Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
L'origine della Festa dell'8 Marzo sembra risalire al 1908, quando un gruppo di operaie di una industria tessile di New York scioperò come forma di protesta contro le terribili condizioni in cui si trovavano a lavorare.
Lo sciopero proseguì per diverse giornate ma fu proprio l'8 Marzo che la proprietà dell'azienda bloccò le uscite della fabbrica, impedendo alle operaie di uscire dalla stessa. Un incendio ferì mortalmente 129 operaie, donne che cercavano semplicemente di migliorare la propria qualità del lavoro.
Tra di loro vi erano molte immigrate, tra cui anche delle donne italiane che, come le altre, cercavano di migliorare la loro condizione di vita.
L'8 marzo assunse col tempo un'importanza mondiale, diventando il simbolo delle vessazioni che la donna ha dovuto subire nel corso dei secoli e il punto di partenza per il riscatto della propria dignità.
Non tutti concordano con questa origine e in molti sostengono che questa storia sia in realtà un adattamento di un fatto realmente accaduto ma con tempi e modalità leggermente diverse. L'l'incendio in questione avvenne nel 1911 (quindi dopo, e non prima della tradizionale data di nascita della festa, il 1910), a New York, nella Triangle Shirtwaist Company. Le lavoratrici non erano in sciopero, ma erano state protagoniste di una importante mobilitazione, durata quattro mesi, nel 1909.
L'incendio, per quanto le condizioni di sicurezza del luogo di lavoro abbiano contribuito non poco al disastro, non fu doloso. Le vittime furono oltre 140, ma non furono tutte donne, anche se per il tipo di fabbrica erano la maggior parte. I proprietari della fabbrica si chiamavano Max Blanck e Isaac Harris, vennero prosciolti nel processo penale ma persero una causa civile.
L'8 Marzo rimane quindi comunque come ricordo e simbolo di queste tristi vicende che vedono le donne come protagoniste e vittime.
Non è una "festa" ma piuttosto una ricorrenza da riproporre ogni anno come segno indelebile di quanto accaduto il secolo scorso.
La nascita di questa festività è ancora oggi molto controversa. Una delle teorie più diffuse è che la sua istituzione abbia avuto origine nel corso della II Conferenza dell'Internazionale socialista di Copenaghen, nel 1910, e che sarebbe stata di Rosa Luxemburg la proposta di dedicare il giorno alle donne.
Tuttavia non esistono prove documentate a supporto di questa che ancora oggi resta solo un ipotesi. Il fatto certo è che il movimento operaio e socialista dell'inizio del secolo ha celebrato in date diverse, delle giornate dedicate ai diritti delle donne e al suffragio femminile. Proprio dalla parola "suffragio" presero il nome le "suffragette" che lottavano per l'estensione del diritto di voto a tutte le donne.
La scelta dela mimosa come simbolo dell'8 marzo è stata quasi una scelta obbligata, infatti è uno dei pochi fiori a fiorire in questo periodo dell'anno. Comunque, all'epoca della prima scelta, nel 1946, era anche il fiore più economico. Si usa regalare le mimose, appuntarle fra i capelli o sulla giacca e spuntano su tutte le scrivanie degli uffici. La mimosa è una pianta che appartiene alla famiglia delle mimosaceee, è una acacia, ed è originaria dell'America del Sud, dove invece veniva regalata in occasione dei fidanzamenti.