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In risposta a: BAUSETTETE.... del 16/4/2018 - 21:34
Mi dispiace
AUTORE: Insegnante
email: -
18/4/2018 - 19:06
Mi dispiace signor gio'
pensavo fosse dalla mia parte, di quelli che condannano gli errori. Invece con il suo post, ampolloso e ridondante ma che dimostra comunque una certa cultura, si è schierato a difesa dell'errore.
Sembra essere piuttosto comune in Italia schierarsi non contro chi sbaglia ma contro chi denuncia.
Sono di un'altra epoca, mi dispiace.
RISPONDI
AUTORE: Laura P
email: -
18/4/2018 - 13:51
Di Maio e Salvini hanno passato oltre un mese ad autoproclamarsi presidenti del consiglio, perché vincitori assoluti delle elezioni. A ben vedere entrambi si erano già auto-investiti prima del voto con giuramenti sul Vangelo e presentazione di governi pre-impacchettati.
A oltre 40 giorni dal voto, invece, assistiamo ora alla fuga di entrambi, che cercano il modo di svicolare dalla responsabilità di andare a Palazzo Chigi. La questione è più semplice di quanto sembri, la verità è che nessuno ha la possibilità di andarci con una maggioranza coesa e neppure vuole mollare l'osso all'altro, per non rischiare di bruciarsi.
Chi governerà nei prossimi 5 anni sarà destinato a scelte difficili, che per forza di cose scontenteranno molti. Buona parte delle promesse elettorali dovranno venir meno perché concretamente non realizzabili (non lo sono mai state). Entrambi stanno iniziando a farsi i conti in tasca e a capire che forse forse conviene starsene buonini e lasciare la palla ad altri. Salvini gioca d'astuzia, ha il tempo dalla sua parte, mentre Di Maio sa che al termine del mandato, a meno di proroghe, la sua carriera dovrebbe essere finita.
Non c'è altro, non un tema su cui discutere, non un'idea di paese, solo calcoli di due giovani uomini che nella vita nulla hanno fatto se non politica e che, disinteressati al destino del paese, cercano di capire quale mossa convenga di più per la loro carriera.
RISPONDI
AUTORE: GIò
email: -
16/4/2018 - 21:34
Come ho già detto, in sostanza la penso come ultimo!...
…ma se mi trascina in questo gioco, allora avrei anche dovuto segnalarle di accusare altri, per ciò che perdona a sé stessa, visto che non rispetta gli spazi, distribuendoli come le capita (vedi primo rigo dopo "non", "come", quarto rigo dopo "Un' "
Inoltre dopo il punto, si va a capo… (Come non ha fatto, sempre al quarto rigo, dopo il punto interrogativo, ma anche quasi alla fine, dopo l'interpunzione che segue "sgradevole".
Anche nella risposta piccata, che segue il mio intervento, avrei qualche appunto e riserva grammaticale da sollevare, ma ritengo prioritario discuterne e censurarne la sostanza.
In altre parole lei rivendica il diritto di biasimare errori veniali ed evidenti distrazioni o incidenti con la tastiera, pur ammettendone l'ampia diffusione nella pratica quotidiana, ma oltre a individuare i tempi e i luoghi e i casi e le persone, discernendo quali esentare e quali crucifiggere, non tollera le medesime critiche di eguale valenza, se fatte a quel che scrive personalmente?
Questo è l'unico atteggiamento arbitrario, discriminatorio, veramente ostile, presuntuoso e professorale, nell'accezione deleteria del termine.
Presuppone una (sua) fantomatica superiorità culturale, sottintendendo una (sua) onestà intellettuale fuori discussione, che fanno a pugni con l'incoerenza delle sue pretese, rivelatorie di un ego ipertrofico ed esondante. (il suo)
È evidente quando esige un'immunità di casta, privilegi ed intangibilità dei ruoli, rendite di posizione e prevalenza di pensiero, pretendendo piena libertà e facoltà di censura e coercizione unidirezionale, sottraendosi contestualmente per diritto divino, (?) al confronto e verifica nel metodo e nel merito della validità delle proprie affermazioni….
Quanto a quel che afferma lo "scolaro", ribadisco che alla luce di ciò che ho detto, non ha capito una beata fava!
… continui a scrivere tre parole, perché l'impressione che mi sono fatto, (discutibile per carità) è che se arriva a quattro, ce n'è anche per lui….
RISPONDI
In risposta a: L'importante un è ............. del 16/4/2018 - 20:32
oh utimo...
AUTORE: precario
email: -
16/4/2018 - 21:22
...se la signora Maria avesse fatto un intervento a favore e sulla bontà dei due schieramenti similbelligerantiamicidimerende (alla maniera di Ultimo) invece di parlar bene del PD, allora allora l'insegnante sarebbe stata zitta.
io la veggo così!
RISPONDI
AUTORE: Ultimo
email: -
16/4/2018 - 20:32
............ l'accento o la virgola ....... importante è fassi 'apì. Ora un vorrei che il forum si riempisse di saccenti che evidenziano gli errori grammaticali o di battuta ...... o spesso errori voluti per chi scrive in vecchianese. ....... Ho commesso qualche errore grammaticale? ..... Ultimo
RISPONDI
In risposta a: CHI NON HA PECCATI.... SCAGLI etc etc del 16/4/2018 - 13:20
accento
AUTORE: scolaro
email: -
16/4/2018 - 18:32
.....ma su cosi ci va l'accento ?
RISPONDI
In risposta a: CHI NON HA PECCATI.... SCAGLI etc etc del 16/4/2018 - 13:20
Vero
AUTORE: Insegnante
email: -
16/4/2018 - 18:14
Caro signor gio'
il mio era solo un invito a cercare di correggere un errore ripetuto, come si nota nel testo e con una certa vera ironica per non esagerare. Il suo invece è una vera e propria stroncatura, quasi offensiva nei miei confronti. Forse più grave per un insegnante, questo lo ammetto, ma mentre la e dopo la virgola è solo una cattiva pratica, derivata dall'uso parlato della lingua, non mettere lo spazio è un errore grammaticale.
Io cercherò di fare più attenzione, lei sia meno presuntuoso e professorale.
