none_o

Tornano, dopo la pausa estiva, i racconti storici di Franco Gabbani.
Un articolo, come per altri in precedenza, legato interamente  alle vicende personali di una persona dell'epoca, una donna che ha vissuto intensamente una vita, ragionevolmente lunga, che potremmo definire di ribellione al ruolo che ai tempi si riconosceva alle donne, in aperta opposizione ai vincoli, alle scelte e al giudizio che la società di allora le riservava. 

. . . i bidoni maanche i bagni chimici li trovo sulla .....
Troppe chiacchere per i mi gusti. I bidoni ci sono .....
. . . al mondo intero; però faccio notare che i bidoncini .....
nelle mie lunghe camminate sulla spiaggia ho visto .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Emanuele Cerullo
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dal Wueb
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Quest'aria frescolina allieta,
desta
gìà da quando si traffica in cucina
con la moka, primiero pensiero
dopo la sveglia mattutina
Con queste .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
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In risposta a: Una bella riflessione del 21/8/2018 - 17:24
Concordo
AUTORE: Citt2
email: -

21/8/2018 - 18:47

Una lucida analisi dei mali della sinistra, di tutta la sinistra perchè anche chi è a sinistra del PD non brilla per autocritica e iniziative.
Ma il problema principale è il Partito Democratico, arroccato ormai su posizioni di difesa assurde, incapace ancora di affrontare i veri problemi delle sconfitte elettorali, prima piccole (comuni, regioni) poi sempre più grandi (referendum, politiche)
in assenza di qualsiasi vera discussione e autocritica sul declino evidente. Sempre all'attacco col segretario su quanto di buono era stato fatto, su quanto il popolo non aveva capito, su quanti ingiusti ostacoli trovava nel suo stesso partito.
Ora alla supponenza, sacceria, arroganza, alla prepotenza di essere sempre il capo "e ve la farò vedere io", si aggiunge la codardia, la fuga. Una specie di ritirata strategica dove ci si ritira ma continuando a fare critiche esterne senza mai volgere lo sguardo al proprio interno.
Ora essere del PD è diventato quasi una vergogna e ci si trincea su liste civiche dove il simbolo del partito diventa sempre più piccolo.
Eppure ci sono ancora sindaci generosi che sanno affrontare i problemi, anche le contestazioni, con coraggio e umiltà.
Sindaci ancora amati e rivotati dai propri cittadini. Bisognerebbe partire da loro e sfoltire i tanti saliti su un carro che oramai sta perdendo pezzi e presto si fermerà su un lato della strada e tutti saranno costretti a scendere. Una sconfitta non solo per loro ma per tutto il paese-
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In risposta a: del
Una bella riflessione
AUTORE: Plinio
email: -

21/8/2018 - 17:24

A tutti i frequentatori del forum che pongono le loro opinioni in questo spazio propongo una lettura attenta e non viziata da pregiudizi ideologici del bell'articolo di Nadia Urbinati sulla Repubblica di oggi, poi ognuno può restare sulle proprie posizioni, ma una riflessione seria non fa mai male.

PECCATI DELLA SINISTRA SENZA POPOLO
I fischi al Pd durante i funerali di Genova sono frutto dello scollamento con gli elettori da parte di un partito presuntuoso e saccente
DI NADIA URBINATI

*
C'è ancora chi si stupisce, dentro il recinto del centrosinistra, di quanto invisi siano i suoi uomini e le sue donne al "popolo" che sta fuori, che guarda, che commenta e che giudica: che ha in mano il potere oggi più temuto, quello dell'audience. Un popolo in funzione giudicante, pollice alto/pollice verso, fa paura. E la reazione alla paura denota il carattere. Chi teme i fischi sta a casa: questo è avvenuto ai funerali di Stato delle vittime per il crollo del viadotto di Genova. La sinistra assente. Maurizio Martina lasciato solo. Questa diserzione è un'immagine pietosa della mancanza di leadership, che è mancanza di carattere. Ed è la conferma di una delle numerose ragioni che stanno all'origine del disprezzo largo, dell'odio perfino, nei confronti del Pd.

La politica si basa sull'opinione, che non fa sconti. Come non ne fa il voto. Il persistente stupore che a sinistra si avverte per questa contrarietà è segno di una radicale incapacità a comprendere. Come chi nel Pd ancora sostiene che gli elettori "hanno sbagliato" a votare (il 4 dicembre e poi il 4 marzo). Ma nella gara democratica sbaglia chi perde. Invece si persiste in una irrealistica astrattezza nel rifiutare la realtà. Nel frattempo, gli italiani che hanno sbagliato fischiano. Come tra i due tronconi del viadotto Morandi spezzato, tra la sinistra e gli italiani c'è un baratro.

Peppe Provenzano, in un commento postato sulla sua pagina di Facebook, scrive che si deve avere il coraggio di cambiare persone e sigle, programmi e messaggi. Per ripartire occorre però liberarsi della zavorra che affonda la nave: quei vizi etico-politici che sono, oggi, alla base dell'antipatia del popolo. Un vizio è la saccenteria, quell'immagine fastidiosa di una sinistra che tutto capisce. Viene da lontano, quando la filosofia della storia dava la certezza della comprensione dei processi. Ma allora c'era buona fede: si credeva. Oggi, il mito è morto ma quell'atteggiamento è rimasto e genera un insopportabile e giustificato fastidio.

