Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Rapporto tra urbanistica e commercio, incontro tra l'assessore Marson e Confesercenti
TOSCANA - La pianificazione urbanistica è centrale anche per il commercio. Sulla base di questa premessa si è svolto l'incontro tra l'assessore regionale al governo del territorio Anna Marson e i vertici di Confesercenti Toscana (il presidente Massimo Vivoli e il direttore regionale Massimo Biagioni) con la partecipazione di tutti i direttori provinciali. Un confronto a tutto campo - il terzo con i membri della Giunta regionale, dopo gli assessori Nencini e Simoncini - che ha toccato una serie di argomenti chiave in tema di pianificazione del territorio, di programmazione delle funzioni, di modelli di città, dando spazio alle esigenze e ai problemi dei singoli territori provinciali.
“Per far vivere il commercio tradizionale le scelte urbanistiche sono importanti, ma da sole non bastano – ha affermato l'assessore Marson - Occorre anche costruire e incentivare filiere locali di approvvigionamento di prodotti di qualità diversi da quelli in vendita nella grande distribuzione”.
Da parte di tutti i partecipanti al tavolo è stata ribadita la necessità di scelte chiare e trasparenti con una corretta considerazione per le conseguenze di tali scelte sui diversi interessi in gioco e un ruolo di arbitro affidato alla Regione. Concordando con la considerazione del direttore regionale che “molte scelte sono frutto di impostazioni culturali” Marson ha sottolineato l'importanza di far capire “quale sia il valore del modello della città tradizionale: una città a misura anche di una popolazione in progressivo invecchiamento, in contrapposizione con urbanizzazioni fatte di pezzi di periferie e centri commerciali”.
Anche per i centri minori toscani si prospetta peraltro il rischio di quello che viene chiamato “food desert”, cioè la difficoltà di approvvigionamento dei generi essenziali per la popolazione non autonoma negli spostamenti motorizzati.
Centrale la richiesta da parte di Confesercenti di una nuova programmazione delle gran di superfici di distribuzione, ma anche di quelle medie, che sommandosi in un territorio scardinano il sistema di funzioni in essere con consistenti costi anche economici e sociali. Un processo di cui l'assessore ha riconosciuto gli effetti territoriali rilevanti, da trattare nella nuova programmazione della “Svag” (superficie di vendita autorizzata di distribuzione), che compete all'assessorato al commercio, ma anche con un eventuale aggiornamento del Pit, che negli articoli 14 e 15 già contiene direttive e prescrizioni per il commercio.
“La questione oggi – ha detto ancora l'assessore Marson - non dovrebbe essere quella dell'espansione di nuove urbanizzazioni che vanno limitate al massimo, quanto quella di garantire il corretto mix di funzioni per riqualificare aree e contenitori dismessi sviluppando al riguardo una progettualità adeguata”. In questa ottica ha sottolineato, rispetto alle preoccupazioni espresse da parte di Confesercenti sul ruolo dei Comuni nel rapporto urbanistica-commercio, l'importanza di promuovere adeguate forme di programmazione sovracomunale.
“Cementificare ulteriormente aree verdi – ha affermato il presidente regionale di Confesercenti Massimo Vivoli - sviluppare una mobilità condizionata da nuovi insediamenti di Centri Commerciali, svuotare i centri storici di esercizi di vicinato, significa compromettere quel patrimonio unico al mondo che è la Toscana, i suoi borghi, i suoi paesaggi, il suo patrimonio artistico e storico. La necessaria accelerazione delle grandi infrastrutture nel campo della mobilità deve servire a ridurre il traffico e a collegare meglio tra loro le varie città della Toscana, non trasformarsi in un’occasione per collocarvi nuovi insediamenti, magari frutto di aggregazioni di medie strutture di vendita. Per questo abbiamo chiesto e chiediamo a Regione, Comuni e Province una pausa di riflessione nell a ridefinizione degli strumenti urbanistici che comporti un “sviluppo zero”, per i prossimi anni, di strutture di media e grande distribuzione”.