Evento davvero memorabile a san Giuliano Terme il 25 luglio a partire dalle ore 18, all'interno del Fuori Festival di Montepisano Art Festival 2024, manifestazione che coinvolge i Comuni del Lungomonte pisano, da Buti a Vecchiano."L'idea è nata a partire dalla pubblicazione da parte di MdS Editore di uno straordinario volume su Puccini - spiega Sandro Petri, presidente dell'Associazione La Voce del Serchio - scritto da un importante interprete delle sue opere, Delfo Menicucci, tenore famoso in tutto il mondo, studioso di tecnica vocale e tante altre cose.
Quando dei giovani ribelli e 32 associazioni creano dal nulla un posto bello
Continuo a frequentare i luoghi di incontro e di riunione vitali per la democrazia di una città. Venerdì sera, per esempio, sono andato con un mio carissimo amico (politicamente moderato) al Circolo Arci del Cep all’iniziativa promossa da Rebeldía per la presentazione del progetto di riqualificazione e autorecupero di uno stabile lasciato in abbandono.
Personalmente ero rimasto a un sms spedito da un amico e compagno il 26 gennaio: “Serietà e tenacia, così Rebeldía si è conquistata la nuova sede. Firmato l’accordo per l’area confinante il Palsport”. Le 32 associazioni che, in questi ultimi otto anni, hanno svolto un ruolo sociale nel quartiere di via Battisti 51 e reso Pisa una città più accogliente, aperta, vivace, ricca di relazioni e cultura, in meno di un mese hanno sgomberato la loro sede per l’apertura del cantiere della Sesta Porta dopo aver ricevuto la garanzia che, entro il 10 marzo, si sarebbe concluso il percorso di “manifestazione di interesse” per l’area di via Andrea Pisano. Si tratta di una proprietà pubblica abbandonata da anni. Nel corso dell’assemblea di venerdì registriamo il fatto che il Comune non ha rispettato la scadenza fissata per il trasloco, non ha provveduto a reperire spazi temporanei e in più si prospetta un affitto gravoso per un luogo diroccato che viene recuperato dalle associazioni per svolgere gratuitamente attività sociali e culturali.
L’assemblea inizia con un video di presentazione del progetto Rebeldía. Scorrono le immagini della sede e si vedono le belle facce delle persone che l’hanno animata. L’area sport va dall’attività di arrampicata, tra le più grandi in Toscana, gestita dall’associazione Equilibri precari a quella di scacchi con l’associazione Scacchi insorgenti, non manca il calcio di Futbol rebelde, che tra giugno e luglio organizza i Mondiali antirazzisti. Molte associazioni del Progetto promuovono cultura attraverso la Biblioteca Babil, cineforum, musica, teatro e laboratori di informatica. Ingegneria senza frontiere, Gruppo BDS, Un ponte per, Fratelli dell’uomo, Emergency, Greenpeace si occupano di cooperazione internazionale. Dentro il progetto ci sono associazioni impegnate nel supporto legale, una scuola di italiano e un ambulatorio per migranti. La Ciclofficina è uno spazio di condivisione e riappropriazione di una cultura manuale ciclistica. L’area economica e della filiera corta promuove il commercio equo, i Gruppi di acquisto solidale e i corsi per gli orti sociali. Il tutto senza fini di lucro, naturalmente. Rebeldía è un polo di promozione da basso di una società più giusta e sostenibile, partecipata e democratica. In attesa della nuova sistemazione il Circolo Arci La Balalaika ha ospitato le associazioni del Progetto Rebeldía, dove è aperto lo sportello legale per stranieri di Africa Insieme, e la distribuzione dei prodotti del Gruppo di acquisto solidale.
Nel corso dell’assemblea è stata presentata la bozza di progetto per la riqualificazione dell’area dove Rebeldía dovrebbe trasferirsi aperta a suggerimenti e proposte. Nella discussione, tra gli altri, è intervenuto Giuliano Moretti, presidente del secondo Consiglio Territoriale di Partecipazione, che ha raccontato come gli abitanti della zona di via Andrea Pisano non sapessero bene cosa fosse realmente Rebeldía, poi la loro iniziale diffidenza si è trasformata in interesse, ha suggerito di avanzare una proposta di riqualificazione dell’area e, nonostante i ritardi dell’Amministrazione comunale, ha detto che ora potrebbe essere “la vorta bona”. Guido Cerbai, con la sua antica esperienza di Presidente di Circoscrizione, ha detto che i problemi sorgono sempre e ovunque, bisogna saperli gestire e “proseguire col metodo del confronto e del dialogo”. Interessante anche l’intervento di una studentessa fuori sede nel valorizzare il ruolo fondamentale svolto da Rebeldía nel “favorire l’integrazione degli studenti che vengono da tutta Italia con la città”.
Poi c’è stata la “cena bio-equo-local-vegetariana di finanziamento per il progetto Rebeldia” a cui hanno partecipato tantissime persone. Il mio amico (politicamente moderato) ha mangiato benissimo, me l’ha offerta e ha lasciato anche un po’ di sottoscrizione. Sulla via del ritorno a casa abbiamo fatto una sosta davanti all’immobile in completo degrado che speriamo sia presto riqualificato e diventi la futura casa di Rebeldía. Il mio amico ha detto: “Ci guadagnerebbero tutti: i giovani, gli abitanti del quartiere e i cittadini pisani”. Se è così, ce la faremo, non possiamo non farcela, la forza di Pisa democratica è ancora enorme.