Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
COMUNICATO STAMPA
“Sono coerente verso la cittadinanza e mi impegnerò ad esserlo fino alla fine della legislatura”. Parola dell’assessore Sermonti
Vecchiano – L’Assessore alla Sicurezza del Comune di Vecchiano, Bruno Sermonti, non ci sta e replica all’attacco del PSI pubblicato su Il Tirreno del 23 dicembre.“Non avrei mai voluto entrare in polemica con i colleghi della coalizione, ma visto l’attacco sferrato da Alessandro Ghelardi nei miei confronti mi ritengo umanamente offeso e deluso” esordisce Sermonti. “Se proprio vogliamo trovare un colpevole per questa situazione, è bene evidenziare che lo stesso Ghelardi ha un bel carico di responsabilità in quello che sta avvenendo, anche a causa della sua voluttà di protagonismo politico e delle sue vicende personali col PD. Confermo di aver partecipato insieme agli altri due partiti della coalizione ad incontri in cui si discuteva dei contenuti del Regolamento Urbanistico legati allo sviluppo del territorio.
Tuttavia, fino a quando si parlava di esporre un programma che comunque avesse a cuore il futuro di Vecchiano anche per la prossima legislatura, io ho partecipato attivamente.
Ma, e ne sono testimoni gli assessori e i consiglieri che erano presenti a tali riunioni, quando gli incontri hanno iniziato a basarsi sul fatto che era imprescindibile per l’Amministrazione presentarsi in Consiglio Comunale con un documento politico di accompagnamento al RU per garantire un certo tipo di sviluppo per la zona dell’Ovaio, innescando una sorta di ricatto politico cui sottoporre la stessa Amministrazione comunale, ho iniziato ad essere fortemente perplesso riguardo tali posizioni politiche. Anche perché, come spesso ripetevo a tutti gli esponenti di partito presenti, il Regolamento Urbanistico era un documento fortemente atteso dalla cittadinanza e a mio avviso non potevamo interrompere i lavori a favore dei cittadini per un mero ricatto politico.
Tanto più che personalmente ho sempre ritenuto che il problema della zona dell’Ovaio andava preso in certa considerazione da quando alcuni esponenti del PD cominciavano ad ostacolare lo sviluppo di quella area: paradossalmente dal 2007 siamo andati avanti fino ad oggi con gli scontri più personali che politici.
E’ paradossale che adesso venga a delinearsi tale situazione a pochi mesi dalle elezioni del 2011 nonostante il successo che questa Amministrazione ha voluto con un documento politico, approvato a maggioranza dal Consiglio Comunale il 30/06/2010 in cui proponeva la trasformazione dell’area cosidetta Ovaio da agricola a commerciale e grande distribuzione. Per me quel documento ha un valore importante e dà inizio ad un percorso da inserirsi nel Piano Strutturale d’Area. Senza quel documento quell’area pur essendo ancora agricola non avrebbe neppure una proposta di trasformazione.
Per quanto riguarda poi l’accusa di essere un “venduto” che mi tocca così biecamente da vicino, sottolineo che personalmente non ho ambizioni politiche a lunga scadenza, e che il mio partito non ha bisogno di poltrone o di difendere posizioni politiche, anche perché purtroppo non abbiamo un organo provinciale o membri istituzionali disseminati in varie Commissioni. Il mio partito non ha avuto grossi problemi politici ed istituzionali col PD locale, e personalmente ritengo che le lotte che portano maggiori risultati si giocano all’interno dei partiti, e non all’esterno o sulla pubblica piazza.
Sono pertanto molto deluso di questa collaborazione fra PSI e Comunisti Italiani: a mio avviso hanno poco in comune, sia dal punto di vista politico che amministrativo. Il mio partito, invece, ha aderito a questa coalizione da oltre 13 anni e pertanto ritengo che a quattro mesi dalle elezioni non ci siano motivi validi per la rottura.
Non abbiamo ambizioni politiche, tranne quella di mantenere gli impegni presi con i cittadini, in accordo con la nostra Direzione Regionale partitica”.
“Assicuro perciò” conclude l’assessore Sermonti “il mio impegno politico fino alla fine della legislatura. Poi ci rimetteremo al giudizio dei cittadini, che indicheranno con i loro voti l’operato di tutte le forze politiche”.