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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
FINALMENTE DOMENICA!
Ovidio Della Croce
Una settimana come un'altra

3/4/2011 - 11:01

Domenica
Un amico che si occupa di legalità, e lo fa molto bene, mi invia l’indirizzo del suo blog che si chiama “L’ora legale”. Apro il blog e vedo un’immagine con questa scritta gialla su fondo nero:
 
“NEI GIORNI
DI NERA
TEMPESTA
ATTENDERE
IL SOLE”
 
Prendo il consiglio alla lettera e guardo che tempo fa. Le belle giornate primaverili e calde della passata fine settimana, con più di venti gradi di temperatura, hanno incoraggiato le fioriture. Il giardino è in movimento, i fiori danno l’assalto al cielo: il rosa e il bianco delle camelie, seguite dal rosso delle azalee, i limoni illuminati dal sole sono un trionfo di bellezza e le margherite sono sbocciate puntuali. Verso le due, però le nuvole vengono, il cielo è grigio. e nel pomeriggio scende una pioggerellina che si fa più insistente la sera. Di notte ecco il temporale.
 
Lunedì
Il tempo cambia bruscamente e si mette al brutto. Cielo nuvoloso e nero come il corvo. Piogge e temporali di forte intensità. Le temperature scendono a 12° la minima e a 15° la massima. Sospiro tristemente quando i petali e i fiori cominciano a cadere. 
 
Martedì
Le nuvole vanno. Ma l’assalto fiorito al cielo ha avuto una brutta battuta d’arresto. Hanno resistito i limoni e le margherite, molti i fiori delle camelie e delle azalee sono a terra. 
 
Mercoledì
Rattristato dalla caduta della fioritura riemerge il mio pessimismo cosmico. Per fortuna le nuvole corrono. Ricevo una lettera da un’amica che studia a Parigi che mi parla della primavera “inebriante”. Poi accenna agli “esuli della conoscenza” e dice testualmente: “Nella mia generazione manca il senso della parola comune”.
Pietro Ingrao compie 96 anni e gli dedico “falce e martello col papavero sul più bello”, una fotografia che due amici scherzosi mi hanno donato.
 
Giovedì
Giornata calda. Certe volte le nuvole ti avvisano con rumore. Esplode il caso dei migranti sbarcati a Lampedusa che il governo vuole trasferire a Coltano allestendo una struttura di tipo carcerario. Alle ore 8:15 Il presidente del Parco di San Rossore, Giancarlo Lunardi dice: "Nessuna comunicazione in merito. È un fatto grave, anche perché siamo all'interno del parco, com'è noto sottoposto a una specifica legge quadro, e per operare qualsiasi tipo di intervento è necessario un atto in deroga della Protezione Civile. Per tale ragione ogni iniziativa che prescinda da questo è da ritenersi illegittima". In serata i lavori per la tendopoli a Coltano in una struttura recintata con filo spinato sono stati fermati. Auguri Giancarlo. Le pervinche sono fiorite, anche il biancospino e gli alberi da frutta.
 
Venerdì
Rispondo alla lettera della mia amica che studia a Parigi.
Carissima, abbiamo fatto male a fidarci della primavera e delle sue fioriture? Non dovevamo correre dietro alle nuvole come dei bambini? La mia generazione ha perso. Ma a me è rimasta l’idea della Comune. “La Comune di Parigi che 140 anni fa dette l’assalto al cielo e costruì il primo stato dei lavoratori della storia. La popolazione affrontò la sfida dell’autogoverno e decretò condizioni e modi di produzione opposti alla legge del profitto”. Scusa, ci casco sempre negli anniversari. Specie quando mi mandano un’immagine che dice. “Nei giorni di nera tempesta attendere il sole. COMUNARDS 140° anniversario Commune de Paris”. A me piacciono anche le nuvole e l’idea che questo mondo vada cambiato in comune. Buona primavera comunarda.
 
Sabato
Bella giornata, ma sotto il maestrale urla e biancheggia il mare a Lampedusa.
Il campo di concentramento con torrette di avvistamento, filo spinato e tende che il governo voleva attuare a Coltano “non si addice al paesaggio toscano”, dice la Regione Toscana. Ecco che riconosco il posto dove sto. Vado a fare una passeggiata. Una nube tenue di un ciliegio in fiore mi libera dai pensieri più tristi. Vedo degli asparagi selvatici. Che faccio? Non li colgo?
 
Domenica
Nubi in transito stamattina. Come cucino gli asparagi? Vado sul facile: un risotto. Soffritto leggero, li salto per una decina di minuti, metto il riso e un goccio di vino bianco, faccio evaporare il vino, aggiungo un po’ di brodo fino a cottura. Il risottino va giù che è una bellezza. Un bicchiere di vino rosso toscano e… i pensieri vanno vengono. Bel tempo, oggi c'è il sole e scopro Pisa in fiore.

