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Nei suoi numerosi articoli sulla storia del territorio, Franco Gabbani ha finora preso come riferimento, personaggi o avvenimenti storici, inquadrandoli nella cornice degli usi e delle norme dell'epoca.

Questa volta prende spunto da situazioni e argomenti curiosi, spigolature come le chiama.

Al di là dei fatti precisi, quello che colpisce particolarmente, è il linguaggio usato nei documenti, non solo formale e involuto, come da sempre ci ha abituato la burocrazia, ma spesso anche di difficile comprensione, esplicitando l'evoluzione continua della lingua e dei termini. 

leggo sulla testata online Pisa today che si è verificato .....
. . . che sei amico curioso, chiedi all'amico del .....
. . . dicci ndove, il come ed il perché la minoranza .....
. . . anche oggi, pardon ieri, s'è votato con la .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Libero caro
mio dolce tesoro
più ti guardo, ti "esploro"
più sembri un capolavoro
Un'inesauribile fonte
di emozioni
una sorgente
un erogatore .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
BIOGRAFIE
Gesu'

29/12/2010 - 15:34


Gesù è la figura centrale del Cristianesimo che lo riconosce come il Messia, il Cristo, Dio che si fa uomo.

Le principali fonti testuali che narrano della vita sua vita sono i quattro vangeli canonici (scritti da Matteo, Marco, Luca e Giovanni).

Le ricerche storiche sulla storia di Gesù trovano inoltre origine nelle lettere di San Paolo e negli Atti degli Apostoli. Sebbene alcuni studiosi riconducano la figura di Gesù all'elaborazione di un mito, molti altri - anche non cristiani - concordano nel riconoscere la sua figura storica. Secondo il racconto di Luca, nel suo vangelo, una vergine di nome Maria, promessa sposa a Giuseppe e discendente del Re Davide, riceve a Nazaret di Galilea (al tempo di re Erode) una visita dell'angelo Gabriele, che le annuncia il concepimento di Gesù.

La nascita di Gesù (sia per Matteo che per Luca) avviene a Betlemme, in Giudea; tuttavia in epoca moderna studiosi laici e cristiani hanno ipotizzato essere Nazaret il luogo di nascita. Non si conosce con esattezza la data di nascita di Gesù. Secondo la tradizione la data del Natale sarebbe il 25 dicembre. La datazione più corretta colloca la nascita negli ultimi anni di re Erode, attorno al 7-6 a.C.

Nella cronologia cristiana non è contemplato l'anno 0: si fa risalire all'anno 1 a.C. l'anno in cui Gesù nasce; l'anno 1 d.C. è l'anno successivo. Questo non è dovuto ad un errore di computazione bensì al fatto che il concetto di numero 0 viene introdotto in Europa da Fibonacci solo nel XIII secolo d.C. Ben prima, nel 527 d.C., il monaco Dionigi aveva proposto di contare gli anni dalla nascita di Cristo: essendo ignoto lo 0 si scelse 1 come numero di partenza. Dopo la nascita di Gesù il solo vangelo di Matteo racconta la cosiddetta "Epifania" (dal greco epifáneia, "manifestazione"), evento per cui alcuni magi (tradizionalmente chiamati "Re Magi" e ritenuti in numero di tre) vennero dall'oriente a Gerusalemme, seguendo la stella cometa con l'intento di portare in dono al nuovo re oro, incenso e mirra.

Re Erode, venuto a sconoscenza di questo e temendo l'usurpazione del trono, ordina l'uccisione di tutti i bambini di Betlemme sotto i due anni (atto ricordato come "strage degli innocenti"). Giuseppe però, avvertito in sogno da un angelo, fugge con Gesù e Maria in Egitto. Morto Erode (4 a.C.), i tre ritornano nella terra d'Israele stabilendosi a Nazaret.

I vangeli narrano poi della predicazione di Gesù focalizzata sull'annuncio del Regno dei Cieli e sull'amore al prossimo, realizzata con discorsi e parabole accompagnati da miracoli; narrano infine la sua passione, morte in croce, risurrezione e ascensione al cielo.

La maggior parte degli studiosi concordano nel collocare la morte di Gesù nel giorno di venerdì 7 aprile 30 d.C.

Dai vangeli, che identificano Gesù con il Messia e il Figlio di Dio, appare come la predicazione e l'operato di Gesù profeta, abbia riscosso nella società ebraica del tempo un successo limitato, conseguito principalmente tra i ceti più bassi. Il breve periodo della sua predicazione si conclude con la morte in croce, richiesta - secondo i vangeli - dalle autorità ebraiche ma avallata dal governo di Roma, con la decisione finale consegnata nelle mani del prefetto romano Ponzio Pilato.

Dopo la morte, i seguaci di Gesù ne sostengono la risurrezione diffondendo il messaggio della sua predicazione nel mondo, facendo così di Gesù una delle figure che hanno esercitato maggiore influenza sulla cultura occidentale.

Dal punto di vista ebraico Gesù è stato un predicatore itinerante, ma non il Messia atteso; non era Figlio di Dio, non ha compiuto miracoli e, dopo la morte in croce, non è risorto né asceso al cielo.

Secondo l'Islam, Gesù è stato uno dei maggiori profeti venuti prima di Maometto; nacque verginalmente, compì dei miracoli (per volere divino), non morì, ascese al Cielo, ma non era Dio.

Altri rilevanti movimenti religiosi contemporanei hanno elaborato una propria interpretazione su Gesù.

 
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