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AUTORE: Riccardo Maini sempre residente a MdA
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13/6/2018 - 15:38
Prima del voto delle amministrative pisane abbiamo letto tanti proclami di personaggi del PD sulla VdS, ora che le elezioni sono finite nessuno parla; nessun ringraziamento per l'aiuto ricevuto, la vergogna del risultato conseguito tacita i contendenti sconfitti.
Mi sembra ancora più strano vedere che nessuno dei vari analisti politici della VdS abbia espresso commenti riguardanti le votazioni pisane.
La carta stampata , le tastate on-line si sono sbizzarite in valutazioni che mi hanno lasciato molto allibito e perplesso.
Per tornaconto politico a sostegno di alcuni partiti politici si paragonano le pere con le mele, i fichi con le pesche, pur di non dispiacere a quel partito che indirettamente foraggia la testata e che ha fatto una figura mediocre.
Cosa voglio dire: un'analisi corretta ed obiettiva si fa confrontando dati omologhi, equivalenti.
A mio personale avviso si devono prendere in esame i risultati ottenuti dai vari partiti alle amministrative del 2013 e quelli del 2018, politiche ed europee sono un'altra cosa.
Ciccio Auletta è sceso dal 8,6% al 7,80%, i 5 Stelle dal 10,55% al 9,90%, Riformisti dal 4,99% al 2,89%, Paolo Ghezzi dal 7,06% al 3,76%, PD dal 38,68% al 23,62% , Lega è salita dallo 0,35% al 24,72%, Forza Italia dal 10,72% al 3,59%, Noi adesso Pis@-Fratelli d'Italia dal 9,98% al 4,70%. Poi abbiamo Antonio Veronese al 6,16%, Maria Chiara Zippel al 1,66% e Raffaele Latrofa al 6,63%.
Domanda rivolta agli analisti della VdS : Chi ha diritto di parlare e chi deve rimanere in silenzio?
RISPONDI
AUTORE: LdB..
email: -
13/6/2018 - 14:38
...e mele al massimo fai la macedonia. Il Job's act vale solo per impieghi a TI , per quelli TD vale il decreto Poletti, fino a 5 rinnovi in tre anni. E comunque certifica l'Istat la crescita occupazionale, non temere.
2.300 miliardi di euro sono in linea con i parametri UE ? Strano, pensavo che ridurre il debito volesse dire ridurlo, non aumentarlo.
Comunque grazie per il consiglio, avevo giusto in mente di fare i controlli della vista e dell'udito.
Bertrand Russell diceva di diffidare delle persone sicure di se, meglio le persone piene di dubbi.
P.s. se conosci, per caso eh, osservatore 1, gli puoi chiedere cosa sono le sorbe...
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AUTORE: Osservatore 1
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13/6/2018 - 13:56
...da aspettare che maturino anche i "giovani" Leonardi del B, ma con il tempo e con la paglia, dice che maturino anche le sorbe*....che poi anche se maturassero (?) (le sorbe) è un frutto ritenuto insulso dai/nei mercati e avulso dai consumatori, quindi il mondo nostro continuerebbe il ciclo normale; anche senza le sorbole del loro Libero&Uguale mondicino-ino-ino.
*Il Sorbo domestico è un frutto antico, ottimo per gustose marmellate. Inoltre viene usato come astringente
Il sorbo, coltivato sia come albero ornamentale che come albero da frutto, il è un albero originario dell´Europa meridionale e anche in Italia lo si può trovare allo stato selvatico, nei boschi montani di latifoglie, sotto gli 800 m. E’ incredibilmente poco usato nei giardini, nonostante sia una pianta molto bella, che fa fiori e frutti decorativi ed ha foglie aggraziate che in autunno si colorano di calde sfumature giallo dorate, ramate e rosa. Inoltre resiste bene alla siccità e al caldo.
LE SORBE NELLA STORIA
Le testimonianze dell’uso del sorbo sono molto antiche: le prime risalgono al 400 a.C. in Grecia; i Romani lo fecero conoscere al resto dell’Europa. Virgilio, nelle Georgiche (III, 380), narrando di popolazioni che vivevano nell’Europa dell’Est, a nord del Mar Nero, racconta che dopo le cacce al cervo nella neve si riunivano in grotte dove accendevano grandi fuochi e “…trascorrono la notte nel gioco, e allegri imitano la bevanda delle vigne con quelle di orzo fermentato e acide sorbe”. L’etimologia del latino sorbus è incerta: secondo alcuni deriverebbe dal verbo sorbeo = bere, assorbire, in quanto i frutti del sorbo arrestano i flussi dell’intestino. Di questo avviso terapeutico del sorbo erano Dioscoride e Galeno. Tuttavia, pare assai più verosimile un’etimologia indoeuropea, da *sor-bho = rosso, il colore dei frutti.