Le nuvole


 



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10/4/2011 - 15:54

AUTORE:
loris

Il risotto di questa domenica con gamberi e asparagi è più complicato.

In un cantuccio del mio giardino ecco apparsa l’asparagina, uno due ,una dozzina di asparagi selvaticie una manciata me li hanno regalati. Non stanno male con i gamberi. Ecco sbollentati per cinque minuti un chiletto di gamberoni rossi. Tagliate le teste, si sgusciano le code e si spezzettano . Ho spremuto un limone, aggiunto un po’ di olio bono dell’azienda agrituristica “Mucchieto “di Sandro Baroni, un cucchiaino di senape un bicchiere di vino bianco in una tazza. Con le teste dei gamberi si prepara un brodo, anche se dispiace sacrificarle così. Si montano tutti questi ingredienti con un cucchiaio di legno e si aggiungono le code, un po’ di sale e si mette in frigorifero. Ho eliminato il gambo degli asparagi e ho saltato in padella le punte in olio, aglio e una pizzico di peperoncino, aggiungendo un po’ di vino bianco. Si soffrigge un poco di aglio e peperoncino, si salta il riso e una volta rosolato si annaffia con un po’ di vino bianco, vermentino o torbato o quello che si ha in casa. Sfumato il vino, si aggiunge un brodo fatto con le teste dei gamberi, cinque minuti prima che sia cotto il riso si aggiunge una bustina di zafferano, i gamberi preparati in tazza e una presa di prezzemolo tritato. E il piatto è servito.

9/4/2011 - 22:19

AUTORE:
Bea

A proposito dell'accoglienza dei tunisini nelle strutture di Piaggerta in territorio sangiulianese del parco di San Rossore.

Occorre vigilare democraticamente, perché non ci siano danni alle strutture da poco ristrutturate.

Attenzione ai raid razzisti come quello che ha provocato i danni a Calambrone.


San Giuliano è una comunità aperta e accogliente, antifascista e antirazzista.

9/4/2011 - 8:27

AUTORE:
Pisa solidale

Approvato a maggioranza un ordine del giorno del Consiglio comunale di Pisa in cui si condannano "gli atteggiamenti violenti e xenofobi di una frangia dei manifestanti presso l'ex-ospedale di Calambrone" auspicando che "i responsabili dei gravi fatti di danneggiamento siano assicurati quanto prima alla giustizia e chiedendo che fin d'ora la città di Pisa si costituisca parte civile in un eventuale procedimento penale contro coloro che con la loro azione hanno macchiato in modo indelebile in tutta l'opinione pubblica nazionale il nome di una città sempre accogliente e teatro di una discussione politica accesa ma sempre corretta".

Nel documento si annuncia la volontà "di vistare le strutture di accoglienza di San Piero a Grado e San Rossore, come espressione palese della partecipazione solidale della nostra città all'emergenza umanitaria che sta interessando migliaia e migliaia di persone provenienti da zone di guerra o in condizione di profondo disagio socio-economico".

8/4/2011 - 16:13

AUTORE:
sabrina

L’articolo di questa settimana ha risvegliato in me il profumo della primavera con i suoi odori ed i suoi profumi. Utilizzando “le nuvole” di De Andrè, mi ha fatto ripensare ai testi di questo autore, peraltro uno dei miei preferiti e l’accostamento dei fiori a queste canzoni è stato per me inevitabile. Tra l’altro, ho scoperto che esiste un libro che tratta proprio questo argomento e che si intitola “I fiori di Faber” pubblicato da Claudio Porchia con il patrocinio morale della Fondazione Fabrizio De André onlus.
De Andrè, che amava molto la natura, spesso utilizzava i fiori e la loro bellezza dando a loro un grande valore simbolico e mai banale. Così creava atmosfere particolari nel descrivere eventi e situazioni della vita di tutti i giorni, che a tratti assumevano caratteristiche di tele acquerellate o di essenze profumate che incantavano e ispiravano chi riusciva a coglierle, sentendolo cantare.
In un testo che parla di amore, “La canzone dell’amore perduto” c’è l’inizio più bello e struggente delle sue canzoni “Ricordi, sbocciavan le viole, con le nostre parole: - non ci lasceremo mai, mai e poi mai….”
Ma anche i temi più scabrosi della vita come la guerra o la morte o il degrado sociale, diventavano meno pesanti e nello stesso tempo più efficaci con l’accostamento alla bellezza della natura e dei fiori che ne faceva Fabrizio De Andrè. Esempi di ciò sono rappresentati dalla descrizione del soldato morto della “Guerra di Piero” che “dorme sepolto in un campo di grano” senza la “rosa o il tulipano” a fargli “veglia dall’ombra dei fossi", ma immerso nei “mille papaveri rossi”. Oppure dalla frase ultima della “Canzone di Marinella” che chiude con : “e come tutte le più belle cose, vivesti solo un giorno come le rose”.
De Andrè ha sempre raccontato la povera gente, gli emarginati, gli incompresi; ha dato voce ai nuovi poveri, agli immigrati, agli zingari e, sempre utilizzando il linguaggio della natura e dei fiori, ha lasciato una frase che oggi più che mai rappresenta una speranza per tanti di loro: “dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior”.

