inascoltato, quanta ingiustizia vi sia nel bilancio di uno stato che toglie a chi ha bisogno e spende il denaro dei lavoratori dipendenti e dei pensionati per strumenti di morte.

27/12/2010 - 17:32

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sabrina

Ieri mia figlia Costanza di quindici anni mi ha posto una questione che li’ per lì mi ha trovato impreparata …………… Costanza dice : “se il Natale è una festa religiosa, gli atei non dovrebbero festeggiarla, ma siccome è una festa nazionale e quindi imposta anche a chi religioso non è , è giusto che anche gli atei la festeggino a modo loro” e mi chiede se io che non sono credente la vivo come un’imposizione oppure come una qualsiasi altra festa nazionale non di matrice religiosa. Bella domanda.
Io non sono religiosa, ma fino a pochi anni fa vicino all’albero ho fatto il presepe, per tradizione. Non sono religiosa, ma vivo il Natale come una delle feste più belle dell’anno, anzi forse l’atmosfera natalizia per me è proprio la più bella. Mi piace addobbare la casa, fare l’albero, fare i regali, ritrovarmi con tutto il resto della famiglia, zii, cugini, parenti che vedo solo in quella occasione, mi piace fare gli auguri.
Mi sento quindi un’atea che festeggia il Natale e non la sente una festa imposta. Certo, forse mi manca qualcosa rispetto a chi ha fede (ma a chi ce l’ha davvero); a chi trova nella religione una speranza di vita, a chi attraverso la religione riesce a darsi delle risposte che forse io non so darmi, rispetto alla vita, alla morte, alla malattia. Ma questa non è una questione legata strettamente al Natale.

Per esempio, rispetto a Don Armando Zappolini, che è un prete di quelli che si fanno un mazzo così, e che con le sue provocazioni e le sue azioni di disturbo nei confronti di una certa “chiesa”, e che secondo me è uno di quelli che la fede ce l’ha davvero, al punto che gli permette anche di scomodare Gesù bambino, il quale capirà senz’altro la giusta causa, mi sento veramente deficitaria.

Forse, se qualcuno che sta più in alto di un prete, senza indignarsi, prendesse posizioni un pò più nette del solito riguardo a certe problematiche tipo la guerra, il razzismo, i cacciabombardieri, le mine antiuomo, anche Don Zappolini se ne starebbe più tranquillo e Gesù bambino sarebbe senz’altro più contento.

Buon anno a tutti.

27/12/2010 - 14:46

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Ricordo di Adriana Zarri

Un mese fa è morta all’età di 91 anni Adriana Zarri, teologa, impegnata sul piano culturale e ecclesiale. Autrice di romanzi, saggi e poesie e nota anche per i suoi interventi su giornali e riviste. Come contributo alla discussione mi pare utile riportare questa sua parabola pubblicata sul manifesto il 23 gennaio 2010.

Presepio

"Per vedere l'epopea del presepio bisogna andare a Napoli. In quei presepi partenopei c'è di tutto: il cane che abbaia, la donna che scopa, l'uomo che attinge l'acqua, il gatto che acchiappa il topo. Tutto tranne Gesù. Gesù non è che non ci sia. Gesù c'è, ma è come che non ci fosse, come il nostro cristianesimo. Come la messa di mezzanotte dove vanno (neanche tutti) quelli che a messa non vanno mai, ma a mezzanotte sì, perché fa tanto Natale e anticipa la festa di Capodanno: laica e profana quella come laico e profano è questo natale festaiolo. Là si brinda con lo spumante e il panettone e qui (Dio mi perdoni il paragone) ci si ciba del corpo e del sangue del Signore, ma sovente anche qui con spirito profano, tanto per fare festa. E per fare qualcosa di nuovo si affonda la vera novità: Cristo Signore."

Adriana Zarri

27/12/2010 - 12:21

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Cittadino 2

Il problema dei credenti, ed io fortunatamente non lo sono, è quello di vedere ogni cosa con la stessa luce. La fede, per definizione un’antilogica, fa vedere tutto dal medesimo punto di vista e fa prendere posizione non in base al valore della cosa in sè, o della operazione o del fine che si vuol raggiungere ma della sua estrapolazione religiosa, del suo confronto con il Dio. Ora ogni cosa non può reggere il confronto con il Dio e quindi viene sminuita, criticata, sbeffeggiata. Questi cattolici non riescono a giudicare il fatto in se, estrapolandolo dal contesto religioso che vischiosamente li coinvolge, e ne danno un giudizio negativo. Il loro credo ne falsa il valore che ammettono ma vogliono slegato dal Dio. Lo ritengono, anche se non l’hanno detto, blasfemo. Il risultato che un’opera di sensibilizzazione su un problema importante come quello della guerra, degli armamanneti, delle spese militari venga rigettato solo perché accostato a Gesù. In questo caso il Gesù diventa (suo malgrado, considerandolo simbolo di pace e amore) una fattore negativo su un problema invece molto importante e positivo. Forse un errore in “buona fede”.

