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Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
. . . Velardi arriva buon ultimo.
Il primo fu il .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Raccontino di Giancarlo Montin
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Cena per la Liberazione 24 aprile
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Assemblea soci Coop.
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Cascina, 27 aprile
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CNA AREA VALDERA
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Pisa, 18 aprile
San Giuliano Terme, 24 aprile
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Qualcuno mi sa dire perche' rincoglionire
viene considerato un inevitabile passaggio
alla fine del faticoso viaggio
vissuto da tutti con coraggio?
Il .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
VECCHIANO
Nascita di una Mairie

26/2/2011 - 18:38



Vecchiano nascita di una Mairie nascita di un Comune

1808-2010

Michele Quirici e Laura Martini

 

Tipografia Bandecchi & Vivaldi

Tagete edizioni

 

In queste pagine c’è l’essenza di Vecchiano, delle sue origini, della sua nascita come comunità distaccata dal comune di San Giuliano Terme. È un’opera che narra la difficile conquista di una indipendenza, durante l’epopea francese che imperversava in Italia. Fu grazie a personalità come quelle di Adriano Prato che già nel 1810, con la sua determinazione, riuscì a garantire alla gente vecchianese una parvenza di quella che poteva essere definita pubblica amministrazione. Abbiamo deciso di commissionare a Tagete Edizioni la stesura di questo volume per celebrare i 200 anni della nascita del Comune di Vecchiano: per quanto la formazione della comunità vecchianese risalga già al 1808, la costituzione come entità amministrativa non avvenne fino al 1810. Ed è stato straordinario che il bicentenario abbia coinciso con la fine della legislatura di questa Amministrazione. In un momento di bilanci e conclusioni, è importante più che mai guardare al passato per percepire quanta strada è stata fatta dai nostri predecessori che guidarono la cosa pubblica, a qualsiasi bandiera o schieramento politico essi appartenessero. Leggere questa opera ci colloca perfettamente in quell’epoca e ci consegna un’idea delle difficoltà affrontate dagli amministratori per dare un volto alla nuova comunità che doveva camminare sulle proprie gambe. Emergono con forza dalle pagine di questo libro ideali di rigore ed etica di cui oggi nella società c’è più che mai bisogno. Ancora una volta la storia ci dona insegnamenti da riportare nel futuro: per rendere migliore la nostra società moderna, e regalare un degno futuro alle giovani generazioni.

Il Sindaco di Vecchiano

Rodolfo Pardini

 

Questa la presentazione scritta per il bel libro presentato stamani nella Sala Consiliare alla presenza di un numeroso pubblico di attenti ascoltatori.

I due autori hanno spiegato il perchè di questa opera e fatto un riassunto dettagliato del loro lavoro e del momento storico nel quale si svolgevano i fatti e cioè la nascita del nostro Comune ai tempi della dominazione francese.

L'amministrazione e gli autori hanno poi fatto gentilmente dono di una copia del volume a tutti i presenti.

Lascio la sorpresa di sapere tante notizie e delle avventure "amministrative" del primo grande sindaco di Vecchiano: Adriano Prato, nella lettura di quest'opera che ci farà ancor più amare e comprendere il nostro territorio.

 

u.m.

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