Un tempo venivano conservati in locali freddi e asciutti, sulla paglia (il cosiddetto “ammezzimento”). Proprio da questa antica abitudine, nasce il detto popolare “col tempo e con la paglia maturano le sorbe”. Se ne possono ottenere ottime marmellate e, in Francia e Germania, anche un sidro molto apprezzato ed alcuni liquori. Dante Alighieri lo cita come frutto aspro, in contrapposizione al fico, che ha frutti dolci: …« ed è ragion, ché tra li lazzi sorbi/ si disconvien fruttare al dolce fico. » (Dante, Inferno, XV, 65-65). L’astringenza delle sorbe è l’effetto del loro elevato contenuto di tannino, per questo la polpa di questi frutti è da sempre stata usata come rimedio contro la dissenteria.
RISPONDI
AUTORE: alias
email: -
13/6/2018 - 13:26
non c'è peggior… di chi non vuol ….
Job act: i posti di lavoro sono aumentati? SI! ma molti sono a tempo determinato? Si!
Il 1.300.000 di posti in più?
Sono veri? SI!! Molti sono a tempo determinato? Si! Sono con stipendio? SI! Meglio con stipendio o iscritti ai centri per l'impiego?
Ma se i TD diventeranno T. Indeterminati dove li misuriamo?
Il Debito pubblico = 300 miliardi ecc... in cinque anni. Sono le maggiori uscite che lo Stato ha speso per erogare servizi, stipendi pensioni... queste sono le USCITE. Per valutare i conti pubblici devi aggiornare anche le ENTRATE: tasse, iva, lotta all'evasione ecc.. e la differenza determinerà il DEFICIT il quale DEFICIT è in linea con i parametri UE che a conti fatti è sceso di molto.
Non aggiungerò altro: l'Italia prima del 2013 era in bancarotta , oggi nel 2018 chi governerà ha molte più opportunità per fare ancora meglio, mentre a far peggio dipende solo da chi e da come le racconta….
RISPONDI
In risposta a: Dopo i 1.000 giorni o a fine legislatura... del 13/6/2018 - 11:12
Poteri forti
AUTORE: Mario Rossi
email: -
13/6/2018 - 13:00
È normale che Renzi sia stato bersagliato da poteri forti e dalla classe dirigente:
Voleva mandare a casa i Senatori, eliminare le province ed il CNEL, dimezzare con lo sbarramento del 5% il numero delle forze politiche in Parlamento, sostenere una legge maggioritaria, mettere limiti agli stipendi dei manager pubblici, ridurre le ferie dei magistrati, centralizzare gli acquisti della sanità, eliminare i vitalizi dei deputati e senatori, rivoluzionare la politica degli inciuci fatti accanto al caminetto, dimostrare che la politica può fare quello che altri non sono riusciti negli ultimi 30 anni, riformare la P.A., relegare i sindacati al loro specifico ruolo, rilanciare l'enorme patrimonio culturale, monumentale e storico del Paese, lo sviluppo economico ed il turismo nonchè l'immagine ed il prestigio dell'Italia nell'Europa e nel Mondo.
RISPONDI
AUTORE: Italiano medio
email: -
13/6/2018 - 11:12
..... si leggerà l'elenco dei risultati dell'altro Matteo e vedremo se sui diritti civili avremo di + o di -.
Così come nelle tasche dei cittadini amministrati; io spero nel di +
Mai mettere limiti alla provvidenza perchè con i non comunisti: Prodi, Letta, Renzi, Gentiloni si è (noi Italiani medi) ottenuto di + che con il governo a guida comunista D'Alema/Cossiga/Cossutta; tanto x dirne una.
RISPONDI
In risposta a: Risposta all'amica Susanna del 13/6/2018 - 0:38
elenco
AUTORE: LdB..
email: -
13/6/2018 - 10:32
Cara sig. Tiziana l' elenco è lungo e dettagliato, manca, secondo me, il buon fine o meno di tutto ciò.
Mi spiego, alcune cose ok, ma su altre c'è da discutere e parecchio.
Job's act ? Finchè ci sono stati gli incentivi monetari tanti hanno assunto, ma oggi ? L'Istat lunedì scorso ha fatto uscire nuovi dati : boom di contratti a termine.
Debito pubblico ? 2013/2018 + 300 miliardi rispetto al quinquennio precedente.