RISPONDI
AUTORE: giò
email: -
16/4/2018 - 13:20
Anche la virgola prima della e congiunzione, non è un bell'esempio grammaticale e non depone a favore di chiunque "bacchetti" il prossimo....
...se poi a farlo è un o una docente, vuol dire che ha tradito lo spirito e la missione della professione, che non è quello di umiliare o fare le bucce al prossimo, semmai diffondere cultura, conoscenze, promuovere le capacità espressive, far crescere e prosperare la comunicazione e le relazioni ed interazioni personali...
Fermo restando che è bene impegnarsi a non farne ...se il dito scivola e arriva un errore di battitura non è poi cosi grave, è invece importante la sostanza di quel che si dice, l'impatto che il messaggio ha sugli interlocutori, il grado di fruibilità e comprensione espresso tra chi lo esamina e/o recepisce.
Controllare in modo arcigno e ostile, i contributi degli altri, rivela intolleranza, chiusura mentale, uso strumentale e capzioso di ogni pretesto e appiglio per mettere in cattiva luce, con poco sforzo; interlocutori sgraditi, senza entrare nel merito e nell'agone delle idee...
QUANTO DI PEGGIO POSSA IMMAGINARSI PER UN/UNA INSEGNANTE
RISPONDI
In risposta a: Appoggio? del 16/4/2018 - 9:20
Sgradevole
AUTORE: Insegnante
email: -
16/4/2018 - 9:42
Non capisco come chi è capace di usare termini come inane e saprofita (ammesso che sappia cosa questi significhino) non riesca invece a rispettare la normale regola dello spazio dopo la virgola.
Un' istruzione a macchia di leopardo? Qualche giorno di assenza per malattia?
Il mancato rispetto di questa regola sembra abbastanza comune, e per chi lo nota è veramente sgradevole. Chi ne è affetto dovrebbe impegnarsi per evitarlo.
RISPONDI
AUTORE: Maria De Cesaris
email: -
16/4/2018 - 9:20
Quando si chiede che il Pd faccia da appoggio al governo ,
l'intenzione è ben superiore a quel vocabolo "appoggio" che detto così farebbe pensare ad un sostegno per un partito che avrebbe già un programma,un metodo per realizzarlo ed un ideale di società da perseguire .
In realtà nel movimento,non c è nulla di tutto questo,anzi,c'è meno del nulla,perchè il tanto governo già pronto che Di maio avrebbe voluto in anteprima sottoporre a Mattarella NON ESISTE e non è mai esistito,tutti quelli che si sono presentati come probabili esperti per realizzare i pomposi programmi di governo,sono scomparsi , ed insieme a quelli, tragedia nella tragedia, anche chi ha scritto la prima storia del movimento,come ideologo, ha sbattuto la porta ed è andato via contestando e disapprovando ciò che sono diventati
In più tutto quello che per mesi è stato promesso ,dal reddito di cittadinanza al referendum per l'euro è diventato chimera.
Il movimento,svuotato della rivoluzione e messo davanti alle proprie responsabilità è inane, chiuso in un angolo dalle sue stesse dichiarazioni, incompatibile con qualsiasi forza politica o partito ,dipinti,dalla loro campagna di demonizzazione come il male assoluto dell'italia,un partito di rivoluzionari che ha deciso di coordinarsi proprio con quel mondo che voleva sovvertire e combattere
Al movimento diventato partito serve un'anima,un discorso,un fine,un ideale e quelli del Pd sono i migliori,i più giusti ed è solo in quel programma che loro potrebbero attingere...ma allora non è "appoggio",il loro sarebbe saprofitismo
Non si può parlare di collaborazione,nessuna delle loro finte idee sono realizzabili il M5S sarebbe del Pd ,il conte Ugolino,un succhiatore di linfa...ed in più,di qualsiasi cosa,con la loro comunicazione a tappeto,sarebbe merito loro
RISPONDI
AUTORE: Bruno Baglini
email: -
14/4/2018 - 18:24
Nelle elezioni primarie PD Renzi ha prevalso al 70% su Orlando e Emiliano che lo hanno sfidato ai gazebi mentre altri due compagni PD, Speranza Capogruppo PD alla Camera e Rossi Governatore della Toscana, visto la bassissima percentuale che dava loro Piepoli ed altre agenzie di sondaggi si ritirarono prima di partire.
La domanda ai delusi del cosidetto "renzismo" ma quale ideale ha risvegliato in voi l'appello di Orlando a votare per lui?
Ho provato spesso a voler "intendere" quel che voleva dire/fare e come ai tempi di Bertinotti, non ci sono riuscito e bada bene, io ho seguito in gioventù la raccomandazione di Giancarlo Pajetta: andate a sentire anche altri così potete avere un confronto e votare o non votare comunista per punto preso e nel/64 andai addirittura a sentir Fanfani Amintore, in seguito ho seguito attentamente anche Giulio Andreotti invitato a Livorno alla Festa dell'Unità e poi ancora Berlusconi Silvio, criticamente certo, ma riuscivo a capire, ma l'Orlando soporifero no per die! e rimango convinto che tanti miei compagni di partito han votato lui contro Renzi.
Sarà un mio limite ma non capisco un "H" di quel che vuole o rappresenta l'Orlando perdente...è si, in Liguria ha perso, nel collegio pure e con l'idea di vincer le primarie lui cosi da non provocare la scissione, non mi ha proprio convinto perchè i vari Bersani, Speranza & la scissione la fecero il giorno 4/12/16 non dopo!
Votare per...si scrive un pezzo di storia: votare contro, la storia la fanno altri.
Poi "lorolì" non sono mica tanto stati messi ai margini: Rosi Bindi, Gianni Cuperlo e Roberto Speranza son stati tutti e tre Presidenti del Partito Democratico.
Orlando, Ministro dell'Ambiente nel governo Letta-Berlusconi-Monti, poi Ministro della Giustizia con Renzi e Gentiloni.
Fassina (chi) vice Ministro del governo Letta.