27/12/2010 - 11:18

AUTORE:
Paolo Gori

"Com’è bello don Zappo, com’è grande don Zappo, com’è vivo don Zappo, com’è allegro don Zappo."
Parafrasando G. Gaber, don Zappo è proprio così: bello, grande, vivo, allegro e aggiungerei... giusto. Ogni volta ci stupisce con le sue "provocazioni pastorali", con le sue "indignazioni sociali", con le sue "prediche messe-in-scena" di chi sa di possedere sempre la verità, di fronte ai poveri stronzi che ancora si ostinano a non voler capire ...
Quest'anno ci propone i bombardieri nel Presepe.
Solo che in tutto ciò non si capisce una cosa!? Come mai il Parroco di Perignano continui ancora a scomodare Gesù Bambino, per stressare gli altri pubblicamente e in maniera becera con le sue idee, sagge e giuste? Avrebbe dovuto mettercisi lui stesso, bello, grande, vivo, allegro e giusto! Sarebbe stato tutto molto più coerente e soprattutto molto più "suo"!

27/12/2010 - 9:09

AUTORE:
un cattolico integrale

Da cattolico, sono profondamente amareggiato nel vedere questo presepio e nella strumentalizzazione che ne viene fatta. Purtroppo Don Zappolini ci ha abituato da tempo a queste provocazioni di stampo pubblicitario. Per condurre le sue battaglie, peraltro alcune nobili ed importanti, era proprio necessario scrivere quelle frasi che mi rifiuto di definire preghiera? In Gesù bambino è insito un messaggio di Amore (Deus caritas est) e non ha bisogno di "arnesi" intorno. Il Re dei Re nasce in una "grotta al freddo e al gelo" (sant'Alfonso) ed i primi ad adorarlo sono degli umili pastori. Per certi aspetti è già un messaggio rivoluzionario giacchè i Giudei dell'epoca aspettavano un Re guerriero. Invece nella grotta nasce un bambino indifeso, che segnerà per sempre il Mondo, essendo Luce nella notte. Questo è il messaggio della natività. Non si devono far battaglie politiche dentro il presepe e per giunta in una cHiesa. Don Zappolini, che ripeto svolge opera meritoria, può ben condurre in tanti modi le sue battaglie senza questi clamori pubblicitari che da anni lo accompagnano. Perdonatemi, ma il messaggio a Gesù bombardiere mi offende anche solo come provocazione e ancora di più mi indigna perchè proviene da un sacerdote. Ha tutto l'anno a disposizione, ha la possibilità di parlare liberamente in qualsiasi luogo e deve "strumentalizzare" il presepe? fortunatamente è uno dei pochia far questo. basti vedere le belle rassegne di presepi che ci sono nella nostra Diocesi o anche in quella di San Miniato a cui lo stesso appartiene. Non c'è bisogno di mettere in bella mostra un bombardiere o una sedia a rotelle per far comprendere e annunciare la Regalità Sociale di Nostro Signore Gesù Cristo, proprio come ci ha insegnato il Santo Padre PIo XI nell'enciclica Quas Primas

27/12/2010 - 1:19

AUTORE:
Riccardo Maini

Sai la stima che ho di te e per questo non intendo aprire una polemica, questa volta però non posso apprezzare come le altre volte il tuo pensiero,sei poco informato sull'argomento, ma non importa, sarà per la prossima volta. Auguri di un sereno anno nuovo. Riccardo

26/12/2010 - 20:17

AUTORE:
qualunque

Se bastassero i cartelli, cara Laura...

26/12/2010 - 19:26

AUTORE:
laura

Sulla strada che da San Giuliano Porta a Vecchiano c'è un cartello che dice "Vecchiano - comune che ripudia ogni forma di guerra". Io vivo a Novara, a un passo da Cameri. Ma qui siamo nella profonda Padania e le poche voci che si sono levate contro la costruzione dei cacciabombardieri sono state immediatamente messe a tacere come "i soliti estremisti", perchè "questa iniziativa porta lavoro", "il territorio si riqualifica con l'indotto", "in tempi di crisi non bisogna fare tanto i difficili".... Ora non se ne parla più. C'è ancora qualche striscione appeso lungo la strada, consunto dalla pioggia e dal sole, ma "l'argomento non è più di attualità" e anche questa decisione viene presa sulle nostre teste. Allora ogni volta che passo da Vecchiano (meno spesso di quanto vorrei)penso che prima o poi lascerò questa terra in cui sono nata e che non riconosco più, in cui sembra che la nebbia sia scesa anche ad offuscare gli animi, e verrò a vivere in un luogo in cui ci sarà un cartello a ricordare che la guerra, ogni forma di guerra, è da ripudiare.