Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Marco, Giuseppe, 'r Favati e per ultimo ma non ultimo, Francesco, non ce ne sarebbe bisogno, ma ecco come si presentava il vostro "fosso" dal 1902, anno della foto delle lavandaie.
Un fosso, o canale, dove l'acqua limpida invogliava ragazzi a farvi il bagno, donne a lavare i panni, uomini a usarlo come via di trasporto: acqua, tanta acqua, acqua pulita, da viverci felicemente insieme.
Ho sempre dedicato il mio lavoro a qualcosa o qualcuno e vorrei ora , finché il ferro è ancora caldo, dedicare queste immagini, tratte da vecchie cartoline, e le Vostre "rime" al bagnaiolo Luciano del Bacci, l'autore del commovente "I racconti del fosso", mio grande amico e collega che vorrei fosse rammentato da qualcuno di Voi fratelli di di là der grande fosso che è 'r Nostro Serchio.
u.m.