Qiundi....!
nb, Per Giovanni B
Referendum costituzionale del 2016 in Italia
Il terzo referendum costituzionale nella storia della Repubblica Italiana ebbe luogo il 4 dicembre 2016, quando la maggioranza dei votanti respinse il testo di legge costituzionale della cosiddetta ... Wikipedia
Data: 4 dicembre 2016
Luogo: Italia
RISPONDI
AUTORE: alias
email: -
14/4/2018 - 17:45
Ogni opinione è legittima.
La legittimità delle opinioni si evidenzia tutte le volte che ciascuno rispetta le opinioni altrui.
Ogni volta che le nostre opinioni espresse all’interno di un gruppo o partito ecc…per una decisione o posizione non collimano, la legittimità è sancita dal rispetto dell’opinione della maggioranza, rispetto e legittimazione convalidati e accettati dalla minoranza.
Penso invece che il renzismo sia quella corrente di pensiero-contro, che nasce e cresce in quella parte dell’opinione, anche nel PD, ma non solo, diversa, che prova a contrastare l’opinione, l’operato altrui,(nel caso Renzi e la sua maggioranza emersa con le ultime primarie post referendum del 12/2016) cercando di contrastarla all’interno, attraverso la minoranza interna. Alla fine una parte consistente ha provato a contrastarla sino a delegittimarla, prima con la decisione di votare NO con le destre e i populisti al referendum e in seguito con la fuoriuscita.
Mi domando se quel 59% a 41% in favore del NO si poteva capovolgere con un 49 a 51 per il SI? Quella parte in minoranza, CGIL compresa, schierata con il SI, quel 10% mancante al SI e tolto al NO avrebbe unito il centrosinistra, diviso il m5s e le destre. Ne sono convinto.
In seguito quel 10% mancante diventò l’aspettativa dei L&U, ma come sempre le divisioni hanno penalizzato sia il PD che L&U..ecc..
Chiunque ha il dovere di cambiare idea e passare con la minoranza se le idee della minoranza hanno un valido sostegno ideale, morale, pragmatico.
Personalmente non ho percepito ne ideali ne pragmatismo per cambiare opinione.
La XVII legislatura era nata senza una maggioranza al Senato, la crisi mordeva la società civile, imprenditoriale, commerciale, ecc . Le opposizioni, destre e m5s con i media e i social da subito all’attacco, hanno provato in vari modi a far cadere la maggioranza e il governo (ricordo alcuni passaggi: Mps, Mafia capitale, banca etruria, i terremoti, gli immigrati, la disoccupazione…ecc.
Un sostegno delle Sinistre, sia al referendum che al dopo referendum, avrebbe cambiato in meglio il nostro popolo e probabilmente anche oggi la situazione politica sarebbe stata diversa.
Ma la politica non si fa con i SE o con i MA. La Politica si fa con ideali, scelte, decisioni.
Il Governo e il PD, pur con tutti i limiti legati a una maggioranza, con il contributo di una parte della destra al Senato, ha potuto, pur con mille difficoltà, portare a case quelle riforme che hanno fatto crescere l’economia, l’occupazione, e anche, se pur in modo parziale la povertà assoluta.
Si poteva fare meglio? Si! Con una maggioranza di sinistra più ampia e con maggiori risorse economiche. Oggi siamo costretti a piangerci addosso per il mancato sostegno agli emarginati, disoccupati, sotto occupati. Non condivido: negli ultimi 22 anni non ho visto governi che abbia dato tanti segni e tante risorse tangibili in favore delle classi disagiate, pur se insufficienti. Gli m5s hanno promesso molto a quegli elettori, ed hanno sottratto molti voti al PD e alla sinistra, ma oggi si rendono conto che tra “il dire e il fare c’è di mezzo il…” come, con che risorse, con quali alleati, quando….Si chiamano lacrime di coccodrillo.
RISPONDI
AUTORE: Bruno Baglini
email: -
14/4/2018 - 17:01
Mai cercare di convincere uno che è già convinto, però...
Nei giorni di Pasqua ho sentito dire da un volontario mentre leggeva le sacre scritture che il Centurione pigliava in giro il Nazareno in croce dicendogli: se è vero che sei il re dei cieli e della terra e figlio di Dio, perchè non dici a tu' pà che ti venga a scendere dalla croce?
Ma siccome il suo destino era segnato ed al Centurione non gli rimase che prendere una lunga lancia e uccidere colui che si dichiarava il figlio di Dio ...poi, poi venne subito buio e la terra tremò ed il Centurione esclamò: ste' a vedè che era proprio il re del cielo e della terra, il Salvatore.
Ora son passati dumil'anni e si può credere o meno e se vien raccontato a chi non crede è tempo perso, poi si consolerà con l'altro Matteo e..."vederemo" se i nuovi Centurioni l'hanno 'ndovinata o no.
Se siamo tutti figli di dio; D'alema e Renzi son miei fratelli, maanche Veltroni che toccò dimettersi dal PD perchè aveva preso "solo" il 37,5% e quindi perse le elezioni.
Ora invece fratel Di Maio con il 32% ha vinto (?).
D'Alema fece dimettere l'Occhetto perdente per prendere il suo posto e dopo due votazioni così e così il PDS dalemiano andò al 19% e...credo che anche "Locchetto" se era sempre al suo posto poteva registrare un 18,9% o un 19,1% perchè quando è vacca è vacca e fin li ci arrivano tutti a capire senza tanti sforzi, ma appunto, quando è segnata, nemmeno Cristo in persona "un ci pole fa gnente".
L'ho detto mille volte e lo ripeto: Micail Gorbaciov voleva riformare il comunismo ormai esausto, lo presero a cannonate a Dovos quando era in ferie con Raissa Gorbaciova.
Matteo Renzi voleva tenere in vita la socialdemocrazia in Italia unico paese Europeo ad avere più iscritti e voti addirittura del partito della sig.ra. Merkel, ma va da se che in quel 41% c'erano il 25% del partito di Bersani e quindi già un 12% in meno del PD di Veltroni, ma, un ma c'è sempre ed i vecchi comunisti integralisti si videro spacciati peggio che ai tempi della vittoria di Prodi ex Democristiano ed i conti tornano.
