Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
PISA
Accordo tra Provincia di Pisa, Confcooperative e Legacoopper promuovere le attività delle cooperative sociali di tipo B, che operano per l’inserimento lavorativo delle persone disabili.
A queste cooperative la Provincia destinerà almeno il 5% dell’importo totale degli appalti di servizio assegnati annualmente Favorire l’inserimento lavorativo delle persone portatrici di disabilità. Questo l’obiettivo dell’atto di rinnovo del protocollo d’intesa (in vigore dal 2006 e adesso confermato fino al 2014) firmato dalla Provincia di Pisa, nella persona del presidente Andrea Pieroni, con Confcooperative e Legacoop - anch’esse per mano dei rispettivi presidenti, Michela Latini e Riccardo Pasqualetti – come organizzazioni di rappresentanza delle cooperative sociali di tipo B: gli organismi del Terzo Settore che operano specificamente per la collocazione occupazionale di questa fascia di popolazione.
"L’esperienza di questi particolari soggetti imprenditoriali – spiegano – rappresenta un’esclusiva italiana, che non ha riscontri omologhi in altri Paesi. Si tratta, è vero, di una delle tante espressioni del mondo ‘no profit’; ma per la loro solida struttura organizzativa di ‘aziende solidali’, costituiscono la spina dorsale del comparto dell’economia sociale: la sua componente più dinamica e creativa, paragonabile a ciò che sono le Pmi per il panorama generale delle attività produttive".
L’accordo sottoscritto mira a dare ulteriore impulso a queste realtà, promuovendone i rapporti con il sistema delle istituzioni pubbliche; e in particolare l’intesa stabilisce alcuni impegni precisi, intanto da parte della Provincia. "Primo, l’amministrazione - sottolinea l’assessore al lavoro Anna Romei - destinerà annualmente, alle coop sociali B, appalti per un importo non inferiore al 5% del totale relativo agli incarichi di servizio assegnati. Secondo, istituirà un tavolo di confronto con Confcooperative e Legacoop, al fine di individuare forme di collaborazione finalizzate appunto all’avviamento al lavoro dei cittadini diversamente abili. Terzo, lavorerà all’estensione del protocollo agli altri enti locali del territorio".
Da parte loro, Confcooperative e Legacoop daranno ulteriore slancio alla propria iniziativa per l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate residenti attraverso le proprie coop sociali B, valorizzando le risorse messe a disposizione dalla Provincia mediante la realizzazione di progetti individualizzati.