80 euro ? Mancia elettorale per le Europee, e non sono serviti a far aumentare i consumi. Tra l'altro da alcuni mesi sono in ribasso, sulla mia busta leggo DL/66 33 euro, e io non arrivo neanche a 1400 mensili.
Equitalia ? E' nata l' Agenzia per la riscossione dei tributi, le tasse comunque sia vanno pagate, e riscosse se qualcuno fa il furbo.
Buona scuola ? Chieda ai Dirigenti scolastici e agli insegnanti se funziona, rimarrà sbalordita da quello che ha creato.
Poi c'è un lungo elenco di cose che non possiamo toccare con mano al momento e si vedrà nel tempo se daranno frutti o no .
La sua chiosa finale mi fa un po' sorridere, di errori fatti da Renzi non ne parliamo ?
O la colpa è sempre degli altri che non capiscono, in questo caso i cittadini ?
Può bastare ?
RISPONDI
In risposta a: Prebende x tutti del 13/6/2018 - 8:56
Non credevo
AUTORE: Lettore
email: -
13/6/2018 - 10:19
Pensavo che stessimo diventando un popolo razzista e xenofobo, ma non pensavo di mettere in dubbio anche il nostro antifascismo nazionale.
Ma mi sbagliavo, c'è chi lo fa, senza rendersene conto.
Io lo chiamo "effetto Renzi"!!
RISPONDI
AUTORE: Lettore 2
email: -
13/6/2018 - 8:56
Fondi statali per i partigiani: ecco il tesoretto antifascista
Crescono le sovvenzioni per i gruppi partigiani. Dai garibaldini ai combattenti in Spagna: 4 milioni di euro in 6 anni
Ogni anno decine di associazioni aspettano l’autunno con ansia. Le attende una sorta di rito: la perpetua elargizione di fondi (statali) che in buona parte dei casi significa sopravvivenza. Anche quest’anno il Governo, approvando la legge di bilancio 2017, provvederà a sovvenzionare con quasi tre milioni di euro una pletora di organizzazioni combattentistiche dalle più disparate sigle.
Dai garibaldini all’Arma di Cavalleria, passando - ovviamente - per i partigiani.
Dai Mille alla Resistenza
Ecco: i partigiani. I fondi per le associazioni combattentistiche provengono da due voci di bilancio: da una parte il ministero della Difesa mette a disposizione 1,7 milioni di euro da dividere tra 47 raggruppamenti; dall’altra il ministero dell’Interno, in collaborazione con quello delle Finanze, elargisce altri 1,6 milioni. Mica bruscolini. Buona parte di questi proventi finisce nelle tasche di organizzazioni che in un modo o nell’altro si riconoscono nell’esperienza delle varie brigate antifasciste.
Per esempio, la Difesa si appresta a versare 23.500 euro all’Associazione Italiana Combattenti Volontari Antifascisti in Spagna. E qui vi chiederete: cosa fa il comitato? Sul sito si trova lo statuto del gruppo costituito da "superstiti ex volontari che hanno partecipato alla guerra di Spagna nelle formazioni anti-franchiste ed i loro familiari e discendenti". Ma se qualcuno è interessato e ne condivide i principi, può iscriversi lo stesso. Le iniziative riguardano soprattutto la pubblicazione di memorie e biografie di comunisti, anarchici e antifascisti vari che presero la via della penisola iberica per combattere contro Francisco Franco. Per dire, sabato scorso si sono visti a Tolmezzo (Udine) per ricordare i volontari internazionalisti antifascisti "che dalla Carnia e dall'alto Friuli" parteciparono alla guerra spagnola "al fianco delle istituzioni democratiche". Saluti, convegni, targhe e concerto.
galassia partigiana
Nella colonna delle uscite del bilancio del Governo ci sono poi 55mila euro finiti alla Federazione Italiana delle Associazioni Partigiane, 115.000 euro all’Associazione nazionale Reduci della Prigionia dell’Internamento e della Guerra di Liberazione, 84mila per la Federazione Italiana Volontari della Libertà e altri 41.800 euro all’Associazione Nazionale Combattenti della Guerra di Liberazione Inquadrati nei Reparti Regolari delle Forze Armate, che solo a pronunciare il nome serve una riga. E infine l’Anpi: alla più famosa organizzazione partigiana finiranno ben 107mila euro tondi tondi. Ognuno si è fatto il suo comitato: i partigiani, i militari, i deportati, i volontari all'estero e chi più ne ha più ne metta. Spesso i vari Enti stampano riviste, sostengono siti internet e in alcuni casi pubblicano pure libri sulla sempreverde resistenza antifascista.