I voti del PD renziano non erano tutti di sinistra e da li ad aver paura di un partito alla Macron...fu un vento a capirla ed i vecchi padroni della "ditta" cominciarono a tirar cannonate non solo metaforiche contro il "rivoluzionario" Renzi ed il "povero" D'Alema, già aveva subito la rivoluzione berlusconiana e grillina e subirne un'altra in casa per lui che era Lui e vedere i partiti di "altri" e non suoi raddoppiare...gli venne il fegato picchiorellato; ma ora ha smesso di sputare fiele, il suo scopo principale l'ha raggiunto.
Ecco: l'Arcangelo Gabriele Massimo, colui che si riteneva il più furbo di tutti vedendosi spodestato tre volte ed alla svelta da tre "veri" rivoluzionari Berlusconi-Grillo e Renzi ha usato la stessa arma per far fuori tutti quei "concorrentucci" trasformandosi in Satana tentatore; si tentatore ed a fronte di una Sirena tentatrice i primi a buttarsi in mare son stati tutti i capoccini sostenuti da "Lui" vedi Bersani e Cuperlo ma non Minniti, Vedi Rossi ma non Orfini, vedi Emiliano che con "Lui" sono stati la causa maggiore del crollo di quella che un tempo si chiamava sinistra ed i più "sinistrati" sono stati i LeU che speravano di "chiappare" tutti quei voti che dai grillini a FI passarono al primo Renzi ma che ora in larga misura sono ritornati al comico e all'uomo in camicia verde che anche nel nostro Comune di Vecchiano, la Lega che nel 2013 era allo 0,79 ed ora dopo 5 anni è al 22% due punti percentuale in meno del PD e la 5* primo partito al 30% e...per la cronaca FI dal 17% è passata all'8% ma...han vinto loro e han chiesto subito le dimissioni del Sindaco Angori (?).
Certo che nel paese di Al Sisi ed in quello di Putin, nel dopo elezioni non c'hanno da strappassi 'apelli come noi!
...ma se è per quello, son tranquillo anch'io...ummelistrappo vai!
Salute e tempo bono; così si semina i radicchi e s'incanna i pomodori
bona
RISPONDI
In risposta a: Poi c'è anche.....PDavvero del 14/4/2018 - 9:31
Deluso
AUTORE: Ci2
email: -
14/4/2018 - 14:24
Ogni opinione è legittima. La mia, ad esempio, è completamente diversa ed è quella che Renzi, con la sua politica di supponenza, incapacità e mancata volontà di ascolto, incapacità di visone del futuro del partito, cacciata degli oppositori (a partire da Fassina chi?, esempio lampante di presunzione e prepotenza) ha portato il partito al punto in cui si trova adesso. Sbandato,incapace di una linea unitaria, incerto sul suo futuro, senza un vero leader capace di riunire i pezzi che il segretario ha spaccato. Ora si cominciano a levare le prime voci di protesta: le donne escluse dalle liste per far posto ai fedelissimi, la stessa Serracchiani (ma dov'era prima, perchè non ha avuto la forza di dire che le cose non stavano andando bene?). Paura di essere emarginata dagli incarichi (vedi Richetti?), di non essere candidata alle prossime elezioni? Chissà , ma se Renzi è, a mio giudizio, il principale responsabile, anche tutti i massimi dirigenti ne sono corresponsabili. Di avere taciuto, di avere assecondato senza criticare tutte le sconfitte elettorali succedutesi dal 41 al 19 per cento. E non sono state poche, a partire dal referendum, senza una vera riflessione sul perchè delle sconfitte. Non faccio il politico, faccio solo il cittadino elettore PD che aveva creduto e che è rimasto deluso.
RISPONDI
AUTORE: Salvatore
email: -
14/4/2018 - 9:31
Gli schieramenti dentro ed intorno al PD vanno emergendo con più chiarezza.
C’è il partito degli amministratori locali (Emiliano, Zingaretti, Chiamparino…) che vogliono l’accordo con i 5S per tenere in piedi o non avere contraccolpi sulle giunte regionali. Non hanno visioni strategiche particolari sul futuro del PD o del riformismo in generale. Pensano a tenere il fronte, in attesa che il cambio del vento mondiale (un giorno) dia loro una ventata di ossigeno.
C’è il gruppo degli anti-renziani a prescindere, per i quali, con sfumature diverse, vale la strategia di D’Alema: “infliggere colpi che fanno male”. E, pare ormai evidente, che di male ne hanno fatto tanto, ma non esattamente nella direzione che loro auspicavano. Hanno fatto male al PD, al paese ed a loro stessi. Ora non sanno cosa fare e continuano a testa bassa contro qualunque cosa che potrebbe apparire ispirata o riferita a Renzi. Le loro analisi e le loro promesse (faremo delle riforme semplici in pochi mesi) sono sparite come neve al sole. Se Renzi dice no ai 5S, loro dicono sì, se Renzi dicesse sì, loro direbbero no.
Poi ci sono gli intellettuali di sinistra, quelli che si sono spesi nei bizantinismi sul sesso degli angeli durante la battaglia referendaria fornendo al fronte conservatore (e spesso reazionario) del NO, una “nobile” piattaforma di motivazioni “istituzionali” e di sinistra.
I padri della patria continuano, come in passato, ad unire tutti questi fronti sotto la bandiera dell’interesse nazionale prima di tutto, una sorta di coperta che ha impedito il ricorso alle urne quando invece sarebbe stato utile e magari fruttuoso ed evitando di rendere visibili i reali scontri di interesse che restano latenti da decenni nel paese. Per loro Renzi, è il pierino, che ha osato dire che il re è nudo. Hanno una responsabilità nell’esplosione del voto a Lega e 5S e vorrebbero ora contenere il danno attraverso qualche alchimia strana a spese della strategia riformista. Anche loro si affidano alla speranza che il futuro sia migliore.
In questo mare di errori, commessi da tutti, vorrebbero farci credere che l’unico responsabile è Renzi e che, fuori lui, il paese riprenderà il cammino verso un futuro luminoso. Ridicolo.
