Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
[...] c'è una pista che con ampia curva si snoda obliquamente
nello spazio limitato di tre zone, senza toccare
né il polo australe, né l'Orsa legata agli Aquiloni;
seguila: vedrai con chiarezza i solchi delle ruote.[...]
Così Ovidio, nelle Metamorfosi, decrive il mito di Fetonte, figlio del Sole.
Apollo è considerata la divinità solare per eccellenza, dio di tutte le cose belle, musica, arte, poesia ed inoltre guidava e proteggeva le muse, i viandanti ed i marinai. Era considerato il profeta di Zeus per le sue facoltà divinatorie. Come dio solare portava anche il nome di Febo (colui che splende, che illumina) e percorreva il cielo su un cocchio d'oro e di gemme, trainato da quattro cavalli che emettevano fuoco dalle narici.
Nel mondo greco però venivano fatte distinzioni fra Apollo e Febo e così pure nel mondo romano che aveva attinto alla mitologia egea.
Del carro del Sole, che partiva all’alba da oriente per discendere la sera ad occidente, ne sono piene le letterature antiche che culminano con il disgraziato viaggio del figlio di Febo, Fetonte, che volle provare l’ebbrezza di un viaggio sul carro solare per precipitare, morendo, nel nostro Eridano, chiamato poi Po.
[...] D'oro era l'asse, d'oro il timone, d'oro il cerchione
delle ruote e d'argento la serie dei raggi;
lungo i gioghi, topazi e gemme poste in fila
per il riflesso del Sole emanavano sfavillanti bagliori.
E mentre l'audace Fetonte ammira in tutti i suoi particolari
quell'opera, ecco che all'erta dal lucore di levante
l'Aurora spalanca le sue porte purpuree e l'atrio colmo
di rose: fuggono le stelle, che Lucifero raduna
in schiere, lasciando per ultimo il campo celeste.[...]
e noi, moderni conquistatori degli spazi siderali e dei profondi misteri della natura, ci chiediamo il perché dei cambiamenti climatici e ci scanniamo per cercare il colpevole!
Lo sapevano bene i nostri antichi progenitori: la colpa è di Eò, Pirois, Eton e FLègon che: "riempiono l'aria di nitriti e di fiamme, scalpitando di fronte alla barriera".
[...] E perché il cielo e la terra ricevano il giusto calore, in basso
non spingere il cocchio e non lanciarlo oltre misura nell'etere:
spostandoti troppo in alto bruceresti le dimore celesti,
in basso la terra: a mezza via puoi andartene senza alcun rischio.
Bada poi che sterzando troppo a destra le ruote non ti conducano
nelle spire del Serpente o a sinistra nei recessi dell'Altare:
tienti fra loro. Per tutto il resto m'affido alla Fortuna.[...]