C’è anche il caso dell’Associazione Nazionale tra le famiglie italiane dei Martiri Caduti per la Libertà della Patria, che quest’anno incasserà 102mila euro. Voi direte: impossibile non essere d’accordo con chi rappresenta i martiri per la libertà. Certo. Il fatto è che riguarda solamente gli “antifascisti, partigiani, semplici civili” morti durante l’occupazione nazi-fascista del Centro e del Nord Italia. In particolare l’attenzione dell’ANFIM si concentra sulla strage delle Fosse Ardeatine (nacque proprio dal desiderio dei parenti delle vittime di ottenere verità) e si allarga a Marzabotto, Forte Bravetta, Leonessa e al reatino. L’obiettivo? “Mantenere viva la Memoria” e promuovere i “principi di libertà e democrazia”. Due cose - in realtà - che già fa egregiamente l’Anpi. Non potevano allora unire le forze, riducendo così le elargizioni statali? A quanto pare no, visto che la Memoria delle Fosse Ardeatine se la “contendono” l’ANFIM e la sezione locale dell'ANPI di Roma. Doppi fondi, più festa per tutti.
Un piccolo inciso lo merita pure l’Associazione Nazionale Veterani Reduci Garibaldini, che “deriva direttamente” - come si legge nel sito - dalla “Società di Mutuo Soccorso fra garibaldini che fu fondata dallo stesso Generale Garibaldi nel 1871”. Visto che ormai dei Mille - per motivi anagrafici - non ne è rimasto in vita neppure uno, quando alla fine della Guerra si decise di ripristinare il sodalizio “su base democratica ed antifascista”, furono ammessi come iscritti i “reduci della Divisione italiana partigiana Garibaldi che aveva combattuto in Jugoslavia” perché “continuatori della tradizione garibaldina”. Oggi i soci sono di fatto solo ex partigiani e alcuni simpatizzanti (dal 1993), a cui non dispiaceranno certo i 23mila euro donati dal ministero.
Lievitati gli incassi
A conti fatti alle organizzazioni partigiane vanno 467mila euro l’anno, un terzo del totale. A questi però vanno aggiunti anche i fondi stanziati dal Viminale: Marco Minniti si appresta infatti a versare 202.071 euro all’Associazione nazionale perseguitati politici italiani antifascisti (ANPPIA), un ente da 3.643 soci nato nel 1954 e che ora fa appelli “alle forze democratiche” (tra cui il Pd) per fare da “argine nel modo più unitario e largo possibile, alla recrudescenza fascista”. In totale negli ultimi 6 anni l’intera galassia dei gruppi partigiani ha drenato 4 milioni di euro dalle casse dello Stato.
Negli ultimi anni gli stanziamenti hanno avuto un andamento ondivago: cresciuti fino al 2014, si sono contratti nel 2015 per poi tornare a crescere. Nel 2017 la Pinotti ha registrato un incremento di 164.349 euro rispetto all’anno precedente, mentre quello del ministero dell’Interno si è ridotto di soli 77mila euro.
Per molto tempo le sovvenzioni sono state elargite a pioggia, con metodi di ripartizione dei contributi slegati dalle reali attività svolte e senza trasparenza: per cinque anni la Commissione Difesa ha chiesto i rendiconti annuali degli enti beneficiari, ma li ha ottenuti solo quest’anno e solo per 27 associazioni su 47. Per carità: quale correttivo è stato fatto. Dal 2014 per ottenere i fondi bisogna presentare dei progetti precisi, altrimenti ci si deve accontentare del “contributo per i costi fissi di funzionamento” e di una decurtazione del 20% per ogni anno in cui non si elaborano programmi meritevoli di essere finanziati.
Comunque vada, un po' di soldi non vengono mai fatti mancare. Non sia mai che la lotta partigiana finisca sugli scaffali della storia.
Dal web;
Giuseppe De Lorenzo Marco Vassallo
RISPONDI
AUTORE: Lettore
email: -
13/6/2018 - 8:08
Senti, Tiziana, mi vuoi spiegare gentilmente quali sarebbero stati i privilegi persi dall'Anpi?
Rispondi anche a me oltre che alla tua fantomatica amica!