RISPONDI
AUTORE: Ultimo
email: -
12/4/2018 - 9:03
......... l'ospedale di Cisanello dovrebbe restare lo stesso di oggi. Se la tangenziale fosse un opera che fa aumentare le degenze o urgenze a Cisanello avresti ragione .......... ma cosi non è. Quindi non aumentando il traffico dovrebbe essere più facile e veloce per tutti, con la tangenziale, raggiungere l'ospedale. ............. Ultimo
RISPONDI
AUTORE: Cittadino 1
email: -
12/4/2018 - 8:05
Non tutte le ciambelle hanno il buco uguale.
Per quell'opera, Pisa e SGT non si sono preoccupati più di tanto dei vecchianesi e soprattutto dei migliarinesi che avranno due strade che confluiscono in una già molto trafficata, ma...
Non è che raddoppiando le strade poi magicamente si raddoppia il traffico, quindi.
Il pronostico sbagliato paventato per la Via del Mare con il doppio accesso in Migliarino è stato: invece che una morsa, una man santa perchè le gran file sotto l'unico viadotto ferroviario ora non ci sono più.
Quindi, anche per MdA ci sarà lo stesso effetto con la biforcazione in andata verso Cisanello-Pisa e...per il ritorno invece...senza la declassazzione della A12 con confluenza dell'Aurelia, come da 30 anni ormai viene richiesto, siamo punto e a capo.
Chi investe in autostrade vuole come minimo non rimettere soldi, e tirare avanti fino a MdA la superstrada che da Viareggio si ferma a TdL, si occupa altro territorio e...con quei soldi li dati alla Salt per l'accesso A12 a MdA si risolverebbe, ma i lavori non sono come i gatti livornesi che basta battere in piede forte per terra e..partono sparati: vedremo se gli incaricati ne sapranno più dei comuni cittadini, se si grazie per far bene il loro lavoro e se fanno "una frittata" ne son loro i primi ad essere in mezzo al panino.
Speriamo bene via, di più non so!
RISPONDI
AUTORE: cittadina
email: -
12/4/2018 - 0:44
Sui giornali di questi giorni campeggia la notizia dell'inizio dei lavori della tangenziale est e a tal riguardo mi voglio inserire sull'argomento facendo un po di domande:
l'amministrazione di Vecchiano ha approvato questa opera che convoglierà il traffico sull'aurelia in particolare a Migliarino,
ha valutato le conseguenze soprattutto per la vivibilità del nostro territorio,
quali sarebbero gli sviluppi che deriverebbero da questa arteria anzi arteriola visto che trattasi di strada a due corsie,
chi paga l'opera,
Ringrazio i lettori del forum che vorranno rispondere ai miei quesiti.
RISPONDI
AUTORE: democratico
email: -
11/4/2018 - 14:51
Condivido quanto espresso da Roberto Giachetti sul giornale online del PD “Democratica” del 09/04/2018: “Io sono per il dialogo, sempre. … Un bel dibattito, vero, sincero,…. ma vis à vis, davanti alla nostra gente, su quale debba essere il ruolo del Pd nei prossimi mesi…..”
Pertanto provo anch’io a sollecitare una discussione ed esporre la mia opinione, per quanto possa valere.
1) La linea unitaria del PD non ha oggi una ragione di esistere per il semplice motivo che nel PD coesistono dalla sua fondazione interessi e sensibilità politiche diverse, frutto dei percorsi storici politici individuali di ciascuno. Ricordo a me stesso che il PD nasce con la vocazione maggioritaria, frutto dell'unione tra sensibilità variegate preesistenti nell’Ulivo (1996-2001) e nell’Unione (2006-2008).
Non dimentico infine che, partendo dal PCI del 1975-1976 sino al PD di queste ultime elezioni, si sono aggregati, persi, ritrovati e ripersi elettori, più o meno vicini alle scelte politiche espresse dagli organismi nazionali e locali del partito (ex PCI) da sempre la maggior forza rappresentativa nei diversi percorsi della storia del partito dal 1975 al 12/2016, percorso storico con il quale ho discusso, ho riflettuto, mi sono confrontato e che oggi, più di ogni altro periodo precedente, mi sento disorientato.
2)I successi e gli insuccessi sono sempre merito e colpa di tutti gli organismi del PD, vale per oggi come per le passate elezioni. Fare una discussione per definire di chi sono le responsabilità è una scelta irragionevole, così come continuare a fare autocritiche inconcludenti e divisive. Domando: il PD è ancora a vocazione maggioritaria? La risposta modificherà la linea politica da assumere: o da soli (maggioritario) vedi Italia Bene Comune o con alleati più o meno vicini (proporzionale) vedi le ultime elezioni con + Europa e Civica Popolare…
3)Dunque è necessario prima ridefinire le nuove linee politiche strategiche prossime, una Direzione Politica che le possa avvallare, o dall’assemblea o dal congresso e da un Segretario.
4)Mentre nell’immediato, visto lo stallo politico in atto, attribuibile ai vincitori delle elezioni del 04/03, in un percorso verso nuove elezioni prossime, non vedo altre opportunità se non quella di passare all’attacco con una nuova proposta politica che riporti la discussione sui bisogni della Nazione e riprendere con determinazione il dibattito sulle riforme costituzionali approvate nei tre + tre passaggi parlamentari, ma cancellati dal referendum popolare. Quel referendum e quella legge elettorale (Italicum) ci ha divisi, quelle riforme erano necessarie alla Nazione, forse non tutte, forse fatte meglio, forse mal poste, ma gli obiettivi di quella legislatura, la XVII erano le riforme della 2° parte della Costituzione. Era anche la condizione per cui il nostro Presidente emerito aveva accettato l’incarico di un secondo mandato.
5)La domanda e l’autocritica oggi da porre ai nostri elettori ed ex elettori è: chi ci ha portato a “sbattere”? Quelli che si sono separati dal PD senza una visione chiara o quelli che sono rimasti nel PD pur con alcuni distinguo, ed hanno continuato a sostenerlo? Il responso elettorale è stato chiaro, le divisioni non hanno premiato i fuoriusciti, ma penalizzato il PD, depauperato dai voti mancanti dei L&U e indebolito per quelli passati al m5s.
