Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
VECCHIANO. Graziano Pardini, esponente dei Comunisti italiani, attaca il candidato a sindaco della coalizione di centro sinistra Giancarlo Lunardi:
«Ci pare strano che Lunardi - dichiara l’esponente dei Comunisti Italiani - in queste settimane utilizzi la sua doppia veste di candidato a sindaco e di presidente del Parco per fare propoganda. Un ruolo istituzionale, quello alla guida dell’ente regionale, che dovrebbe essere scisso da quello di candidato con una valenza politica ovviamente diversa. I giorni passano - conclude Pardini -, le elezioni si avvicinano e Lunardi non lascia la poltrona di presidente».
Non si fa attendere la risposta di Lunardi che respinge al mittente le critiche di Pardini.
«Innanzitutto fino al 15 aprile, termine ultimo per la formalizzazione dei candidati, nessuno dei papabili pretendenti è ufficiale. Io mi limito a partecipare a dibattiti pubblici dove vengo invitato. Ho più volte ribadatito - insiste il candidato del Pd - che, una volta ufficializzata la mia candidatura, lascerò la carica di presidente del Parco pur non essendoci alcuna imcompatibilità. Lascio comunque, per dedicarmi interamente alla politica vecchianese».
Lunardi passa anche al contrattacco. «Forse Graziano Pardini dovrebbe preoccuparsi di più del suo partito e con chi si allea. Faccio presente che ai dibattiti a cui ho partecipato, la lista civica è sempre stata rappresentata da esponenti del Pdl. Per questo - conclude Lunardi - lancio un appello agli esponenti dei Comunisti Italiani di riprendere il dialogo con il centrosinistra, lasciando strane alleanze con la destra».