Con quale autorità chi è di sinistra può dire di stare più vicino al vero degli altri? Un altro vizio, conseguente a questo, è la presunzione di competenza. Che aveva una ragione d'essere (forse) ieri, ma non oggi: alla prova dei fatti, i suoi leader e ministri hanno mostrato di essere non sempre capaci e le loro decisioni non sempre buone. Eppure, resta l'attitudine di aristocratica supponenza di chi crede di essere comunque dalla parte giusta. Questo genera frustrazione in chi è ancora di sinistra e risentimento in chi lo era. Genera disprezzo in tutti gli altri, che sono sempre più numerosi.

Scriveva Albert O. Hirschman che non c'è peggior categoria di politici di coloro che credono di sapere sempre come stanno le cose, senza bisogno di confrontarsi con chi non la pensa come loro poiché, oltre ad aver la mente chiusa al dubbio e all'apprendimento, hanno la supponenza di chi non ha nulla da imparare. Il popolo che fischia dovrebbe essere come un libro di testo; per aprirlo e leggerlo occorre una disposizione basilare di umiltà, poiché ha più di una ragione per essere così critico. La sinistra al governo non ha mantenuto molte delle sue promesse: non ha sempre operato per la giustizia sociale; non ha ridato forza al pubblico; non è stata sempre dalla parte dei lavoratori e del lavoro; non ha sempre avuto leader capaci, amati e lungimiranti; ha tentennato sui principi e spesso li ha traditi.

Questi sono alcuni degli "errori" dai quali partire. Con umiltà e accettando il principio di realtà.
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In risposta a: del
Rieccoli....?
AUTORE: democratico
email: -

21/8/2018 - 14:05

1) Resto ancora in sincera e democratica attesa che qualcuno della S-I-N-I-S-T-R-A mi esponga su questo forum le motivazioni e/o le possibili riforme con le quali il governo a maggioranza PD 2013-2018 e con l’alleato di destra-centro, nel rispetto dei Parametri UE, avrebbe dovuto o potuto fare e non ha realizzato?
2) Quali decreti o riforme realizzate da quel governo si possono considerare di Sinistra?
3) Con quale alleato di Sinistra, il PD, con una forte maggioranza alla Camera e in minoranza al Senato avrebbe potuto garantire la governabilità nel quinquennio precedente?

In ogni caso resto sempre della stessa opinione: la vera autocritica l’ha esposta Matteo Renzi al primo intervento, all’ultima assemblea del PD. Gli errori sono stati ben elencati, mentre gli oppositori erano anche a Sinistra! Si quelli del NO al referendum costituzionale. Gli oppositori al governo Renzi - Gentiloni erano anche a Sinistra.

Così come avvenne in Germania durante la repubblica di Waimar, conseguente alla crisi economica del 1929, la caduta della democrazia e l’avanzata del Nazional-Socialismo. Posso citare anche il contributo del “comunista” Stalin. Il divieto all'unione delle Sinistre Tedesche ne decretò il fallimento. La mancata alleanza dei comunisti tedeschi con i Socialdemocratici (1932-33) fu determinante per le successive vittorie elettorali di Hitler.
La storia democratica in Italia di quel periodo storico, ha percorso lo stesso destino, un decennio prima con l’avvento del fascismo.

Chi continua a rivendicare il mancato ascolto da parte del PD alle classi disagiate del paese racconta una falsa verità. La prova del nove?: Chi ha vinto le elezioni non le ha vinte solo perché ha ascoltato l’elettorato del disagio e poi ne ha fatto in campagna elettorale un progetto sostenibile umanamente ed economicamente, vicino ai valori della Sinistra, ma ha cavalcato il disagio di molti strati dell’elettorato, causati dalla crisi economica e sociale post 2011.
In quel programma di Sinistra a 5Stelle c’erano solo le promesse irrealizzabili, mentre oggi i giallo-verdi con il sottofondo vagneriano de “La Cavalcata delle Valchirie” è in marcia, per ora non ancora “al passo d’oca”.
Ci sono da superare alcuni baluardi democratici: il presidente della Repubblica, il Presidenti delle Camere, e direi anche un Presidente del Consiglio; al momento lo posso solo rispettare, ma per ora appare più un ventriloquo dei due vicepresidenti. Vedremo se avrà un risveglio democratico-liberale. Mentre la CGIL è sempre in attesa del programma economico del Governo per il 2019 per provare ad opporsi senza sporcarsi troppo le mani con i nuovi iscritti.
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In risposta a: Caro LdB.... del 20/8/2018 - 22:06
continui a non capire
AUTORE: LdB..
email: -

20/8/2018 - 22:25

S-I-N-I-S-T-R-A, di questo sto parlando. Del tuo partito non mi interessa nulla già dal 2013. Ma finchè dite che siete parte della Sx. italiana è ovvio che uno vi tira in ballo, anche perchè mica tutti in quel partito la pensano come te
----------------  RISPONDI