6)Ecco dunque che la risposta a queste domande definisce meglio l’autocritica: sono state le nostre divisioni interne. Chi prova a ricercare e ritrovare convergenze tra il PD e i fuoriusciti ha il mio sostegno politico solo nella sana condizione che si ritorni al senso democratico dello stare insieme.
7)Mi ha molto deluso vedere diversi, non tutti, funzionari storici di partito, dei quali molti tra sindaci, sindacalisti, assessori e consiglieri comunali e regionali, di questi molti ex …ecc.. ecc… molte persone ammirevoli per impegno e dedizione, che hanno contribuito ha sostenere e aggregare negli anni scorsi il Centrosinistra e il PD,…dei quali per sensibilità politica si sono dichiarati contrari ad alcune riforme costituzionali proposte e votate in Parlamento, ma in quel contesto, facenti parte di quella minoranza interna, che non hanno accettato le regole della Democrazia Interna e sostenuto il Referendum con il SI.
8)L’anima del PD non è fatta di soli iscritti, funzionari, sindaci, assessori, consiglieri ecc.
Il PD, con le primarie divenute aperte ha aggregato molti altri elettori e iscritti, e molti ne ha persi. Il PD ha mutato le modalità della partecipazione e della rappresentatività, pur con molte diverse opinioni, ma tant’è, questa era ed è una scelta politica voluta e votata da una maggioranza. Oggi questa situazione ha ancora un senso? Il Congresso o l’Assemblea Generale, a mio modesto avviso dovrebbe ridiscutere partendo da queste considerazioni.
9)Inoltre, discutere tra di noi per ripartire e riprendere i contatti con gli elettori sul territorio cosa significa? Recuperare quel clientelismo da prima repubblica, dove i partiti si facevano carico dei bisogni dei cittadini in cambio di voti o piuttosto parlare con gli elettori sui territori con voce univoca e strategie politiche chiare, ben sapendo che il finanziamento dello Stato ai partiti è stato abolito e che le risorse economiche sono venute meno, ed enunciare ancora una volta le 100 cose fatte e le 100 cose da fare?
10)Per arrivare alle decisioni non vedo altro che un ritorno ad una Segreteria e una Direzione forte e risoluta che indirizzi il PD su scelte chiare e condivise da una maggioranza interna e con una minoranza di contrasto e controllo interno, ma assolutamente allineata con la maggioranza all’esterno, nei social media e nei dibattiti tv.
RISPONDI
AUTORE: gio'
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10/4/2018 - 23:03
Son per la REPUBBLICA, Con particolare predilezione per quella di Atene, ai tempi di Pericle..... credo che la democrazia abbia mille difetti, ma le altre forme di governo siano di gran lunga peggiori----
RISPONDI
AUTORE: Osservatore1
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10/4/2018 - 14:55
1° -il governo della XVIII legislatura della Repubblica Italiana ancora non ha ricevuto i voti della maggioranza dei nostri Parlamentari; quindi si suppone!
2° -La 5* si è segata il ramo dove si era seduta e quindi solo il buon Di-Ba dei "vecchi" è buono per la prossima legislatura non presentandosi a queste elezioni, quindi il "buon" Salvini ha buon gioco nel dire: o io Presidente o si ritorna dal popolo perchè lui non casca dal pero come l'altro "coovincitore".
Poi mai mettere i limiti alla provvidenza: se...lo popolo si accorge che: nisba governo, nisba tasse al 15%, nisba soldi stando sul divano quando piove e neppure spaparacchiati sotto l'ombrellone al mare come dei pensionati dalla nascita...può darsi che i venti anni si accorcino a venti mesi, maanche prima e...mai uccidere le speranze!
Poi come non ricordare le passate opposizioni mangiare mortadelle intere alla caduta di Prodi, apriscatole in bellavista, assalti ai banchi del governo con i donzelli del Senato e Camera organizzati come dei buttafuori nei locali notturni a strappare striscioni da stadio e...uno dei due "vincenti" mandato all'opposizione che succederebbe?
Hai presente le cannonate al Parlamento Russo al tempo di Boris Nikolaevič El'cin? diventerebbe pratica giornaliera.
RISPONDI
AUTORE: giò
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10/4/2018 - 14:11
Dalle stelle alle stalle, mutano i consensi politici ed il favore degli italiani, cambiano le sensibilità, si alternano priorità ed evolvono gli equilibri di potere.
Ad ogni nuova legislatura, si ha l'impressione di aver superato un'era geologica e con atteggiamenti estremi ed asimmetrici, repentini e incoerenti, spesso umorali dettati da sentimenti irrazionali sull'onda di emozioni del momento, o per compiacere istinti gregari maggioritari o ritenuti vincenti, conformismo dilagante o opportunismo, si fa strame del passato.
Sono convinto che in Italia, complice la "crisi", che continua a mordere ed il clima di insicurezza e timore diffuso, l'opinione pubblica emotiva ed incline alla passionalità, che ne fa del resto da sempre la patria del melodramma, sia particolarmente ondivaga e facile alle infatuazioni, così come ai rigetti e misconoscimenti più feroci e alle scomuniche senza appello…
In prospettiva futura, il giudizio storico sull'ex segretario del PD, ne rivaluterà senz'altro la figura, esprimendo comunque un verdetto meno severo dell'attuale sentimento prevalente nel paese---
Ha avuto il merito di mantenere a galla il paese, far ripartite l'economia in periodi difficilissimi, aver avviato riforme del costume, accelerato battaglie storiche sui diritti civili, risolto conflitti etici e di principio di enorme rilievo, irrisolti da tempo immemorabile, introdotto una riforma della legislazione costituzionale controversa, ma importante, poi bocciata nel referendum…
Diretto, giovane, spregiudicato, concreto, pratico e determinato, l'ex rottamatore ha svecchiato e rivoluzionato vecchi stereotipi e fattispecie della politica…
siccome però, fortunatamente (aggiungo io) non si può avere tutto, per una sorta di compensazione naturale, non è certo esente da vizi e difetti…
Ha accelerato e forse perseguito l'esplosione delle contraddizioni interne nel (SUO) partito e nell'intera sinistra, ha privilegiato e favorito il consolidamento di una nomenclatura interna che gli assicura il pieno controllo dell'apparato garantendogli una ferrea posizione dominante…(ma chi non lo fa?)
