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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
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I "Giorni della merla"?

29/1/2011 - 17:28



I Giorni della Merla.


Ormai non c’è più nessuno che non conosca la bella leggenda della bianca merla, del nero camino e del furbastro inverno che la fregò!
Non stiamo a raccontare del perché il primo mese dell’anno era corto più del secondo e non pareggiò con lo scherzo dell’uccello perché il secondo rimase lui scantucciato.


Voglio raccontarvi una nuova novella.


Gennaio, quello di oggi, è un mese molto triste e molto geloso di Dicembre.
Il suo vecchio fratello  aveva tutto: gente allegra, bimbi felici, doni incartati in pacchi colorati e  palline luccicanti su alberi sempreverdi.
Poi, dopo un gran fracasso di una notte di terrore, di scoppi e di luci che arrivavano fino al cielo, ecco che Dicembre scompare e lui si ritrova a vivere in un silenzio irreale.
In giro non c’è nessuno, fa più freddo del solito, cade la prima neve, le persone non sono poi così tanto allegre come se le immaginava, sente dire che la sua unica festa, una vecchietta cenciosa seguita da piccoli gruppetti di scalmanati ragazzotti e  che si chiama Epifania, tutte le altre se le porta via!
Poteva chiamarsi Falpalà e tutte le feste lasciarle sta’?
E ora?

La gelosia che ha per lo scomparso Dicembre si attenua perché ne cresce una molto più forte per quello che verrà: il suo pazzo confusionario fratello Febbraio e intanto i giorni passano, ci siamo quasi all’arrivo dello spodestatore, non sa che cosa fare, che pesci pigliare, …già…pesci, pesci come…animali?, animali come...uccelli? e… gli torna alla mente un’antica favola di una merla con la quale un suo avo aveva avuto a che fare!
Ora è lui che ha bisogno di salvarsi, non l’animale, i ruoli si sono rovesciati, deve accettare tutto pur di avere anche lui la sua parte di luci brillanti.
Chiede aiuto ad una  sua figlia, Galaverna, e si fa adornare un arbusto con addobbi di ghiaccio, chiede aiuto al padre Sole che tramuti i cristalli in gocce d’acqua e un altro ad una sua lontana parente, che non ha mai conosciuto, Iride, affinché colori quelle perfette palline appena nate.
Gennaio guarda la sua ultima corale opera, sorride, saluta e sparisce soddisfatto.
 
 

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