Come mai il Comitato cittadino delle Pari opportunità non redige i verbali? Poca trasparenza?
Interrogazione all’assessore Dini e alla Presidente Maria Lucà
 
            Sin dal suo insediamento, il gruppo consiliare del Popolo della Libertà ha condotto una battaglia per la trasparenza e soprattutto per la pubblicità dell’attività degli organi direttamente o indirettamente riconducibili all’Amministrazione Comunale. Il PDL ha sempre ritenuto che bisogna porre il cittadino in condizione di conoscere la vita del Comune e conseguentemente di fare le proprie scelte politiche e amministrative. È finita per sempre – o almeno così si spera – l’epoca in cui l’attività dei Comuni era avvolta dalle nebbie tale da rendere impossibile per i cittadini sapere cosa facessero i loro amministratori. Per questi motivi, il popolo della Libertà ha richiesto ad esempio il potenziamento dei servizi internet del Comune, una maggiore celerità nella predisposizione del verbali del Consiglio Comunale e una maggiore pubblicità dell’attività delle consulte comunali.  Riguardo a quest’ultimo aspetto, abbiamo concentrato l’attenzione sull’attività delle Pari opportunità e abbiamo scoperto con profondo rammarico che mancano la gran parte dei verbali delle sedute. Sembra impossibile, ma non c’è un resoconto dei dibattiti fatti, delle decisioni prese nel Comitato Cittadino. Dov’è finita la trasparenza? In passato i verbali venivano sempre fatti e così sia i cittadini che in consiglieri potevano conoscere i lavori delle Pari opportunità.
            A seguito di un rituale atto di accesso agli atti, il Popolo della libertà ha scoperto che su cinque sedute in un anno è stato redatto un solo verbale. Come è possibile? Perché il Presidente del Comitato cittadino nulla ha detto in proposito nella sua relazione al Consiglio comunale del dicembre scorso? Forse mancano dipendenti incaricati di stendere il verbale o è mancata la volontà politica di redigere i verbali? Nel primo caso chiederemo un potenziamento del servizio ma in questo caso la Lucà doveva dircelo nella sua audizione al Consiglio. Nessun’altra consulta o commissione del comune  si è riunita – penso – senza redigere un verbale. L’assenza di un verbale approvato è grave perché impedisce di sanzionare chi non va alle sedute per assenza: non si cacceranno mica delle persone dal Comitato in assenza di un verbale ritualmente approvato che ne attesti l’assenza?
            Tutto ciò premesso, il sottoscritto Giacomo Mannocci interroga l’Assessore competente per sapere:
1.     Il motivo per il quale mancano i verbali delle sedute del 22 gennaio e 13 aprile 2010, sottolineando che è passato più di un anno dal loro effettivo svolgimento;
2.     Se ritiene che gli atti firmati dalla presidente e relativi alle sedute del 17.5.2010 e 29. 11.2010 siano dei verbali a norma di legge o di regolamento, non essendo redatti su carta intestata dell’ente, non essendo protocollati, non riportando le discussioni e le votazioni;
3.     Se sono state disposte delle decadenze dalla carica di componente il Comitato Cittadino nell’anno 2010 in assenza dei verbali attestanti l’assenza o la presenza ed eventualmente i nomi;
4.     Entro quando potranno essere dati allo scrivente consigliere i verbali di tutte le sedute del 2010 non redatti, ivi compresi quelli di cui al punto 2 se ritenuti non verbali ma meri appunti della Presidente.
5.     Se il Comitato cittadino provvede all’obbligo di approvare i verbali una volta redatti. A tal fine dell’unico verbale dato allo scrivente non risulta l’approvazione.
Si preannuncia sin d’ora che allo scrivente non interessano i buoni propositi per il futuro: interessa solo cosa è successo finora. 
 
San Giuliano terme, 25 febbraio 2011
 
Il Capogruppo del PDL
Giacomo Mannocci