Arroganza, presunzione, rancorosità, capriccio e propensione alla vendetta, possono sembrare tratti negativi, e lo sono certamente per alcuni, ma per altri potrebbero essere la prova della grandezza di una figura politica e di una leadership di spessore, visto che ogni grande uomo, è uomo di carattere e questo implica necessariamente, la maggior parte delle volte "un cattivo carattere"…
Testardo e incapace di correggersi e di autocritica o ravvedimento anche quando fila a passo di carica verso il disastro palese, risulta prigioniero del suo orgoglio e del ruolo e quando ha preso una decisione e mostrato la rotta ai peones, è incapace di aggiustare il tiro, o limitare i danni…
Antipatico, corre a testa bassa incurante, indifferente o inconsapevole delle conseguenze e come un ariete, si catapulta contro lo steccato che invece di essere costruito in legno, si rivela una casamatta di cemento armato spesso 3 metri…
Il vero difetto originale e fondamentale dell'uomo è però quello di circondarsi di collaboratori onesti e leali, affidabili e fedeli, ma stolidamente allineati, fedeli alla linea, incapaci di formulare critiche e insinuare dubbi…
Uno stuolo di yes men, (pure in buona fede) che invece di supportarlo con il salutare beneficio del dubbio, anche se preparati e all'altezza della situazione, (a volte) ed espressione di raffinata cultura politica, tecnicismi parlamentari, sociali e civili, burocratici ed economici, si limitano a incensarne ed esaltarne l'azione, oscurandone la visione senza essere in grado di raffigurargli la realtà… o diradarne le deformazioni e le erronee interpretazioni teoriche…
L'importanza del confronto delle idee e del brain storming, sono cruciali all'elaborazione strategica della condotta ed azione politica, ma costituiscono anche una potente zavorra che contribuisce a far tornare con i piedi per terra, i personaggi che si
lasciano irretire inevitabilmente da blandizie ed esaltare dai successi, parziali ed iniziali…
Per valutare la bontà di un'idea, la si confronta con le sciocchezze, ed il maldestro sostenitore delle balzane, svolge un nobile ed utile servizio insostituibile e prezioso, mentre ricordo che nella grande cultura amministrativa della tradizione di potere romana, un liberto seguiva da vicino il generale in trionfo osannato nelle omonime celebrazioni, mormorandogli alle orecchie ad ogni piè sospinto, di ricordarsi di essere un mortale, con puntuale benefico bagno di realismo….
La luce si definisce e distingue nel suo opposto, cioè dall'ombra, il buono dal cattivo, il bello dalla mediocrità, l'efficacia dall'inconsistenza, la capacità di leadership dal coraggio, libertà del pensiero e autonomia dai conformismi, banalità e concrezioni ossidate, mentre la sostanza ed il significato si rafforzano e fortificano a vicenda…
La verità e la convenienza emergono dal confronto con la menzogna e l'attenta disamina e valutazione delle alternative in campo, purché siano perorate e segnalate da qualcuno…
Preferire una claque (adulante ed agiografica anche se convintamente determinata e lealmente sincera) compiacente e osannante, può essere umanamente comprensibile e gratificante in ambiente particolarmente competitivo, ma assolutamente controproducente e fallimentare nella pratica quotidiana delle relazioni e interazioni sociali e non solo politiche…
Sarebbe il momento che qualcuno si assumesse l'onere di supportare con critica severa, un coinvolgimento maggiore nelle trattative per la formazione del nuovo governo, spiegando che l'Aventino in cui ci si è rifugiati, non è la conseguenza naturale del voto, come si afferma, ma una rinuncia non scontata ad influire e orientare gli eventi, astenendosi dal tutelare e rappresentare gli interessi e le istanze del 20 per cento degli elettori che hanno affidato al partito democratico, la missione di circoscrivere, moderare , migliorare, le politiche degli antisistema e dei populisti liberticidi trionfanti …
Chi spiegherà loro fra dieci anni, ( o forse 20, come tradizione insegna) in mezzo alle macerie di autoritarismo, velleità semplicistiche, arretramento sociale e civile reso possibile spingendo i 5 stelle all'abbraccio con Salvini, che si è trattato di un banale errore di strategia?
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AUTORE: Br1 della Baldinacca
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10/4/2018 - 13:57
...del re!
Questo mi dicevano suor Giuseppina e suor Pia alle elementari negli anni /50 del secolo scorso.
Come insegnamento è poco ma è!
Luigi Di Maio vuole fare lui il Presidente del Consiglio e dopo aver detto peste e corna del miglior Presidente del Consiglio eletto a maggioranza dalla Camera dei Deputati, Matteo Renzi e riconosciuto come tale dall'Europa socialdemocratica e dall'America di Barak Obama, ora il Di Maio pur di non tornare ad essere il sig. nessuno perchè rimasto incastrato/castrato dal regolamento "bischero" della Casaleggio/associati e cioè due mandati e poi a casa ed avanti altri del MoviMento.
Se l'altra settimana il capo politico del MoviMento si contentava pur di rimanere Parlamentare ad accettare il conte Paolo Silveri Gentiloni come futuro Presidente del Consiglio con i voti della 5* e di tutto il PD senza Renzi Matteo; poi qualcuno un po più vispo di lui gli ha detto sicuramente: guarda Nini che i voti del PD senza Renzi ne pigli un pizziotto pari a quelli di LeU, quindi alza la posta e prova con "quello" che chiamavate rincoglionito-assassino-ladro-usurpatore non eletto ma...senza perdere ulteriore tempo utile per l'Italia intera, risenti la dichiarazione dell'ex segretario del Partito Democratico fatta il giorno 5/3/18, li ci trovi le risposte che vuoi e che non a caso e per caso, sono attualissime.
La Democrazia si regge soprattutto sui numeri, quindi 2+2=16 è un conto sbagliato.
