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Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

. . . mondo è paese. Ieri Marine Le Pen è stata .....
Volevo farlo poi però ho pensato che era meglio piantare .....
Vai a seminar patate così per la festa di maggio c'hai .....
Ci dicono che Putin e la Russia vogliono invadere l'Europa. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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passano gli anni
cambiano i volti belli
ma i tuoi occhi sono rimasti
quelli di allora
ed è nei tuoi occhi che vedo
l'amore che non è mutato

e .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
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va pensiero...

18/2/2011 - 9:24

...Italiano!



Ieri sera ho seguito, cosa che non facevo da moltisssimi anni, il Festival di Sanremo, ma solamente perchè avevo saputo che vi sarebbe stata una carrellata delle più belle canzoni italiane.

A parte un paio, secondo me, nessuna ha brillato se non per la novità dell'esecutore e la sua "diversa" interpretazione che ne ha, a volte, stravolto lo spirito.

Questa, che non è assolutamente una "canzone", ma un meraviglioso INNO, nonostante la piccolezza (numerica) del coro, mi ha colpito come sempre succede nel suo ascolto:


Va, pensiero, sull'ali dorate;
Va, ti posa sui clivi, sui colli,
Ove olezzano tepide e molli
L'aure dolci del suolo natal!

Del Giordano le rive saluta,
Di Sionne le torri atterrate...
Oh mia patria sì bella e perduta!
O membranza sì cara e fatal!

Arpa d'or dei fatidici vati,
Perché muta dal salice pendi?
Le memorie nel petto riaccendi,
Ci favella del tempo che fu!

O simile di Solima ai fati
Traggi un suono di crudo lamento,
O t'ispiri il Signore un concento
Che ne infonda al patire virtù!


Non sapevo che l'ospite d'onore sarebbe stato Benigni e doppia è stata la sorpresa e incredibilmente maestosa la sua esibizione, da brivido, sorriso, commozione e rabbia nel vedere inquadrate personalità che sembravano non gradire il fiume delle parole sul Risorgimento e la Bandiera e l'Amore per l'Italia e... quello che era sottinteso.


Sovra candido vel cinta d’oliva
Donna m’apparve sotto verde manto,
vestita di color di fiamma viva.


Non poteva mancare il riferimento a Dante, il suo Dante, e avere trovato che fu il Sommo Poeta a far scegliere a Mazzini i tre colori della nostra Bandiera, colori come quelli che cingevano la sua Beatrice, colei che aveva fatto nascere quell'amore che "il piccolo diavolo" dice che deve essere grande, non mai troppo, perché l'amore è come la morte: quella non è mai troppa!

 

Ho sognato tutte le scene e le parole dette nella serata musicale e non, rivivevo in quei tempi e rivedevo le scenografie che accompagnavano le canzoni e una in particolare: quella che era alle spalle di Albano con bianchi uccelli (gabbiani?) che volavano.

 

Questi della foto  sono quelli che ho fotografato stamattina quando ho aperto la porta e guardato fuori, come faccio ogni mattina alle prime luci!

 

come facevo a non scrivere?

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18/2/2011 - 10:05

AUTORE:
Bruno

Un bravissimo a tutti noi che sappiamo apprezzare (e scoprire) il bello che il mondo di tutti ci offre ogni giorno.

Non a caso e per caso Silvano Ambrogi si raccomandò ai migliarinesi di aiutare quel giovane ragazzo di Vergaio, scoperto da lui all'Alberichino di Roma.
Roberto ci propose un suo monologo "Cioni Mario di Gaspare fù Giulia".
Ci chiese una lampadina da 20w e una sedia per appoggiarci gamba e chitarra per meglio suonare il suo "Inno del corposciolto"
Gli demmo centomilalire e cena in casa dell'amico di Silvano; Guccinelli Fausto; era il ventun di febbraio del /76.

Tre anni dopo lo chiamammo alla Festa dell'Unità "pretese" tramite il suo agente 11 milioni di lire e..noi ne incassammo 15 di coccarde a ingresso gratuito.
Anni dopo si seppe che la Coop gli aveva "profferto" 11 miliardi delle vecchie lire se metteva la sua faccia come sponsor di quella grossa azienda.
La risposta fù: oh ragazzi ripassate fra mpopò di tempo unlo vedete che ora c'ho da fa...
Ma..Roberto é patrimonio di tutti noi: non lo 'ompra nemmeno la Stada fegurati la Oppe.

Grazie Chiube, Silvano, Fausto, Roberto e..famiglie e.. amici.. che..siete tutti noi.