RISPONDI
AUTORE: Tiziana
email: -
13/6/2018 - 0:38
Ho risposto in questo modo a un'amica che mi prendeva in giro dicendomi che dovrei farmi pagare da Renzi per la mia difesa a oltranza:
"Ho imparato ad apprezzare Renzi , anche leggendo il suo libro:"Avanti", ho scoperto un giovane uomo maturo, sensibile, preparato, con un' idea, dell'Italia e un progetto per renderla grande in Europa e nel Mondo, un uomo con capacità, voglia di fare, umiltà e molto diverso da come appare e da come lo fanno apparire
Ha poi ha realizzato provvedimenti che ora il buon Di Maio, che forse, in Parlamento, dorme perciò non sa quali siano le attività, le leggi varate , ora dichiara di voler attuare:lo spesometro, gli studi di settore, il redditometro,impedire alle aziende che hanno usufruito di incentivi statali delocalizzare la loro attività.
Ecco tutto questo è già stato fatto dagli ultimi due governi e alcune norme, andranno a regime dal 2019.
Ecco un piccolo promemoria per tutti e anche per te amica mia, così capirai, comprenderai, perché difendo l'unico politico, che negli ultimi vent'anni ha veramente lavorato per cambiare il Paese
Questi, in numeri, i primi 1.000 giorni del governo Renzi:
- PIL: +1,6% dal pirmo trimestre 2014 al terzo trimestre 2016.
- Rapporto deficit/pil: -0,4% dal primo trimestre 2014 al secondo trimestre 2016.
- Debito pubblico: -43 miliardi (Agosto e Settembre 2016).
- Consumi famiglie: +3% dal primo trimestre 2014 al secondo trimestre 2016.
- Occupati totali: +656mila da Febbraio 2014 a Settembre 2016.
- Occupati dipendenti permanenti: +487mila da febbraio 2014 a settembre 2016.
- Inattivi: -665mila da Febbraio 2014 a Settembre 2016.
- Tasso disoccupazione: -1,1% da Febbraio 2014 a settembre 2016.
- Tasso disoccupazione giovanile: -5,9% da Febbraio 2014 a Settembre 2016.
- Produzione industriale: +2,3% da Febbraio 2014 a Settembre 2016.
- Export: +7,4% da Febbraio 2014 a Settembre 2016.
- Bilancia commerciale: +18,3 mld da Febbraio 2014 a Settembre 2016.
- Fiducia consumatori: +13,4% da Febbraio 2014 a Settembre 2016.
- Procedure di infrazione con la Commissione Ue: -47 (da 119 a 72) da Febbraio 2014 a Settembre 2016.
- Adozione decreti attuativi: +32% da Febbraio 2014 a Settembre 2016.
Jobs Act (riforma del lavoro)
Stop Irap e taglio dell'Ires
80 euro per 11 milioni di italiani che guadagnano meno di 1.500 euro al mese
80 euro in più al comparto sicurezza
Riduzione del canone Rai da 113 euro del 2015 a 100 euro del 2016 che diventeranno 95 nel 2017 e si paga direttamente nella bolletta della luce.
Abolizione della tassa sulla prima casa, Imu e Tasi
Abolizione di Equitalia, dal 30 giugno 2017
Stop tasse agricole, 1,3 miliardi in meno
Processo civile telematico
Banda ultralarga e crescita digitale
Unioni civili
Divorzio breve
Norme per la non autosufficienza
Legge sul 'Dopo di noi'
Riforma Terzo settore e servizio civile
Legge contro il caporalato
Bonus bebè di 960 euro l'anno per ogni nuovo nato per 3 anni
Aumento pensioni minime da un minimo di 100 euro a un massimo di 500
Riforma del cinema e audiovisivo
Riforma La Buona scuola
18App, 500 euro per tutti i giovani che compiono 18 anni nel 2016
Legge contro i reati ambientali
Reato di depistaggio
Tetto stipendi Pubblica amministrazione a 240 mila euro.
Mancano gli ultimi aggiornamenti ...
Purtroppo,il cambiamento è riuscito solo parzialmente, poiché è stato fermato da tutti coloro che temevano per i loro privilegi :Magistrati, Docenti, Sindacati, Associazioni Categorie, funzionari,lobby, dirigenti pubblici, Corporazioni.
Un fronte trasversale che aveva l'unico scopo di fermarlo e lo hanno fatto già nel 2016 con la bocciatura del referendum, il primo grande stop al reale cambiamento.
Ecco perché difendo Renzi.
Ti basta?
