Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
INTERVENTO
SAN GIULIANO - Doveva essere una ristrutturazione in due lotti, dalla somma complessiva di 470.000,00 euro, quella dell’ex Stazione della ferrovia di San Giuliano Terme, invece sono stati spesi solo i 150.000 del primo lotto e si vede.
Al piano terra, restaurato meno di 5 anni fa, l’umidità sta mangiandosi il muro, l’intonaco viene via a pezzi e l’odore di muffa e di umido invade, quella che doveva essere una più che decorosa sala riunioni. La facciata esterna dell’edificio, lordata da escrementi di moltitudini di piccioni, risulta mai ripulita. E’ da tempo che si auspica la posa in opera di dissuasori per questi volatili, ma a tutt’oggi i cornicioni sono stati lasciati all’abbandono più totale, tanto che sul marciapiede intorno al manufatto, vi è uno strato antigienico e maleodorante di escrementi di tali animali e la facciata, con la pioggia che fa colare il guano, è macchiata in più parti.
Dopo nemmeno cinque anni, sembra un locale abbandonato al suo destino. Senza parlare degli arredi esterni in ghisa che hanno fatto affiorare, dalla sola mano di tinta a suo tempo data, la ruggine che gli conferisce l’aspetto di rottami. In verità i fondi per finire i lavori e manutenzionare il sito, come prevederebbero le buone norme, c’erano. Infatti un finanziamento proveniente da un mutuo della Cassa deposito e Prestiti, di euro 310.000, che inizialmente doveva servire a completare la ristrutturazione della ex Stazione, era fermo dal 2005, e mai utilizzato, tanto che con delibera del 2010, questa somma è stata destinata ad altro utilizzo “qualità della vita delle Frazioni”.
Non vi è dubbio che i lavori nelle frazioni debbono avere la priorità, ma perché dare il via a lavori importanti senza portarli a termine. Non sarebbe più logico e razionale che con i fondi preventivati e avuti con mutuo specifico per l’ex stazione, provvedere alla sua manutenzione? Non è che in questo modo si vanificano i lavori fatti e si sprechino i soldi spesi?Come mai, dal 2005 quel capitale non é stato impiegato per le ragioni per le quali è stato richiesto? l’Amministrazione comunale ha stabilito, nel 2009, che nella sede dell’ex stazione debba essere realizzato, assieme ad altri partners scientifici, un Centro di ricerca per la pianificazione e Governo del Territorio e del Paesaggio, e per far ciò è stato dato mandato agli uffici competenti del comune di studiare un nuovo progetto per il suo insediamento.
Non ci si poteva pensare prima? Per dar corso a questo progetto saranno necessari altri fondi che dovranno essere trovati o richiesti con mutuo con ulteriori spese per progetti, direzione lavori e spese varie. Nel contratto di comodato con le ferrovie, che scade a dicembre di quest’anno, è previsto tra altre cose, che il comune si doveva impegnare a far tenere puliti i servizi igienici adibiti al pubblico di transito nella stazione, e questo da tempo non avviene. Infatti è stato più facile chiuderli a chiave e non darli in uso a nessuno, come del resto avviene per i due ascensori per disabili di accesso ai binari: chiusi a chiave e mai funzionanti.
Ci devono essere solo perchè lo impone la legge? E’ questa la sensibilità verso chi, come troppe volte dichiarato in campagna elettorale, ha necessità di essere agevolato? L’invito è che l’amministrazione sia più assidua, presente ed attenta al controllo delle cose di competenza e del territorio.
Giuseppe Tizzanini Consigliere comunale di FLI
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