Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
SAN GIULIANO – Cresce la protesta dei cittadini per il cattivo funzionamento della linea Adsl sul lungomonte. Per diversi giorni i contatti sono saltati, ma anche quando Internet funziona, la velocità con cui vengono trasmessi i dati è tale da rendere il servizio pressoché inutilizzabile. I problemi sono sorti fin dal primo momento, da quando la Regione Toscana assegnò la realizzazione della rete alla ditta Nettare.
Il Comune di San Giuliano, chiamato in causa dai residenti, si difende. L’assessore Enzo Pannilunghi afferma che l’amministrazione non ha alcun potere di intervento.
"Innanzitutto – chiarisce - voglio esprimere il mio rammarico di fronte alle nuove difficoltà subite e sopportate dagli utenti del servizio adsl wi-fi del lungomonte sangiulianese. Problematiche di cui non eravamo all’oscuro, anche in ragione di alcune segnalazioni ricevute. Auspicavamo comunque un miglioramento della situazione, ma così non è stato e quindi risulta indispensabile riprendere il filo del ragionamento sul come risolvere questi problemi di connettività e di gestione del servizio che purtroppo si sono presentati dall’inizio con la prima assegnazione da parte della Regione Toscana alla ditta Nettare."
L’assessore aggiunge poi che l’amministrazione è disponibile a convocare un’assemblea per cercare insieme le possibili soluzioni.
“Il Comune – aggiunge poi - sta subendo, come i cittadini, questi disservizi, sia pure con effetti diversi. Questo poiché non abbiamo alcun ruolo sulle procedure di assegnazione e controllo riguardo all’operato delle aziende assegnatarie di questo servizio”.
Pannilunghi spiega ad esempio che L’assegnazione a Telivcom, dopo la chiusura di Nettare, non è stata decisa dal Comune bensì dal Tribunale di Pisa secondo il dettato delle norme per evitare l’interruzione di un servizio.
"Molti cittadini coinvolti in questo disagio – dice ancora Pannilunghi - sanno quanto ci siamo voluti impegnare, come amministrazione, in un ruolo di facilitatori e di intermediazione per cercare di attivare un servizio Adsl all’altezza dei tempi e dell’aspettative dell’utenza, nel totale disinteresse dei grandi gestori che avevamo stimolato. Lo stesso impegno vogliamo metterlo per cercare di trovare ulteriori soluzioni assieme anche alla Provincia di Pisa coinvolta nel progetto di diffusione della banda larga. E’ necessario individuare con urgenza aziende in grado di predisporre soluzioni tecniche che garantiscano il servizio a costi accettabili".
Bernardo Magli