Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Una giornata che al mattino stentava a divenire solare come le previsioni, controllate da ognuno, avevano preannunciato.
In programma, per quella domenica c’era una gita. Ci era piaciuto chiamarla così.
La meta era la visita a quella che è un’azienda produttrice di cereali, fornitore di quelli che sono alcuni gruppi di acquisto solidali della zona, detti GAS, di uno dei quali noi gitanti facciamo parte, fornitore anche di quelli che sono alcuni panifici che offrono prodotti di derivazione, cosiddetta, biologica.
Destinazione geografica, la verde e collinare campagna pisana. Tempo di viaggio circa un ora e mezza.
Ore 13.30 appuntamento, ma non si parte. Come succede in queste cordate, si ritarda sempre un po’. Si fanno i gruppi per far si che il numero delle auto non sia poi così eccessivo.
Finalmente il serpentone si muove e tutti dietro al capofila, colui che conosce già la strada.
Due fermate. Si “raccattano”, alcuni che hanno preferito per loro comodità farsi trovare lungo il percorso.
Si attraversa la prima periferia cittadina, ci si immette in una strada che ci farà diminuire il tempo di percorrenza.
Alla deviazione stabilita il serpentone smette di transitare sull’asfalto statale ed il viaggio prosegue su strade che ci porteranno in paradiso, ma non un paradiso azzurro come in primis ti viene di immaginare, ma un paradiso verde fatto di colline verdi, alberi solitari, casolari ristrutturati, semiristrutturati, casolari abbandonati, animali al pascolo.
Si arriva.
Un’abitazione in una posizione da sogno, circondata da un prato cosparso di margherite, con una vista che per alcuni è il mondo, per altri è il niente, ma un niente che equivale al tutto.
Un prato diventa il primo bivacco dove si inizia a prendere maggior confidenza tra noi, nonostante ci conosciamo tutti. Ma lì tutto sembra diverso. In quel luogo, in quella gita abbiamo voglia di conoscerci in maniera diversa.
I pensieri sono comuni:
- vorrei viver qui…..
- abbandoniamo la vita frenetica….
- inventiamoci qualcosa per vivere a diretto contatto con la natura….
…ed altri commenti che ci accompagnano anche lungo il tragitto, rigorosamente fatto a piedi sotto un sole splendente, avente come guida il proprietario, Rosario, che ci porterà a visitare il magazzino di stoccaggio dei cereali ed il nuovo mulino, terminato da poco, per la trasformazione di questi in farine.
Un’opera di ingegno che solo Iddio sa a quanti ha dato la possibilità di poter inventare e mettere a punto una cosa del genere.
C’è chi non manca di immortalare il tutto con moderne macchine fotografiche o cineprese minuscole mescolando così il sacro col profano, la tecnologia affretta tempi con una natura che sembra aver fermato il tempo. Due asini in un recinto vicino pascolano non curanti di noi.
Attenzione, poi disattenzione, poi voglia di non staccare mai gli occhi da quanto ci circonda. Seduti al sole.
Il ritorno verso il casolare.
E' stata previsto di dedicare del tempo a degli acquisti di alcuni prodotti di produzione dell’azienda agricola.
L’attesa del proprio turno viene ingannata con un altro bivacco su un altro prato.
Tra una chiacchera e l’altra la fame ci prende di sorpresa e ci si rende conto che forse era meglio portarsi una merenda.
Nessuno ha pensato a questo.
Non abbiamo pensato ad organizzare un qualcosa dove ognuno avrebbe potuto portare qualcosina......
Ma ecco che, come si dice, arriva la manna dal cielo.
Un’ombra si avvicina al cerchio umano e deposita al centro una vassoio di stagnola pieno di biscotti, rotondi, biondi, profumati.
E' Alba, la pseudo mamma di tutti noi bambini affamati. Ha pensato lei a portarci la merenda.
Il gesto che segue è un avventarsi comune sui biscotti che in poco tempo da cumulo che erano divengono unico strato steso sul fondo del vassoio. Alla fine quel che rimane è un solo tovagliolo umidiccio da buttare via.
“Grande Alba, proprio buoni i tuoi biscotti”. Una voce mesta ringrazia, ma è seguita poi da tutti e questa volta a gran voce.
Ora, con la pancia accontenta, ognuno, a turno si avvia a vedere cosa si può comprare per portare a casa un ricordo anche materiale di questa bellissima giornata passata insieme.
Comunque Alba ci ha detto che i biscotti li ha fatti così….
500 gr di farina
200 gr di zucchero
200 gr di vin santo
200 gr di olio
1 bustina di lievito
pinoli
uva passa
Si formano poi con un cucchiaio dei piccoli cumuli, da porre, un po’ distanziati, su di un vassoio da forno e via in cottura!