In risposta a: secondo me... del 20/8/2018 - 21:51
Caro LdB....
AUTORE: BdB - Elettore del PD
email: -

20/8/2018 - 22:06

...se dai del voi a noi del Partito Democratico, vuol dire che voi di LeU e nello specifico nell'articolo di Lucia Annunziata si vede anche la foto di Camusso.
Ergo, voi ex del mio partito; Camusso, Annunziata ed LdB che avete fatto campagna contro il PD in favore di LeU che poi avete votato; ora cosa vi intrufolate a fare in altro partito?
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In risposta a: Si-si.... del 20/8/2018 - 20:22
secondo me...
AUTORE: LdB..
email: -

20/8/2018 - 21:51

...caro OSS1, non sai leggere. Se parlo di Sin. Italiana, intendo tutta la Sx. Ma siccome nel tuo partito soffrite della sindrome del Capo, è ovvio che ragionate attraverso la sua testa. Ad oggi, onestamente, nel Pd avete fatto un' analisi attenta della sconfitta ? No, vi siete, come dice la Annunziata, ritirati sul fiume ad aspettare il cadavere. Passerà ?
Perfino Leu nel suo piccolo l' ha fatta, ed è catastrofica. La base del Pd la sta ancora aspettando...
----------------  RISPONDI





In risposta a: I mali del PD del 20/8/2018 - 9:08
Asfissia
AUTORE: Enzo
email: -

20/8/2018 - 21:47

Cara dr Annunziata no, la sua ricetta odora di antico (con questo non voglio dire che ciò che è passato sia tutto da buttare). Nel suo "sfogo appassionato" ci sono ancora le richieste di ordalie contro chi ha osato dissentire, ci sono le vecchie autocrocefissioni di stampo confessionale e tutto l'armamentario che ha condotto il PCI prima e il PD poi all'asfissia. Una asfissia che solo Renzi, bontà sua, ha tentato di curare ma i pazienti non hanno ritenuto di collaborare e si sono aggregati o hanno sostenuto gli stregoni. e qui veniamo all'oggi. non è andando a prendere sberleffi e ingiurie che si affondano le mani e la testa in questa nuova carne viva plasmata in parte sulle fakes e sui social in parte sulle chiacchiere da bar. Proprio no. il fai da te (anche generoso) dei tempi andati sarebbe controproducente e sentiremmo dire che il PD vuol provocare, vuole prendersi la scena, oppure assisteremmo a risse (ne è prova l'odierna vicenda dalla bravissima Anna Ascani). Qui occorre metodo NUOVO. Sistematico studio della realtà odierna, stesura di una stratega ampia e uso anche disinvolto ma soprattutto massiccio delle nuove tecniche comunicative con l'ausilio di tecnici specializzati. Questo se si vuole avere un ruolo autonomo e posizionarsi in alto.
Con simpatia
----------------  RISPONDI





In risposta a: A mio... del 20/8/2018 - 19:52
Si-si....
AUTORE: Osservatore 1
email: -

20/8/2018 - 20:22

...vallo a dire a Mario Capanna che gli sembran pochi 4500 euro al mese di pensione e...l'ho sentito tempo fa alla mia TV e diceva: ma mi volete ridurre alla fame se riducete i vitalizi come sostiene Matteo Richetti del PD?

...e Malcom Occhetto che non trova lavoro perchè dice su' pà: con il cognome che porta...è escluso da tutti i concorsi perché sembrerebbe nepotismo.

Occhetto Achille 5300 euro di pensione, Aureliana Alberici (su' mà deputata per due legislature) euro 3500 di pensione ed il povero Malcom è "costrinto" ad andare in barca al fianco di D'Alema Massimo 9300 euri spiccioli ogni mese.
Quindi, trovami la differenza fra maritti e mancini, poi "melo" spieghi 'ndov'è!
----------------  RISPONDI





In risposta a: I mali del PD del 20/8/2018 - 9:08
A mio...
AUTORE: LdB..
email: -

20/8/2018 - 19:52

..modesto parere i mali del Pd, ma in genere della Sinistra Italiana, è giustamente racchiuso nella metafora dei vagoni del treno. Decenni fa è iniziato lo scollamento fra la cosiddetta base e i vertici dei partiti di sx; oggi, ma mi sa anche in futuro, ne raccogliamo/remo i frutti, amari purtroppo.
Urge tornare tra il popolo, il populismo si sconfigge anche così...
----------------  RISPONDI





In risposta a: Eh no... del 20/8/2018 - 15:19
Constatazione
AUTORE: Plinio
email: -

20/8/2018 - 19:11

Condivido quanto scritto da pg,se nel Pd, e anche da chi scrive per conto del Pd, non si arriva a capire il senso di quanto espresso dall'Annunziata, ma si continua solo a fomentare odio verso ex compagni di partito senza tentare una seria analisi critica di come si è mossa la sinistra e in particolare il Pd negli ultimi anni la partita non solo è persa, ma archiviata per qualche decennio.
----------------  RISPONDI





