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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
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IRISTRIS

12/4/2011 - 8:43


e tre lavori congiunti!

 

La Leggenda

 

Un primo vero tris si nota nell'IRIS.
Fiore simmetrico, la sua struttura è il tre: tre i petali interni eretti, tre i petali esterni ricadenti.

Narra una leggenda che Luigi VII, vedendo dopo una battaglia vittoriosa degli iris fioriti in un campo, decise di farne l’emblema del suo regno.

Fu chiamato fleur-de-Louis per essere poi confuso, a causa della somiglianza delle due parole, con il fleur-de lis, il fiore del giglio: sicché nel Medioevo si cominciò a considerare come fiore-simbolo della monarchia francese non l’iris, ma il giglio.

Lo stesso errore si è commesso con l’emblema di Firenze dove tuttavia ogni anno, sotto il piazzale Michelangelo, viene aperto al pubblico il giardino dell’iris: ve ne fioriscono vari tipi e di tutti i colori. E che l’iris sia l’autentico fiore della città medicea lo attesta anche il suo nome botanico : Iris florentina.

Dai Romani proviene l’altro suo appellativo, gladiolo, per la forma allungata delle foglie, simili a un gladius, ossia a una spada.

In italiano è detto giaggiolo.

Iris si chiamava anche la messaggera degli dei, figlia di Taumante ed Elettra: scendeva dal cielo lungo l’arcobaleno, che da lei prendeva il nome.

 

La Bellezza

 

In Europa ci sono circa 300 specie di orchidee ed in Italia 150, tutte piante con apparati radicali ipogei, distribuite con maggiore abbondanza nei prati aridi, colline brulle nel nostro caso.

Le Orchidee sono piante affascinanti e per molti versi complicate per chi non è esperto della materia sia per le varie strategie ed i vari adattamenti morfologici che le diverse specie scelgono, sia per la presenza di ibridi che ne rendono difficile la classificazione. Sono anche piante molto delicate la cui presenza è indice di salubrità e buono stato di conservazione dell'ambiente che le ospita dal momento che ogni orchidea per germinare ha bisogno di simbiosi radicali con determinati funghi, impiega anche diversi anni per fiorire ed affida il suo successo riproduttivo a determinati insetti impollinatori. E' questa la ragione della loro protezione rigorosa da parte degli organi competenti, ed è questo che fa sempre esultare gli amanti di orchidee quando possono vederne molte assieme nel loro ambiente naturale.

Serapias (L., 1753) è un genere di piante della famiglia delle Orchidaceae. Il nome del genere deriva da Serapis, dio egizio della fertilità, al quale sembra fossero dedicate queste piante per le ritenute proprietà afrodisiache dei loro tuberi.

Sono d'aspetto inconfondibile rispetto alle altre orchidee, soprattutto per il prominente cappuccio ed il pendulo labello diviso da una strozzatura in due parti. All'interno del genere non sempre le varie specie sono facilmente determinabili: un carattere distintivo a volte importante è dato dalla forma dei calli basali del labello. Si tratta di un genere tipicamente mediterraneo (anche se probabilmente l'area d'origine è da ricercarsi più ad oriente).

La sistemazione tassonomica di questo genere è piuttosto controversa per la sovrapposizione d'areali, la presenza d'ibridi, le numerose forme di transizione e la variabilità morfologica.

Un'affascinante ipotesi è rappresentata dal meccanismo di richiamo dei pronubi, che, in mancanza del nettare, sarebbe - oltre al profumo e al colore - l'aspetto accogliente "a nido" o "a rifugio" del cappuccio formato dai tepali: sembra addirittura che al suo interno ne siano stati trovati alcuni profondamente addormentati! (DELFORGE e TYTECA, 1984). A conferma di ciò, da recenti osservazioni è emerso che la temperatura all'interno del casco tepalico supera di 1-2° quella esterna.   

 

La Medicina

 

Proprietà e Rimedi dell'Erba Roberta (geranium robertianum)

L'intera pianta contiene una sostanza amara, la geranina, un olio essenziale che conferisce il tipico odore, e notevoli quantità di tannino che ne determinano l'azione astringente. Con uso interno ha quindi proprietà astringenti, diuretiche, fluidificanti del sangue e lievemente ipoglicemizzanti.

Si utilizza in caso di diarrea, edemi (ritenzione di liquidi) e come integratore nelle diete dei diabetici. Oggi la si utilizza soprattutto per uso esterno, per le sue proprietà astringenti e cicatrizzanti, in caso di:

Affezioni oculari: irritazione, cisposi, congiuntivite

Affezioni della bocca: stomatiti, faringiti, gengiviti.

Eruzioni cutanee: herpes, eczemi, infezioni della pelle. 

 

Preparazione ed uso interno:  

Decotti: 20 gr di pianta per 1 litro di acqua. Se ne assumono da 3 a 4 tazze al giorno..

Essenza: la dose media è 2-4 gocce , 3 volte al giorno.

 

Preparazione ed uso esterno:

Lavaggi Oculari e sciacqui orali con un decotto di 40 gr di pianta per 1 litro di acqua.

Impacchi: con decotto nelle stesse dosi proporzioni dei lavaggi (40 gr per litro).

 

...ma questi tre non sono il vero TRIS accennato all'inizio!

 

non è nemmeno il numero dei fiori

e neppure i modo di presentazione!

 

Primo asso del TRIS è Ombretta Bandini che ha scattato le foto,

secondo la Voce che da questi spazi,

...e terzo mi ci metto io...

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