Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
ci inviano questa notizia con preghiera di pubblicazione, che accettiamo con sentimento di stupore.
Strage di api a S.Alessandro
IL “CANTICO” DELLE CREATURE
3 Aprile, domenica di fiera a Vecchiano.
Un granello di amarezza si insinua nel clima animato della Fiera di Primavera. Sul sagrato e lungo il lato nord della chiesa pievania un gran numero di api, molte purtroppo ancora vive, giace a terra, con un triste effetto di “fiorita”, ancora brulicante per gli ultimi residui di vitalità. Spettacolo in contrasto non solo con l’ancora incerta primavera, ma anche con la necessità, sempre più presente, di una consapevole interazione con l’ambiente, per cui anche in fiera si dà ampio spazio a biodiversità e problematiche ecologiche, in continuità con una tradizione “nata contadina”, che oggi cerca nuove modalità.
In tempi di stragi di esseri umani, la strage delle api non può che essere un fatto marginale, ma merita un momento di riflessione. Non c’è bisogno di sottolineare le “virtù” di quegli insetti e la loro funzione nell’equilibrio della Natura. Innocui per l’uomo, se non disturbati, la medicina fornisce alle persone allergiche la necessaria protezione. Esistono metodi per liberarsene senza ricorrere allo sterminio.
E’ stato il parroco Don Renato ad esprimere durante la messa festiva il suo sentito rammarico “Tutti gli esseri viventi hanno diritto all’esistenza” , condiviso da molti paesani ed operatori della fiera.
Non è emerso tra i presenti il modus operandi dell’episodio.
Nel commentarlo Don Renato ha detto che erano 14 anni che sulla parete dell’edificio sacro c’erano le api e che nessuno mai è stato punto. Ha poi ricordato i versi del poeta siciliano G. Meli: “Dimmi dimmi, apuzza nica/ unni vai cussì matinu?”.
Ora semo siuri che quell’ape un anderanno più in nissun posto!