RISPONDI
AUTORE: GIò
email: -
12/6/2018 - 23:51
Rispondo in ritardo, per quel che vale alla domanda in merito di qualcuno, formulata un po' di tempo fa!... chiedeva cosa si intendesse per armonizzazione orchestrata delle differenze, promosse dalla sinistra.
contrariamente a quel che si può pensare, in natura il progresso e l'adattamento, con il cambiamento, sono motori del progresso e della vita.
il metodo della varianza soprassiede a tutti i meccanismi naturali che producono cambiamenti, e tra i soggetti diversi vengono selezionati o meglio hanno maggiori chance di sopravvivenza i più adatti alle condizioni sempre mutevoli del contesto....
la vita è lotta nel cambiamento, non attesa statica degli eventi e le specie biologiche son il prodotto del concerto complessivo dell'armonizzazione delle differenze....
la ricchezza ed il successo della società e la sua stessa vitalità sono legate alla coesistenza delle differenze e alla loro proliferazione... caotica e casuale, imprevedibile e sorprendente.
la vita, o meglio il segreto del successo del suo perpetuarsi, non dipende, come potrebbe apparire per errore di prospettiva comprensibile, un miracolo di circostanze ed eventi favorevoli che si incastrano fra loro per straordinaria magia, ma il risultato finale di evoluzioni e cambiamenti per creare varietà di modelli biologici, fra cui trovare quelli capaci di reagire con prontezza alle novità della contingenza, che d'un tratto rende vulnerabili gli sviluppi maturati fino a quel momento, sparigliando le carte e creando i presupposti per nuove variazioni…
è per questo che la differenza e la diversità sono funzionali al progresso e al benessere disinvolto, per rendere il modello vitale, a proprio agio in quel contesto, ma in un equilibrio instabile pronto a cogliere le nuove sfide ed opportunità-
nessuno è uguale ad un altro individuo tra miliardi di persone,
servono gli alti i magri i mori i biondi, i tarchiati, gli snelli, i dinoccolati, i watussi e i pigmei,,,, come nella società i pratici e gli intellettuali, i concreti e i pensatori, gli imprenditori e i ministeriali, i professionisti e gli esecutori...
la visione della sinistra, è quella più aderente a questo principio, quella della destra all'opposto è basata sull'uniformità, l'omologazione, tutti biondi, alti, ariani....
status quo, rifiuto dei cambiamenti.... condannando l'umanità alla stagnazione, perché rispettando questi canoni, saremmo ancora all'età della pietra.... della clava usata nei rapporti relazionali....
molto maldestramente ho cercato di spiegare, a me per primo, traducendo il concetto astratto in parole concrete,,,, comunque è la mia opinione....ANCHE SE CREDO CHE ULTIMAMENTE SIA STATO SMARRITO LO SPARTITO E LA BACCHETTA!
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ndr, riproponiamo la "domanda" per facilitare il dibattito in corso.
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sai perchè ?
AUTORE: filettolino
email: -
5/6/2018 - 22:55
Perchè, sia il Pd che il resto della sinistra, hanno smesso di fare la sinistra e si sono messi a inseguire la borghesia e il capitale. Risultato : tra i poveri, nelle periferie, tra i lavoratori sfruttati e precari ci sono andati gli altri. E hanno avuto successo. E' populismo, hanno sfruttato le paure ? Può essere, ma una volta questi erano temi cari alla sinistra, sinistra che da quando ha lasciato le Piazze per i salotti, e non da oggi ma da una quindicina d'anni, è andata sempre peggio.
"...la sinistra deve imparare a orchestrare le differenze...", bella frase a effetto, ma, in soldoni, che vor dì ?
RISPONDI
In risposta a: L'orecchio del mercante... del 8/6/2018 - 11:15
Capito mi hai?
AUTORE: Riccardo Maini sempre residente a Mda
email: -
9/6/2018 - 9:32
Molte volte per chiarire in modo inequivocabile il proprio pensiero si tirano in ballo gli animali con le loro caratteristiche e i significati che gli umani, nel tempo, hanno attribuito loro.
Sei una sanguisuga, o un pidocchio , un gufo , sei un cerbiatto o una marmotta, sei un orso o una gazzella e così via.
In politica molto gettonati sono i falchi e le colombe , ma i peggiori sono gli avvoltoi.
Capito mi hai?.
RISPONDI
AUTORE: democratico
email: -
8/6/2018 - 11:15
Scrive il Sig. Riccardo M.
… Il ricordo dei morti, rendere loro rispetto, devozione ed omaggio è un dovere di tutti, ma usarli per TRIVIALI strumentalizzazioni politiche è , per me, assolutamente inaccettabile….
Triviale: scurrile, volgare.
Ripetere il nome di PIERSANTI per ricordarlo allo "smemorato o stressato o ventriloquo" neo Presidente del Consiglio può apparire come triviale solo alle orecchie di chi vuol denigrare l'avversario politico per pura propaganda di infimo livello.