8/4/2011 - 15:34

AUTORE:
alessio

Il ministro Maroni concede il permesso di soggiorno temporaneo per sei mesi. ai 20.000 immigranti arrivati in Italia.

Ma Bossi non aveva detto "Fuori dalle palle!"

Questo dimostra che la linea dura non regge alla prova dei fatti.

7/4/2011 - 22:44

AUTORE:
deluso o sconcertato?

Gli insegnanti di Tirrenia e Marina sono “delusi da quanto è accaduto a Calambrone” e che va contro quanto insegnano agli alunni e cioè l’accoglienza.

Pdl, Cittadini e territorio e Lega sono “sconcertati” per la scelta di collocare provvisoriamente 40 tunisini arrivati ieri alla Piaggerta a San Rossore.

7/4/2011 - 9:46

AUTORE:
mauro

Nella notte tra lunedì e martedì a Calambrone viene devastato l’ex ospedale per respingere l’accoglienza di qualche decina di migranti.

Martedì 5 aprile 250 persone partite dalla Libia e dirette a Lampedusa sono morte in mare.

Alle 9:50 ha attraccato al Porto di Livorno presso il Molo Italia la nave "Clodia" della flotta Tirrenia con circa 200 migranti che sono stati poi, così come nella serata di lunedì in occasione dell'arrivo della prima nave, condotti con i pullman nelle strutture diffuse nelle varie province del territorio. Firenze, San Vincenzo, Arezzo, Lucca, e Pisa le destinazioni. Nel caso pisano 40 migranti sono stati trasferiti alla Piaggerta all'interno del Parco di San Rossore nel comune di San Giuliano, e 30 a San Piero Grado presso uno stabile di proprietà dell'Università. Altri 20 invece sono stati portati a Santa Croce.

Mercoledì 6 aprile, alle ore 19, l'onorevole Claudio Morganti, esponente della Lega in Toscana ed europarlamentare, afferma: "I clandestini? Fuori dalle balle anche dalla Toscana".

6/4/2011 - 23:41

AUTORE:
Alessandro

La scelta di Piaggerta a San Giulianoc e di San Piero sono un cedimento delle amministrazioni all'arroganza dei razzisti pisani.

La sede di Calambrone doveva essere mantenuta an che dopo gli atti di vandalismo.

Mi domando come sia stato possibile introdursi all'interno di una struttura supervigilata e fare tutto quel casino che abbiamo visto in televisione. Per le responsabilità comunque non si deve andare a cercare molto lontano la scritta e la croce celtica sono una firma ben nota.

6/4/2011 - 17:32

AUTORE:
un sangiulianese

Purtroppo, dopo gli striscioni razzisti al cancello, l’ex ospedale di Calambrone è stato oggetto di atti di vandalismo.

Chi pagherà? Non chi ha soffiato sul fuoco (Confcommercio e Pdl).

A causa di queste pressioni i migranti attesi a Calambrone sono stati spostati nelle strutture della Piaggerta a San Rossore nel Comune di San Giuliano. Non è stata una bella trovata quella di cedere a pressioni di questo tipo.

Il piano di accoglienza messo della Regione Toscana deve essere attuato. E i lavori all'ex ospedale di Calambrone devono essere fatti al più presto, perché la struttura della Piaggerta è stata appena ristrutturata per il turismo sociale e attività per disabili e anziani. Per questo interesse collettivo ritengo sia più vantaggioso ritornare al progetto di accoglienza dei migranti a Calambrone.

3/4/2011 - 20:40

AUTORE:
Rosso Tanfucio

...scoprirai cose gradevoli (per noi compagni)

3/4/2011 - 20:00

AUTORE:
un compagno di rifondazione

Non l'ho ancora letto ma ho visto le foto e quella con falce martello e papavero rosso mi garba da morì. Ma chi l'ha fatta?