C'era una buona legge elettorale che dava certezza come per i Sindaci di sapere la sera stessa del voto chi aveva vinto e chi perso nel confronto elettorale, ma tu Bersani& non l'avete accettata ed ora siete a raccomandarvi tramite Adriano Celentano, Orietta Berti e forse la Mannoia e la Ferrilli per "salvare" l'Italia, Renzi deve prendere la biciretta e 'ndà: si-si, aspetta e spera che prima di buio vien la sera.
C'era un modo per continuare a risollevare la Nostra Bella Italia, far completare il ciclo positivo al non mai indagato/incriminato "ragazzo" di Rignano, invece la vostra ho-ne-stà_ho-ne-stà va a sbattere sicuramente nel condannato Berlusconi e in chi non restituisce il dovuto allo Stato Italiano; 49 mil. di euro del partito di Salvini e 83mila euro non restituiti da Grasso ai lavoratori PD e ora disponibilissimi alla vostra collaborazione.
Alla mia televisione ho sentito dire che il sedicente vittorioso delle ultime votazioni politiche Luigi Di Maio ora "accetterebbe" anche Renzi Matteo nel suo governo.
Gli "inciuci" della categoria dalemiana, ora li chiamano "contratti del tipo tedesco" ma come disse; sempre alla mia televisione ierdilà il Direttore di Repubblica Mario Calabresi: la sig.ra. Merkel non ha mica mai chiamato maiali i socialdemocratici tedeschi.
nb, il programma di governo tedesco è stato solo rinnovato dopo 6 mesi di trattative, ma eran 15 anni che governavano in coalizione lo stato più ricco d'Europa mica bazzecole.
Non capisco perchè dobbiamo stravolgere l'esito del voto degli Italiani.
In Democrazia chi vince governa!
In questa tornata e con questa legge proporzionale ci sono stati due vincitori (non certi) ma se si alleano dopo il voto di numeri ne hanno a sufficienza e i perdenti che a rigor di logica siederanno nei banchi dell'opposizione (come fece il PCI per mezzo secolo).
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In risposta a: Il PD recupera voti se introverte? del 10/4/2018 - 8:42
Abbiamo perso..
AUTORE: Ci2
email: -
10/4/2018 - 12:07
"Abbiamo perso ma avevamo ragione" quindi... il popolo non ha capito.
E' sua, del popolo, la colpa, come ebbe a dire Renzi nelle sue pseudodimissioni dopo la sconfitta del 4 dicembre.
Ora si è trasformato nel Rasputin del PD, dispone e consiglia, incombe defilato ma presente e la sua imponente figura impedisce ogni possibilità di una linea unitaria del partito.
E' un personaggio importante della politica ma posizionato in un posto non suo. Dovrebbe fare un suo partito ed il suo apporto potrebbe essere importante per il paese. Posizionato invece nel PD sta facendo solo danni. Lo faccia involontariamente o per una specie di rivalsa non è dato sapere, ma in entrambi i casi il suo comportamento è sbagliato e i danni ricadono su tutti.
Credo anche che con i 5S si potrebbero fare insieme alcune importanti riforme che non sono passate in aula per mancata volontà di singoli parlamentari come IMU sulla prima casa dei ricchi, costi della politica, vitalizi parlamentari, tetto agli stipendi dei manager pubblici, revisione pensioni d’oro, patrimoniale sui redditi più alti, lotta all’evasione fiscale, riduzione sull’uso del contante, abolizione del CNEL, nuova elegge elettorale maggioritaria, spending revue senza guardare in faccia a nessuno, regolamentazione delle lobbies parlamentari, revisione degli stipendi dei dipendenti dei ministeri eccetera.
Tutte cosette molto utili. Il merito forse se lo prenderebbero i 5S ma l'effetto benefico tutti i cittadini. Sarebbe guardare al Paese e non al partito, ma forse non siamo maturi per quello.
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AUTORE: U . M
email: -
10/4/2018 - 8:42
Che equivoco! I dirigenti del Pd scambiano la riflessione sulla sconfitta ( che tra l’altro non hanno nemmeno iniziato) con il cilicio, la contrizione, la fustigazione. Scomparso Renzi e’ scomparsa la politica.
Per Martina, ma anche per Del Rio, Orlando e gli altri il Pd recupera voti se introverte, se si ritira, se va a pentirsi nelle periferie, a ravvedersi e redimersi nell’autoanalisi nei circoli. “Siamo apparsi lontani dalla gente” balbetta con sagacia politologica Richetti. “Siamo apparsi troppo di governo, troppo establishment, troppo attaccati al potere”, si flagella in Tv Del Rio. “Dobbiamo umilmente disporci all’ascolto: dei rimproveri, delle critiche, delle insofferenze che la gente ci indirizza”, incalza Martina. Come Silas nel Codice Da Vinci. E, naturalmente “svoltare a sinistra”, insiste Orlando con nenia, monotona e ripetitiva. Sembrano anacoreti penitenti, pronti ad indossare catene uncinate per fare penitenza e mortificare la carne. Esattamente alla stessa latitudine politica di un Celentano. Così, signori, il dibattito del Pd sfocerà’ presto nella noia, nel disinteresse, nella barzelletta, nel tafazzismo che e’, in fondo, la malattia postmoderna della sinistra. E si rischia che persino Salvini e Di Maio facciano la loro porca figura. Avete perso le elezioni. Succede in una democrazia parlamentare. Gli elettori non sanno che farsene di anacoreti. L’opposizione non e’ un lavacro, un purgatorio, un pentimento, una seduta di autoanalisi. Occorrera’, invece, la politica, serviranno programmi, idee. Lo avete capito che l’Italia è’ ingovernabile? Lo avete capito che il risultato del referendum del 4 dicembre comincia a profilarsi come la vera tragedia nazionale? Perche’ non cominciate a rivendicare le vostre ragioni? Perche’ invece di trastullarvi sul dialogo con la srl di Di Maio non ritirate fuori le idee sulla “grande riforma” per la governabilità’? Insieme a Renzi bisogna rimuovere anche le sue idee giuste? Invece di ributtarla in faccia all’accozzaglia del No. Che ci ha messo nella merda. Un po’ di orgoglio, perbacco: abbiamo perso ma avevamo ragione. Si può’ dirlo, sapete? La comunità’ dei cenobiti in cui stanno trasformando il Pd non promette niente di buono.
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