RISPONDI
AUTORE: Ultimo
email: -
7/6/2018 - 19:41
............. becero e vergognoso è questo intervento del soldato . ....... Ultimo
RISPONDI
AUTORE: Ventriloquo
email: -
7/6/2018 - 18:06
“Posso dire che… ?”. La risposta è secca: “No”
Il premier vorrebbe dire una cosa in Aula e chiede l’autorizzazione, ma il leader pentastellato lo blocca.
La prima prova del premier Giuseppe Conte nell’Aula della Camera non è stata particolarmente brillante. Il neo-premier è incappato in una serie di gaffe importanti. Alcune gravi, come l’amnesia su Piersanti Mattarella, altre semplicemente imbarazzanti.
L’episodio avviene durante la replica del presidente del Consiglio. Si vede Conte rivolgersi a Luigi Di Maio, seduto al suo fianco, mentre chiede il permesso di dire una cosa.....*
Ma la replica del vicepremier è comunque ben chiara: un secco “No”, arricchito da un lieve movimento della testa. Permesso negato.
*...“Posso dire che…....noi siamo già oltre il caffè e....aspettiamo il limoncello offerto dall'oste, poi si va via?”
No!
RISPONDI
AUTORE: Riccardo Maini sempre residente a MdA
email: -
7/6/2018 - 16:06
La veemenza del capogruppo del PD alla camera Delrio con cui si è scagliato contro il neo presidente del consiglio Giuseppe Conte per non aver citato il nome di Piersanti Mattarella è, per me, la costatazione di una patologica incapacità ad ammettere una scottante, vergognosa sconfitta politica che ha gettato il PD ai margini della vita del paese e si cerca di arrampicarsi sugli specchi per dimostrare di essere ancora vivi.
Come nella più classica e becera opposizione fino a ieri condannata, il PD, pensando forse di riconquistare qualche elettore, scende in piazza con slogan ormai vecchi, consunti e inadeguati che hanno portato il più grande partito della sinistra ad una frizzante sconfitta.
Il ricordo dei morti, rendere loro rispetto, devozione ed omaggio è un dovere di tutti, ma usarli per triviali strumentalizzazioni politiche è , per me, assolutamente inaccettabile.
Se il PD avesse la dignità di mettersi all'opposizione con serietà senza piazzate e chiassate da mercato del pesce come ha fatto il capogruppo del PD Delrio credo che, se non altro, potrebbe ricevere il rispetto della maggioranza, ma così facendo, mi sembra, che raccolga solo commiserazione.
Come sempre chiedo scusa a chi non condivide il mio pensiero.
RISPONDI
AUTORE: Ultimo
email: -
6/6/2018 - 18:58
........... d'annullà onniosa e di riomincià daccapo. .......... La soluzione è una sola .......... da l'incario di nuove consultazioni arsindaodellaBaldinacca sennòuncilevanolegambe. .......... Ultimo
RISPONDI
AUTORE: Democratico 2
email: -
6/6/2018 - 14:10
Questo vuol dire: dare partita vinta sempre e comunque ai competitori.
Via le multinazionali...eh si, ma quando "vienze" la multinazionale francese a Pisa, c'èra la fila di 'omunisti perindà a fassi sfruttà li alla " Sangobe'"e a riscote ir doppio che lavorà in Fugata, nel Feo o alle Palanche.
Dal /94 il più ricco di tutti noi ha tenuto sotto osservazione ed ha combattuto contro uno solo dei 32 partiti di sinistra Italiani.
Non ha caso e per caso al Bertinotti che ambiva sempre a perdere ogni elezione per non firmare i contratti dei lavoratori, il Berlusconi gli garantiva accesso multiplo sulle sue TV e sui giornali; Chi, Novella dumila&tremila ale...!
Apparte il fatto che i contadini, gli operai, i pensionati Italiani, han sempre votato a maggioranza la DC nel mezzo secolo scorso; quindi voler ritornare a 30 anni fa; cui prodest?
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In risposta a: Per quelli che sono rimasti 30 anni indietro del 6/6/2018 - 11:34
Di sinistra
AUTORE: D.S.
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6/6/2018 - 11:57
Mi dispiace ma io sono rimasto 30 anni indietro. Mi sento di sinistra-sinistra e non mi interessa se non conto nulla, se non vado al governo. Ma il mio sguardo rimane rivolto a chi sta dietro di me. Non guardo le banche, le multinazionali, gli interessi degli amici potenti, dei finanzieri. Guardo gli ultimi, gli umili, quelli delle periferie di cui non ci siamo mai occupati lasciando il posto a Forza Nuova o alla Lega. La Boschi, come sottosegretario, si è preoccupata delle banche (anzi, della banca) ma non delle periferie. Questo è il problema del PD. Va smontato e rimontato ha detto Minniti ma non può ripartire se rinuncia a quegli ideali di sinistra che ha fatto uscire molti delegati e allontanato molti elettori.