In risposta a: I mali del PD del 20/8/2018 - 9:08
Conigliere e pollai
AUTORE: Marta
email: -

20/8/2018 - 18:59

Che coraggio Annunziata! Dopo aver contribuito per anni ad alimentare il pollaio giornalistico televisivo anti-PD, facendo ogni sforzo per demolire l'unico partito in grado di esprimere un progetto politico RAZIONALE per questo paese, facendo da cassa di risonanza ai 5s e ai patetici fuoriusciti di LeU. Dopo tutto questo, invece di andare a nasconderti per un po', pretendi ancora di pontificare, spiegando ai dirigenti PD, travolti da un'ondata di irrazionalità fascistoide, che dovrebbero esporsi non a un dibattito politico democratico ma alla gogna della pubblica piazza istigata dai vari populisti di turno, alcuni dei quali al governo.
Questo paese è ormai economicamente e politicamente sull'orlo del baratro. Sono i responsabili di questa situazione che dovresti criticare, non i loro avversari politici!
----------------  RISPONDI





In risposta a: Eh si.... del 20/8/2018 - 10:37
Eh no...
AUTORE: P.G_
email: -

20/8/2018 - 15:19

La seconda parte, aggiunta, dal fedele BB è pura opinione e va naturalmente rispettata, anche se non condivisa.
E' la prima che non mi sembra corretta ed è, in fondo, un'altra grave pecca dei sostenitori del Magnifico: quella che ognuno prenda posizione in base al proprio tornaconto personale. Vale per Bersani per garantirsi un posto in Parlamento, per D'Alema che aspirava ad un posto europeo ed ora anche per Mieli e l'Annunziata che speravano in chissacchè.
Non si prende in considerazione che si possa agire e pensare per libera opinione, per gli interessi generali del paese e degli ultimi vagoni del treno.
Se invece si volessero guardare in una tale prospettiva bisognerebbe volgere lo sguardo ai tanti politici saliti sul carro renziano, non pochi e molto fedeli.
Si continua a non voler fare una seria autocritica e il partito sembra condannato a scomparire. Forse cambierà nome, ulteriore prova di mancanza di coraggio e forse anche di idee.
----------------  RISPONDI





In risposta a: I mali del PD del 20/8/2018 - 9:08
Eh si....
AUTORE: BdB - Elettore del Partito Democratico
email: -

20/8/2018 - 10:37

Lucia Annunziata come Paolo Mieli si aspettavano promozioni, direttore di rete/ presidenza RAI dal governo Renzi e quindi han fatto come D'Alema quando si è visto sorpassare da una "sconosciuta" Mogherini ed allora foo.
Cosi come la figliola di Berlinguer che credeva di essere conduttrice/ direttore a vita del TG 3 e...allora foo a rifarsi dal no al referendum seguendo suo marito e non il partito di appartenenza.
Poi a tempo debito con il computer fisso leggerò il link che con il cell non me lo apre e...potrei cambiare anche la mia opinione, ma conosco le mie mascherine; " loroli" non fanno niente per niente, son professionisti come Ronaldo o Bonucci, vanno a giocare dove gli convien di più e la maglietta si cambia e via...vero Travaglio? Grillo era senza un giornale e..zacchete..enomacche etanto io dormo disse quello che si levo' a mezzogiorno per mangiare.

Piesse, letto il link e non cambio l'idea precedente.
La Lucia summenzionata è contigua al pensiero di P_G.
Parlano loro per una mezzoretta senza che l'interlocutore possa dire ma...
Niente per punto preso come avviene per gli ex fumatori o per tutti i maschi divorziati: ormai è maiala e quindi senza rispetto anche per il nuovo compagno "della maiala decretata".

Prima si stradice per cielo et mare che Renzi deve sparire e poi lo si giudica male se lui ed Orfini ed altri di cui mi passa ancora fidare dei miei dirigenti PD, non vanno a Genova a prendersi i pomodori in faccia da quella feccia organizzata.
Almirante ai funerali di Berlinguer non fu fischiato; mentre il vigliacco di Bettino Craxi disse che non fischiò Berlinguer al congresso PSI sol perchè non sapeva fischiare e quel fatto li per il mio povero amico e segretario del mio PCI lo segnò quasi a morte.
Pietà l'è morta! ora si vuole vedere il sangue subito e con processi sommari il nostro governo vuol distruggere il terzo potere dello stato; la Magistratura inquirente.
Il fascismo non si presenterà più con olio di ricino, la nuove guerre si fanno sul web, si abolisce il bonus cultura per così manovrare al meglio le fitte schiere di sciabordati che come lavoro oltre vendere le bibite negli stadi o nei cinema come faceva Bubo di Pontasserchio, ora si stravolgono non a proprio piacimento tutte "le cose" ma per prendere la mancia dai nuovi padroni ed in fondo pur di non morir di fame quei pillaccheroni, vendono oltre la loro madre, anche la loro anima.

