Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
PISA - Nonostante la crisi il tursmo in Provincia di Pisa riesce a confermare i dati dello scorso anno, con incrementi interessanti in alcune aree come il capoluogo, Vecchiano e i Monti Pisani.
Complessivamete,. gli arrivi su tutto il territorio provinciale (e cioè le persone che vi hanno dormito) sono stati 907mila, con un +0,46% rispetto all'anno precedente, mentre le presenze (cioè il numero di pernottamenti) è cresciuto del 5,79%, per un totale di 3 milioni e 295mila.
Il settore alberghiero si conferma come il settore più rilevante per l'accoglienza, riuscendo a coprire il 70 per cento degli arrivi, con una media di 2,15 notti a persona. Nel settore extralberghiero però i pernottamenti raggiungono una media ormai superiore alle 7 notti. La maggior parte del movimento turistico, e cioè il 75 per cento, si registra nel periodo di alta stagione, che va da aprile ad ottobre, mentre i due terzi degli arrivi vengono assorbiti dal capoluogo, più il litorale.
Andando ad analizzare i dati nel dettaglio abbiamo un quadro a luci e ombre.
Ad esempio a Pisa città si registra una crescita del 4,34% negli arrivi e del 3,18% nelle presenze, mentre sul litorale abbiamo un -4,97% negli arrivi e -8,44% nelle presenze, segno che il "prodotto" mare mostra qualche difficoltà.
Nell'area dei Monti Pisani, è boom a Calci (+33% negli arrivi) e Vecchiano (+37%), mentre San Giuliano Terme e Cascina hanno dati negativi, probabilmente causati dalle difficoltà registrate da alcune importanti strutture alberghiere.
I dati risultano invece stabili per Vicopisano (+1,53%), Buti (-2,6%). Anche per la Val di Cecina vengono sostanzialmente confermati i risultati dell'anno scorso: Volterra e Montecatini hanno registrato un incremento di circa il 2%, mentre Pomarance (-1%) e Castelnuovo (-0,72%).
In forte crescita appaiono invece le localitàpiù vicine alla costa, con un +27% a Casale Marittimo, +21% a Monteverdi Marittimo, +16% a Guardistallo, + 3% a Riparbella.Valdera. I risultati positivi li si devono soprattutto al forte traino rappresentato dagli agroturismi.
Un caso a parte è rappresentato da Lajatico, conosciuta ormai come la patria di Andrea Bocelli, dove si sono avuti un +26% negli arrivi e +38% nelle presenze. Andamento positivo anche per Palaia ( +27% e +36,7%) e Chianni (+21% , +40%). Un trend in crescita anche Pontedera, Ponsacco e Terricciola.
Casciana Terme merita una considerazione a parte. In totale perde quasi l'8% sia in arrivi che in presenze, ma registra invece una crescita notevole, oltre il 24%, negli arrivi nelle strutture extralberghiere.
Bene anche il Valdarno: con San Miniato (+9%) e Montopoli (+4,8%) .
"Sono numeri che considero positivi -- commenta l'assessore provinciale al turismo Salvatore Sanzo -- perchè dimostrano che la "dimensione turistica" della nostra provincia è consolidata, nonostante il momento difficile che stiamo attraversando. Aver confermato i dati del 2009 è stato senz'altro merito della collaborazione tra amministrazioni, istituzioni, associazioni di categoria ed operatori privati. Resta la preoccupazione per le strutture ricettive, che sempre più spesso sono costrette a ridurre i propri margini di guadagno, ma credo che la strada avviata ormai da oltre un anno per creare un sistema di accoglienza e offerta sia quella giusta".
Bernardo Magli