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AUTORE: Oss 1 (amico e compagno di Giuliano)
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6/6/2018 - 11:34
"Io credo ancora in una sinistra diversa dalla destra, e questo e' il punto di partenza. Per chi e' uscito dal Pd il nemico principale e' il Pd, per chi si e' allontanato dal partito il nemico principale e' Renzi. Quando sento dire che Renzi e' uguale a Berlusconi io mi ribello.
Quando sento che il nemico da abbattere e' il Pd, per costruire un partito di sinitra-sinistra, io chiedo anche i danni che ha fatto questa sinistra-sinistra, una "sinistra che non si assume responsabilita' di governo e critica chi se le assume" e "dove ci sono i duri e puri e qualche puro epurato da qualcuno piu' puro. Quelli che sono rimasti 30 anni indietro. Ma il mondo e' cambiato, e anche il modo di fare sinistra".
Giuliano Pisapia
nb, siamo tutti quì "perimparà" e non è una vergogna imparare da chi ne sa più di noi anche se la nostra idea politica spesso non collima con la loro.
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In risposta a: Deretta....! (dai retta a me) del 6/6/2018 - 0:26
Infatti
AUTORE: filettolino
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6/6/2018 - 6:11
Chiedo sempre lumi a chi ne sa più di me, ma non certo a te...
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AUTORE: Osservatore 1
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6/6/2018 - 0:26
Lascia perdere se non ci arrivi!
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In risposta a: Perché il PD e la sinistra hanno perso? del 5/6/2018 - 19:50
sai perchè ?
AUTORE: filettolino
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5/6/2018 - 22:55
Perchè, sia il Pd che il resto della sinistra, hanno smesso di fare la sinistra e si sono messi a inseguire la borghesia e il capitale. Risultato : tra i poveri, nelle periferie, tra i lavoratori sfruttati e precari ci sono andati gli altri. E hanno avuto successo. E' populismo, hanno sfruttato le paure ? Può essere, ma una volta questi erano temi cari alla sinistra, sinistra che da quando ha lasciato le Piazze per i salotti, e non da oggi ma da una quindicina d'anni, è andata sempre peggio.
"...la sinistra deve imparare a orchestrare le differenze...", bella frase a effetto, ma, in soldoni, che vor dì ?
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AUTORE: Enzo
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5/6/2018 - 19:50
Perché il PD e la sinistra hanno perso le elezioni?
Non bisogna girarci troppo intorno, i populisti sono stati capaci di far scattare l’istinto securitario che c’è in ognuno di noi, la loro macchina internazionale della paura è penetrata profondamente nella testa della gente.
Dalle grandi città ai piccoli centri (anche in quelli che gli immigrati li vedono solo in TV) è stata un onda spaventosa che in grande mi ha ricordato quanto accaduto nel 2008 alle elezioni comunali di Roma.
Malgrado il buon governo di Veltroni a quelle elezioni vinse Alemanno soprattutto perchè descrisse una città in mano alla microcriminalità, soprattutto dopo il caso della povera signora Reggiani.
Il 5 marzo di fronte alla visceralità delle paure e delle emozioni da queste suscitate a nulla è servito il buon governo e le tante riforme fatte, riforme i cui effetti positivi ancora non potevano incidere sul vissuto quotidiano delle persone scioccate dalla pesante crisi globale del 2008 durante la quale avevano perso reddito e sicurezza per il futuro.
Tutto questo poteva accadere prima.
Matteo Renzi con il suo dinamismo è riuscito a frenare per un po’ la caduta di consensi, poi l’intreccio tra errori compiuti, una guerriglia amica che lo colpiva ogni giorno alle spalle e la solida macchina della paura messa in piedi dal populismo con aiuti internazionali, ha fatto crollare la fiducia nel PD.
Il risultato miserrimo di LeU e dell’estrema sinistra dimostra tra l’altro che non si recupera il consenso rispolverando vecchi paradigmi, vecchi slogan e parole d’ordine obsolete proprie dei tempi in cui era facile per la sinistra organizzare grandi masse socialmente e culturalmente omogenee mentre oggi, di fronte al prisma sociale in cui si è scomposta la società, la sinistra deve imparare a “orchestrare le differenze”.
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