Ora e sempre Resistenza!
Passato l'altro Matteo come passò Benito, poi si ricontano i pippoli e "vederemo" se i nuovi Ferruccio Parri incontaminati dalle sporche facke di questi tempi buiorosi ci libereranno dai pennivendoli e dai servi del solito potere.
...ci sarà pure qualche Italiano/europeo/cittadino del mondo che tornerà a spezzare queste catene dell'assurdo dove chi ha ben governato (riconosciuta da Obama, Merkel Trudot, Macron ) risollevato da una tremenda crisi mondiale "maanche" procurata dai governi Berlusconi-Lega e da Monti- Fornero ed ora ricoperta dal vomito giallo-verde che aumenta a dismisura come un terribile blob che vuole cancellare anche il gioco democratico composto da maggioranze e minoranze,; per arrivare dove? da Erdogan, da Maduro o più "felicemente" da Kim Jon 1 che da solo minaccia la vita "anche"di tutte le sottellere del globo terrestre

Piesse bis; Linda Giuva, moglie del "Massimo" pare che abbia intestato a se tutti i beni del PD compreso il lasciti del PCI . Case del Poplo, Fondazioni ed i nuovi 4 milioni di euro annuali del 2x1000 e quindi gliex sono tutti interrssati al che noi del PD si sgomberi il campo e si lasci "ilmalloppo" ai vecchi padroni della ditta.
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
I mali del PD
AUTORE: P.G_
email: -

20/8/2018 - 9:08

Vorrei segnalare, amici lettori, questo bellissimo articolo di Lucia Annunziata sui mali del Partito Democratico. La sua è critica amara perchè viene, come essa stessa confessa, da elettrice dello stesso partito.
Ne riporto solo un piccolo stralcio

"Globalizzazione, tecnologia – lo ripeto qui solo per forma – hanno cambiato il mondo e tutti noi. Ai meravigliosi balzi in avanti di cui oggi godiamo i vantaggi, è corrisposta la distruzione delle classi sociali come le conoscevamo. Nel grande treno dello sviluppo i vagoni di testa hanno accelerato e i vagoni di coda si sono staccati per strada"

Ecco l'articolo completo
https://www.huffingtonpost.it/lucia-annunziata/conigli-2_a_23505049/?utm_hp_ref=it-homepage
----------------  RISPONDI





In risposta a: ?????? del 19/8/2018 - 11:14
Forone
AUTORE: Lettore assiduo
email: -

19/8/2018 - 21:03

Forone è la frazione meridionale del comune di Uzzano (PT), confinante con il comune di Chiesina Uzzanese.

Si dice anche in termini giornalistici: il tal giornale ha fatto un "forone" ma non è che ha fatto una frazione nel comune di Uzzano, no, ha solo non pubblicato la notizia del giorno e per un giornale che sia un giornale di informazione è cosa "abbastanzina" grave.
Se però si contesta a questo giornale "un forone" sarebbe da rispondere: no, ha fatto un tunnel che collegherebbe l'Italia al Messico.
Basta leggerlo e capiamo che la VdS è nel suo genere unico nel globo terrestre e quindi è inutile aspettarsi la conta dei terremoti giornalieri o la risultanza del colloquio Merkel-Putin.
Ma...
Scrisse un lettore:
a Rigoli, un treno ha sbattuto in un tir bloccato sul PL, la notizia era sulla Nazione e sul Tirreno e sulla VdS no!
Eh si, ci mancherebbe che questo giornale andasse a fare i ripassi (a spigare insomma).
Ricordo che risposi al lettore su Forum: lo hai saputo dalla Nazione e dal Tirreno e non ti basta?
Certo che in quel caso se la VdS pubblicava la stessa notizia copiata poteva anche incorrere nella non osservanza della riproduzione riservata ed incorrere in un ammenda, però il tutto si più fare quando i giornali cartacei han venduto e quindi il giorno dopo fare il copia/incolla o elaborare la notizia ad uso e consumo e gratis per tutti, e da li i lettori sbizzarrirsi con il Forum o cliccando il tastino RISPONDI e rispondere finché noia non sopraggiunge.

Le lettere al direttore sui cartacei riguardanti argomenti estivi, se va bene li pubblicano in ottobre inoltrato e..se scrivete a Repubblica esigono l'indirizzo mail quindi il "famoso" Ultimo lo avrebbe nel baghere sempre.

Ricordo i primi interventi della red della VdS; non era una linea editoriale, ma quasi! e sosteneva: essere piccoli in un mondo grande non serve a niente.
Essere grandi nel nostro "piccolo" per poi diventare "anche" egemoni in Cultura & Politica, intrattenimento e curiosità è l'obbiettivo! che poi da 312/321 visite giornaliere iniziali, si prefiggeva di arrivare ad 800 visite giornaliere, che erano le letture giornaliere di un giornale locale cartaceo.
Notizie dall'interno mi dicono che prima dell'estate e con le elezioni pisane, le visite mensili raggiunsero la cifra di 500mila e passa.
...non male!
Lunga vita a tutti noi e ne vedremo delle belle e...come disse YJ: se ti metti con questi caldi sotto l'ombrellone a tre metri dal ciglio del mare, passan tutte di li "le belle" anda e rianda!
----------------  RISPONDI





In risposta a: ?????? del 19/8/2018 - 11:14
Precisazione
AUTORE: Redazione VdS
email: -

19/8/2018 - 16:55

Cari lettori, temo non abbiate completamente capito lo spirito e le intenzioni di questo giornale.

