Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Saluti.
Ultima foto, siamo all’ultimo dell’anno, e per ultimo faccio una cosa che non avrei mai voluto fare: un fotomontaggio!
È passato tanto tempo da quando “quattro gatti” di migliarinesi (non quei quattro gatti!) si sono messi in questo incredibile e duro, meraviglioso eppure strano, soddisfacente ma tormentoso impegno di mandare avanti un “vero” giornale che ha trovato una larga accoglienza fra un grande numero di paesani e confinanti, operai e professori, politici e sportivi.
Nella mia ultima foto dell’anno che termina oggi ho racchiuso tre immagini del nostro Fiume, come tre sono suppergiù le parti in cui si divide il giornale: la cultura, l’informazione e il dibattito.
La tradizione è come chiara e spumeggiante acqua azzurra che gioca e si muove ribollente come ha sempre fatto da migliaia di anni, dove ha attinto la gente di Ungaretti e continua a farlo quella di oggi;
la cronaca è come acqua che si incanala in strade segnate dall’uomo e dai suoi fatti, che scorre veloce e cambia volto tantoché quasi non è possibile vedere quale colore abbia;
lo scambio di vedute ed opinioni si identifica in un ribollire di schiuma, che a parità di massa occupa uno spazio maggiore, schiuma come metaforica a volte è quella dei controbattenti sull’argomento politico o solamente polemico e dove c’è una controcorrente ed un rimescolamento del fondo che quasi non è possibile non possa essere paragonata ad acqua intorbidita,
ma, chiara e allegra o veloce e seria o torba e astiosa, la nostra è, ed ha, una VOCE… e quest’acqua non può essere che quella del nostro SERCHIO.
Buon anno.