Se nella Voce cercate la cronaca e commenti alle notizie nazionali avete sbagliato testata. Il giornale è nato per dare voce ai tanti cittadini comuni che hanno ben poche possibilità di poter far sentire la propria voce e anche, obbiettivo solo in parte raggiunto, quello di fornire opportunità di conoscenza della storia del nostro territorio.

Usi e costumi, personaggi e vicende di un passato recente che sembra dimenticato. Anche fornire un po' di cultura e di informazione nei limiti, evidenti, dei redattori volontari.

Qualcuno disse che siamo giornalisti dilettanti. Lo disse per denigrare ma noi lo abbiamo considerato un complimento. Non siamo retribuiti, non abbiamo dipendenti e usiamo parte del nostro tempo per aggiornare pagine e rubriche. Conosciamo i nostri limiti e, credo, li conoscano anche i nostri lettori, in fatto di tempestività e talvolta di imparzialità.

Ma il giornale vive dal 2007 con scarsi fondi e spesso poca riconoscenza, ma è ancora presente come punto di riferimento per tanti lettori. Serve anche un po' di comprensione e tenere presente che le nostre mancanze possono sempre essere rimediate inviando un post alla mail del giornale, diventando, così, parte attiva del giornale fornendo un proprio contributo.

Notazione personale.
Sono contento del post del Maini che, vedo, almeno continua a leggerci, ma avrei preferito al posto di un articolo polemico e di rimprovero un post commemorativo e di partecipazione al lutto che ci coinvolge tutti. Avrebbe fornito un servizio utile alla mancanza e avrebbe dimostrato quella comprensione che invece ci nega.
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
??????
AUTORE: giuseppe
email: -

19/8/2018 - 11:14

Trovare tempo e spazio per pubblicare "Absolute biginners" articolo del Times contro il governo italiano e non trovare uno spazio per pubblicare un miniarticolo di Repubblica sui morti di Genova tra i quali vi erano anche due ragazzi pisani non mi sembra corretto.
----------------  RISPONDI





In risposta a: Il senso dell'opportunità. del 18/8/2018 - 19:28
Questo personaggio, ...................
AUTORE: Ultimo
email: -

19/8/2018 - 10:44

............ conosciutissimo dai lettori della " Voce " si è sempre contraddistinto per il poco equilibrio in ogni suo intervento e per l'indottrinamento a senso unico ............. infatti i suoi interventi sono sempre stati monotematici e zeppi di odio. ...........L'impressione che ho di lui è quella di un perdente. .............. Ultimo
----------------  RISPONDI





In risposta a: che tristezza del 18/8/2018 - 14:04
Il senso dell'opportunità.
AUTORE: ***
email: -

18/8/2018 - 19:28

A leggere questo intervento del Maini viene da chiedersi: ma cosa passerà nella mente di quest'uomo? Leggendo come e cosa scrive non si può fare a meno di immaginare una persona che sia sempre in cerca di un pretesto qualsiasi (perché anche una strage come quella di Genova può essere un pretesto) per polemizzare, per rimproverare, per denigrare un giornale che disapprova, ma di cui però si serve.
Allora diciamo: cos'è meglio, avere riguardo per una tragedia e tacere per rispetto e discrezione, o servirsi della notizia per attaccare e screditare un piccolo giornale locale?
Sono sicuro che la redazione di questo giornale, come tutti i suoi lettori, sono intimamente partecipi di questa sciagura e dunque non c'era bisogno di nessun tipo di sciacallaggio.
Il fatto di Genova è già ampiamente trattato da tutti i media nazionali e mondiali: c'era bisogno che vi si associasse anche La Voce? Molta stampa locale non lo fa.
Se il Maini, dopo il suo autoimposto silenzio -di cui nessuno si è lamentato- ha voluto fare una rientrata con questi argomenti, credo non abbia riflettuto sul senso dell'opportunità fino al punto di pensare che non era il caso; che era meglio non farne di niente.
Infine sarebbe bene che non assimilasse fra loro tutte le tragedie: ognuna ha la sua storia.
----------------  RISPONDI





In risposta a: del
Absolute Beginners
AUTORE: Giuseppe Turani
email: -

18/8/2018 - 14:55

Il “Times” di Londra li ha definiti “absolute beginners”, principianti assoluti. Ma anche fanfaroni.
E si riferisce, naturalmente, alle mosse del governo italiano in merito alla vicenda del ponte Morandi di Genova. Il presidente Conte, come si sa, ha già avviato la procedura per la revoca delle concessioni (in tutta Italia, sembra, fuori i Benetton dalle autostrade). Senza attendere i risultati di alcuna inchiesta e l’accertamento delle relative responsabilità. Giustizia sommaria. Furfanti impiccati direttamente agli alberi dal popolo della Rete. La motivazione, dicono i nuovi sceriffi, sta nei morti del ponte Morandi: non serve altro, via la concessioni e i Benetton fuori dai piedi, per sempre.

1- In Rete, che è il regno degli idioti, molti urlano che vanno nazionalizzate subito le autostrade (richiesta partita anche da quel genio di Di Battista, che sta in Messico). Cosa facilissima da fare, visto che le autostrade sono già dello Stato. Sono solo date in concessione a privati, in molti casi, ma sono di proprietà pubblica: volendo si possono rinazionalizzare, forse basta un decreto di due righe, visto che sono già di intera proprietà pubblica.

2- Il giornale di Londra si occupa in particolare anche del Truce padano, cioè di Salvini i, e non è tenero: “"Ha sollecitato su Twitter di identificare i responsabili e consegnarli alla giustizia. La risposta poteva essere appropriata dopo un attacco terroristico, ma era chiaro che non era niente del genere". Salvini, cioè, voleva le manette subito. Qualcuno trascinato in carcere, magari in tempo per i telegiornali della sera, fa sempre bene alla propaganda.

3- Di Maio, invece, ha scritto di peggio: chi si oppone alla revoca della concessione dovrà passare sul mio cadavere. Con 39 morti ancora non sepolti forse non è stata la migliore battuta del mondo.

4- Ma qui si apre il capitolo più spinoso. Da un punto di vista legale e costituzionale, avviare un procedimento di revoca prima dell’accertamento di qualsiasi responsabilità è una follia. E infatti tutti, persino personalità eminenti vicino ai 5 stelle, hanno protestato. Da un punto di vista propagandistico, invece, la manovra è perfetta: ci sono i morti, la gente vuole giustizia, e c’è un governo che si avvia a distruggere i Benetton, già messi sulla pubblica gogna (in Rete e sui giornaletti amici).

5- In realtà, ci sono varie complicazioni. Intanto non è affatto sicuro che si possa arrivare alla revoca senza pagamento di una grossa penale (20 miliardi di euro) alla società Autostrade (che comunque si è già offerta di pagare tutti i danni e di ricostruire il ponte). Il contratto relativo (approvato da un governo Berlusconi con la partecipazione della Lega) va letto bene e con molta cura. Non è carta straccia.

Ma ci sono altri due aspetti che conviene segnalare.

1- Il primo riguarda gli investimenti esteri in Italia (da sempre sollecitati). E’ evidente che la presenza di un governo così sbrigativo, così desideroso di manette, farà passare a molti la voglia divenire qui a aprire impianti o a spendere dei soldi. Con un governo che strappa i contratti e che amministra la giustizia via tweet c’è poco da fidarsi. Absolute beginners, appunto.

2- Inoltre, il problema più urgente è rimettere a posto le cose a Genova. Purtroppo il ponte crollato era lo snodo per il turismo di tutta la riviera ligure e per il porto, che rischia di rimanere soffocato. E Autostrade, oggi, è l’unico soggetto in grado di porvi rimedio (lo Stato non ha i soldi e nemmeno le competenze): conveniva sventolare le manette davanti a chi può sistemare quell’orrendo incidente? Forse no.


3- Ma non è finita. Si revoca la concessione per tutte le autostrade italiane ai Benetton e poi che cosa si fa? Gestisce direttamente lo Stato, notoriamente pessimo gestore di qualsiasi cosa (vedi Alitalia, vedi Ilva, ecc.). Si ricorre a un gestore internazionale? Non facile da trovare, viste le premesse e la pessima stampa di tutto il mondo. Il “Times” e l’”Independent” sui mercati pesano ancora di più di qualche tweet di fanatico a 5 stelle.

Insomma, absolute beginners, e fanfaroni.

Che alla fine potrebbero anche costarci 20 miliardi di penale da pagare a Autostrade, in cambio del loro addio.

Da notare che in poco più di 60 giorni, questi hanno messo in mora l’Ilva, la Tav e la Tap. E adesso le autostrade. Forse riavremo anche i panettoni di Stato e saremo una piccola Bulgaria, con la nostra liretta e bruceremo i boschi perché il petrolio non ce lo venderà più nessuno (se non paghiamo in dollari o euro).
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In risposta a: del
che tristezza
AUTORE: Riccardo Maini sempre residente a MdA
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18/8/2018 - 14:04

Sono veramente rattristato e rammaricato che la redazione della Voce del Serchio abbia dato molto risalto alle commemorazioni dei caduti delle stragi nazifasciste commemorazioni che avverranno il prossimo 21 agosto, fra tre giorni, o alla spiaggia del parco naturale che punta alla piena accessibilità e non abbia tributato un doveroso omaggio alle 41 vittime di Genova, nemmeno nel giorno del lutto nazionale.
Evidentemente le sensibilità sono molto diverse e per questo provo un profondo disagio ed imbarazzo difronte a tali comportamenti.
Condividere il dolore di tutti gli italiani anzi di una parte degli italiani, visto l'indifferenza mostrata, sarebbe dovuto essere un dovere anzi un obbligo.
PS. Sono venuto meno al mio impegno di non intervenire più sulla VdS , ma tali eventi e comportamenti mi hanno fatto volontariamente violare la mia clausola, chiedo scusa.


Red VdS; se e quando i comuni della Valdiserchio od atre autorità o associazioni di cittadini vorranno veder pubblicato su questo giornale una loro nota dei tristi fatti di Genova, hanno solo da inviare e con il dovuto tempo perché il tutto sia copiato, poi tutti noi potremmo leggere le ragioni dei nostri rappresentanti eletti o nominati.
Per la VdS- red 2
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In risposta a: Menomale che Renzi c'è! del 17/8/2018 - 23:56
uguale
AUTORE: filettolino
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18/8/2018 - 12:02

Ma la canzoncina non diceva " meno male che Silvio c'è " ? E' anche vero che cambiando l' ordine dei fattori , il risultato non cambia.
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In risposta a: del
Una breve riflessione.
AUTORE: Piero
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18/8/2018 - 10:32

In un giorno di grande tristezza e commozione per le vittime di Genova, vorrei ricordare il grande senso di responsabilità dei Sindaci Angori e Di Maio che in tempi non sospetti, pur sfidando una certa impopolarità, hanno privilegiato e garantito la sicurezza dei tanti cittadini che utilizzano il ponte di Pontasserchio per i loro spostamenti.
Grazie Sindaci.
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In risposta a: Letto e postato del 18/8/2018 - 0:06
hmm...
AUTORE: Lettore di tutto un po
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18/8/2018 - 0:25

Se il prof. Barberis scrive sul Fatto Quotidiano del Direttor Travaglio, asservito ultimamente quasi in esclusiva alla 5* è chiaro che abbia un occhio di riguardo per il Ministro Toninelli...così tanto perchè il suo raccontino alla gatta potesse esser letto su quel giornale e copiato.
salute
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In risposta a: del
Letto e postato
AUTORE: Edoardo
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18/8/2018 - 0:06

IL CROLLO DEL PONTE SPIEGATO ALLA MIA GATTA.

Cara Entropia,

il ponte su cui sei passata anche tu, e su cui passava tutte le mattine, andando al lavoro, la tua adorata padrona, non c’è più; e non ci sono più tanti umani, padroni di gatte come te, che ci passavano continuamente pure loro. Tu che sei nata nelle buche di Roma, e che ti chiami così per la tua vocazione al disordine, forse non ti stupirai più di tanto. Gli umani invece fingono di stupirsi: anche se dell’usura del ponte si parlava dal secolo scorso. Sai cosa fanno gli umani quando fingono di stupirsi? Pontificano. Che qui, cara micia, non vuol dire costruire ponti – la prima cosa a cui pensare, quando ne cade uno – ma parlare parlare parlare: anche solo per far credere che tutto sia sotto controllo, anche se non è così.

Un signore di buona memoria, Pierfranco Pellizzetti, ha già raccontato la storia della Gronda, l’opera viaria che avrebbe permesso di bypassare il ponte e forse di allontanare nel tempo l’inevitabile collasso. Anch’io ricordo benissimo quando eravamo tutti contro: i Comitati no Gronda del Ponente per ovvie e persino rispettabili ragioni – in inglese si dice: «Non nel mio giardino» – altri per mera ideologia. Che in questo caso, cara gattaccia, significa quel modo di pensare umano, del tutto incomprensibile ai felini, per cui, ad esempio, tutte le grandi opere sono sospettate di servire solo ad arricchire qualche umano. Mentre il buon senso suggerirebbe calcoli costi/benefici: come ripete, ora, il ministro Danilo Toninelli.

Per la Gronda s’importò persino il modello francese del débat public: si convocano tutti gli interessati e si discute con loro. Queste cose – di cui gli umani sui libri non possono parlare male perché sono esempi di democrazia deliberativa o partecipativa, altra cosa inspiegabile a un gatto – funzionano forse in Francia. In Italia, e specialmente a Genova, città irrimediabilmente anarchica, refrattaria a ogni spirito pubblico, finiscono regolarmente a schifìo. Gli umani – non solo i genovesi: anche i politici venuti da fuori – preferiscono un altro sport: la ricerca dei responsabili, che quando le responsabilità sono tante e intricate si trasforma nella ricerca di capri espiatori.

Non ti racconterò, cara micia, la triste storia della sindaca Vincenzi, condannata in appello a cinque anni per un disastro simile, l’alluvione del Fereggiano. Prima che tu manifesti definitivamente la tua noia felina, vorrei dare anch’io un consiglio non richiesto, come fanno gli umani quando assistono ai lavori in corso. Le responsabilità penali e civili le accerterà la magistratura, come si dice: dai governanti, nazionali e locali, ci si aspetta altro. Ad esempio, che trattino con Autostrade sui risarcimenti e sulla ricostruzione, ma anche – perché le due cose non si escludono – che valutino se costa di più e prende più tempo far ricostruire il ponte ad Autostrade oppure stracciare la convenzione e affidare tutto allo Stato. Ma senza un filo d’ideologia, per favore, sennò la mia gatta non capisce.

Prof. Mauro Barberis, docente universitario
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